Parma a due volti, Boni individua i colpevoli

Il Parma incoccia ancora nella bestia nera Spal, perdendo per la terza volta consecutiva contro i ferraresi. Dopo Bologna campo neutro nell’agosto 2018, dopo il “Tardini” nel gennaio 2019 anche il “Mazza” conferma come la squadra di Semplici sia indigesta per i crociati. Un brutto stop per come è maturato a livello di prestazione che per le conseguenze su una classifica ancora corta e difficile da leggere.

Certo i valori in campo non lasciavano immaginare questo esito, come amaramente constatato da Enrico Boni nella sua rubrica settimanale per Sportal.it.: “La formazione della Spal è la più scarsa della Serie A eppure un Parma orrendo è riuscito a resuscitarla e questa volta non è bastata neppure la superiorità numerica – il parere dell’opionionista tifoso – Dando per scontato che vincano anche al ritorno contro di noi temo che una squadra così farà pochi punti, ma il problema è un altro, è capire come sia possibile che dopo due vittorie il Parma si sia espresso così. Sento parlare di pancia piena, ma non mi sembra il caso. Piuttosto siamo alle solite, anche in B e in C questa squadra subiva delle pause improvvise e inspiegabili contro avversari inferiori. Appena la pressione cala un po’ ci si sgonfia ed emergono i limiti che conosciamo di squadra ed allenatore”.

Ecco allora che si torna a parlare delle scelte di mercato estive: “Hernani è una scommessa persa, ormai è chiaro, è un giocatore che non è adatto al calcio italiano e togliendo lui e Brugman che è un buon giocatore e niente più a centrocampo restano i soliti ai quali non si possono chiedere miracoli. Per fare un buon campionato serve una rosa ampia e alternative invece pure in attacco visto il caso Karamoh la coperta è corta”.

Boni prova ad andare oltre individuando i responsabili degli alti e bassi: “Credo che a Parma l’ambiente sia troppo tranquillo e parlo della stampa che non critica e quando lo fa è in modo annacquato e dei tifosi che accettano sempre tutto e che invece di essere leoni sono spesso gattini inoffensivi. Così non si cresce”. 

Parma senza mezze misure, con tre vittorie e quattro sconfitte: “Quest’anno le vittime designate dello scorso campionato non ci sono, quindi bisogna stare molto attenti e guardarsi le spalle – la conclusione – Io temo che il Parma non possa fare più di quanto fatto finora, dovremo abituarci a stare con l’acqua alla gola anche quest’anno con l’incubo di affondare”.
 

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