Mourinho rende onore a Wenger

Dopo l’ultima partita europea casalinga, macchiata dal pareggio in extremis dell’Atletico Madrid nella semifinale di andata di Europa League, per Arsene Wenger è tempo di un’altra ultima volta.

Domenica infatti il tecnico in uscita dall’Arsenal sfiderà il Manchester United di José Mourinho. Salvo un’improbabile permanenza dell’alsaziano in Premier, sarà l’ultimo incrocio con il tecnico “nemico per eccellenza”.

A due giorni dallo scontro diretto, però, il portoghese ha provato a stemperare la tensione, tendendo la mano al rivale: “Tra noi sono successe delle piccole cose, dei gesti, delle parole, che sarebbe stato meglio non fossero accadute. Ma quando sono arrivato in Inghilterra nel 2004, l’Arsenal era campione in carica, era l’Arsenal degli invincibili, quello di Bergkamp, Henry, Campbell. Una squadra fantastica, che ci spinse al limite. Ci sono state grandi partite, grandi battaglie e possiamo solo dire grazie per questo. C’è rammarico per qualche piccolo episodio negativo e credo valga lo stesso anche per Wenger”. 

“Credo che i più grandi avversari sono i nostri più grandi amici perché sono quelli che ci spingono al limite – ha aggiunto Mou – I tifosi dello United sanno che fino al 2004, per circa un decennio, la lotta è stata fra Manchester e Arsenal, fra Ferguson e Wenger. Penso che le grandi squadre che presentava l’Arsenal, il testa a testa con lo United, abbiano reso lo United migliore per cui spero che Wenger abbia un’ottima accoglienza. Da parte nostra avrà il rispetto che merita”. 
 

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