Moratti piange Simoni: “Gli impedirono di vincere”

Pur avendo allenato tantissime squadre, Gigi Simoni resterà indelebile in particolare per i tifosi del Pisa, promosso due volte in A sotto la sua guida, della Cremonese, portata nel massimo campionato nel ’93 con due salvezze e lo storico Torneo Anglo-Italiano vinto a Wembley contro il Derby County, ma soprattutto l’Inter, allenata tra l’estate ’97 e il novembre ’98, con all’attivo una Coppa Uefa, a Parigi il 6 maggio ’98 grazie al secco 3-0 sulla Lazio, e un secondo posto in campionato.

Così proprio Massimo Moratti, il presidente di quell’Inter, è stato il primo a ricordare Simoni dopo la notizia della sua morte avvenuta a 81 anni, nonché tra i primi a venire a conoscenza del tragico evento: “La telefonata con la quale poco fa la moglie mi ha avvisato della morte mi ha provocato un dolore immenso” ha detto Moratti all’Ansa.

“Gigi è stato un tecnico gentiluomo verso il quale provavo grande stima e affetto – ha aggiunto – Un grande protagonista della storia dell’Inter: ha vinto una Coppa europea molto importante e gli è stato impedito di vincere un campionato che avrebbe assolutamente meritato”. 

Il riferimento è ovviamente al polemico testa a testa che ha visto l’Inter soccombere rispetto alla Juventus in una stagione passata alla storia per parecchi veleni arbitrali, su tutti quello dello scontro diretto del 26 aprile ’98, lo scontro tra Mark Iuliano e Ronaldo nell’area della Juventus sul quale l’arbitro Piero Ceccarini decise di sorvolare.

 

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