Montella blucerchiato: “Corono un sogno”

È la Sampdoria, ma sembra il Milan. La panchina blucerchiata agli ex blucerchiati è ormai un must: dopo Sinisa Mihajlovic e Walter Zenga, ecco allora Vincenzo Montella, il cui obiettivo è ovviamente quello di emulare, anzi fare meglio, le buone cose fatte alla Doria dall’attuale tecnico del Milan.
 
L’ex Aeroplanino torna in panchina 5 mesi dopo la burrascosa fine del rapporto con la Fiorentina, e nella conferenza di vigilia ha confermato di avere scelto con il cuore, anteponendo il ritorno a Genova, dove è stato grande da calciatore tra il ’96 e il ’99, all’attesa di eventuali chiamate più prestigiose:
 
“C’è entusiasmo e un pizzico di emozione, quello che rappresenta per me la Samp è palese. È come se il tempo si sia fermato, ho voluto fortemente tornare qui, fin da quando ho iniziato questa carriera il mio sogno era quello di allenare la Samp anche solo un giorno. Adesso però devo dimenticato il credito e bisogna iniziare a lavorare. La squadra è di buon livello. Obiettivi? Pensiamo a divertirci, ci sono le basi per intraprendere un buon percorso. Il mio intento è di crescere con la squadra senza porci limiti. Arrivare innanzitutto sorridente all’allenamento è un ottimo punto di partenza, e questo era possibile solo alla Sampdoria”.
 
Impossibile non tornare sulla complessità della trattativa che ha svincolato Montella dalla Fiorentina: “Solo grazie all’entusiasmo, la passione e il coraggio del presidente siamo riusciti a sbloccare la situazione. Ci siamo lasciati nella maniera più intelligente ed educata possibile: abbiamo passati tre anni stupendi, ma ogni rapporto finisce” ha detto il neo-tecnico doriano.
 
Eccolo, allora, Ferrero. Tra passato e presente:
“Ringrazio Walter Zenga, gli faccio un grande in bocca al lupo: è una bravissima persona, ma ho capito che non aveva le mie ambizioni o le aveva ma erano inespresse. Il fatto che Montella sia qui è una grande soddisfazione: ringrazio i Della Valle e Vincenzo, che ha scelto il cuore, la passione e l’amore per questi colori rifiutando di andare nei grande club mondiali”.
 

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