Mihajlovic, è il terzo rosso: “Ero furioso”

Terza espulsione in stagione per il tecnico del Milan Sinisa Mihajlovic a Reggio Emilia: “Ho protestato e dopo che mi ha buttato fuori l’ho mandato a quel paese, ma solo dopo. Ho protestato perché non ha fischiato un fallo che pochi minuti prima aveva fischiato a favore del Sassuolo. Mi sono arrabbiato, anche con i miei giocatori che si sono fermati, mentre non avrebbero dovuto farlo”.
 
Il Milan si è fermato dopo nove risultati utili di fila: “Sono molto arrabbiato con noi stessi e con gli arbitri, ma degli arbitri non parlo. Nella prima mezz’ora abbiamo dominato, ma come spesso succede facciamo fatica a fare gol. Non possiamo creare occasioni e poi subire gol alla prima occasione per gli avversari: lo schema del Sassuolo lo conoscevamo e Bacca doveva stare al limite dell’area, ha sbagliato perché è uscito in ritardo. Quando non hai la concentrazione giusta succedono queste cose. Quelle situazioni loro le avevano già provate, quindi il gol, dal mio punto di vista, è regalato, anche se possiamo dire che il Sassuolo abbia vinto con merito. Non è stato il Milan che voglio io: è una sconfitta che brucia ma non dobbiamo dimenticare il buono fatto finora. Abbiamo ancora dieci partite e dobbiamo farle bene”. 
 
“Balotelli e Menez non sono ancora in condizione per fare novanta minuti, infatti avevamo già deciso per la staffetta. Dopo la sconfitta i nostri obiettivi rimangono gli stessi, mancano ancora dieci partite. Dobbiamo cercare di vincere a Verona col Chievo, trasferta che sappiamo già sarà altrettanto delicata”.

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