Julio Sergio accende il derby e provoca la Lazio

L’esperienza alla Roma di Julio Sergio è durata ufficialmente per cinque stagioni e mezzo, ma in sostanza solo per due campionati. Tesserato nel 2006, il portiere brasiliano ha debuttato solo tre anni dopo giocando da titolare la stagione 2009-2010, quella dello scudetto sfiorato con Claudio Ranieri in panchina, per poi tornare nell’oblio. Dopo il prestito al Lecce il ritorno in giallorosso fino al 2013 non lo ha visto mai scendere in campo.

La passione per la Roma è però rimasta viva, come si evince dalle parole che l’ex portiere ha pronunciato in vista del derby ai microfoni di ‘Centro Suono Sport’: “La Roma di quest’anno è giovane, spero entreranno in campo con la giusta mentalità”.

Poi ecco la frecciata ai cugini…: “La classifica e la posizione della Lazio devono essere uno stimolo in più. Nonostante ora sia davanti la Lazio è sempre stata una squadra media, mentre la Roma ha grandi ambizioni. Si spera che il progetto della Roma decolli iniziando da questa partita”.

Julio Sergio si è poi espresso sul ruolo di Alessandro Florenzi, paragonato ai due capitani precedenti: “Totti e De Rossi da romani e romanisti vivevano il derby in maniera diversa. Francesco manca sicuramente, era più decisivo per il ruolo e per la qualità, ma anche l’assenza di Daniele si sente per il suo carattere grintoso: contagiava gli altri. Alessandro ha avuto una crescita straordinaria: ha la giusta personalità ed essendo romano animerà lo spogliatoio in vista del derby”.

Infine da esperto un parere sulla stagione di Pau Lopez: “È normale che si corrano rischi a giocare il pallone dietro e può capitare di fare una brutta figura. La Roma ha avuto Alisson che è il più forte di tutti, quando è arrivato ha giocato solo le coppe e ha avuto il tempo di adattarsi ai nuovi movimenti. Pau Lopez non è Alisson, ma un buon portiere e crescerà sicuramente”.

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