Il Parma dà una certezza a Boni

Una prodezza dell’ex Dzemaili in pieno recupero, anzi oltre i quattro minuti concessi dall’arbitro Abisso, toglie al Parma la gioia della vittoria sul campo del Bologna, ma non la soddisfazione per una prestazione di personalità al netto delle tante assenze.

Nel mezzo del trittico impegnativo, dopo la partita con la Roma e prima di quella col Milan, i crociati si trovano in una posizione di classifica invidiabile, ma più che i punti a soddisfare Enrico Boni è la personalità con la quale la squadra ha affrontato la partita del “Dall’Ara” nonostante i tanti indisponibili, in particolare in attacco.

Secondo Boni il Parma torna da Bologna con una certezza: “È stata una partita strana, il Parma ha indossato i panni della squadra più forte e si è dimostrata tale nonostante le assenze – il pensiero dell’opinionista tifoso nella sua rubrica settimanale per ‘Sportal.it’ – Se si gioca una partita così su un campo del genere vuol dire che questo sarà un campionato felice: se si arriverà ottavi, decimi o undicesimi conta poco, dobbiamo stare sereni perché i passi in avanti rispetto allo scorso anno sono evidenti e c’è tutto per vivere una seconda parte di stagione tranquilla. Certo, ci saranno anche i momenti difficili, ma la lotta per la salvezza non dovrebbe riguardarci, è chiaro che abbiamo qualcosa in più rispetto a chi sta dietro”.

“Potevamo portare a casa tre punti, l’amarezza c’è – prosegue Boni – ma è andata così perché così doveva andare e non dobbiamo recriminare, né dare colpe ai giocatori o all’allenatore che ha mandato in campo l’unica formazione possibile. Il risultato è più che positivo, stiamo andando oltre le migliori aspettative”.

Ora la sfida contro un Milan in crisi: “Avrei fatto la firma per ottenere quattro punti tra Roma, Bologna e Milan, li abbiamo già conquistati, domenica potrà finire in qualsiasi modo, ma il Parma se la giocherà”.

Neppure il rischio di poter perdere qualche gioiello già a gennaio, su tutti Kulusevski, preoccupa Boni: “Se l’Atalanta troverà qualcuno disposto a spendere 40 milioni e il ragazzo andrà via a gennaio, se andrà via anche Darmian, ce ne faremo una ragione, non ci guadagneremo dei soldi, ma avremo in cambio altri giovani come premio di valorizzazione. Non è questo il momento per preoccuparsi, sta andando tutto bene”.

 

Articoli correlati