Enrico Boni scopre la paura

Tanto tuonò, che in casa Parma iniziò a fare capolino la paura. La sconfitta numero 14, settima in casa e sesta su dieci partite del girone di ritorno, maturata contro l’Atalanta, mette i crociati di fronte al bivio. Nel turno infrasettimanale di mercoledì sarà imperativo battere il Frosinone per chiudere i conti per la salvezza, qualsiasi altro risultato rischierebbe di disegnare un finale di stagione inaspettatamente sofferto.

Questo il pensiero di Enrico Boni: “Quella contro l’Atalanta è stata la solita partita del Parma, persa in partenza, come contro Lazio, Roma, Napoli eccetera e come lo sarà quella contro il Torino e poi contro il Milan e ancora la Roma. Mancano due partite alla fine del campionato del Parma, quelle contro Frosinone e Chievo che sono già retrocesse. Le altre non le conto. Se vinciamo mercoledì siamo a posto al 101%, ma mancare il primo match point sarebbe molto pericoloso e a quel punto bisognerebbe tenere gli occhi ben aperti. Però non sarà facile perché anche se sono spacciati tireranno fuori l’orgoglio”.

“Ormai commentare le partite del Parma è imbarazzante – continua Boni – La squadra è monotona e ripetitiva e rischiano di diventarlo anche i commenti. D’Aversa non s’inventa mai nulla, eppure se a fine stagione potremo esultare sarà anche grazie alla sua fortuna, a quelle vittorie in trasferta arrivate non si sa neppure come e penso a Firenze e Torino. Speriamo di evitare di complicarci la vita per la salvezza, sarebbe davvero un’impresa al contrario…”.
 

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