Enrico Boni dà i voti al Parma

ll Parma non riesce ad evitare la sconfitta numero 17 del suo campionato nell’ultima giornata contro la Roma. Nella notte delle lacrime di De Rossi i crociati disputano comunque una buona partita e, complici i risultati delle altre squadre, chiudono al 14° posto, a pari punti con Cagliari e Fiorentina a quota 41 punti, ma davanti in virtù degli scontri diretti.

Proprio la capacità della squadra di D’Aversa di vincere le partite che contavano di più, anche nel girone di ritorno, ha fatto la differenza, anche se tutto questo non basta a Enrico Boni per tracciare un bilancio totalmente soddisfacente della stagione: “Alla fine ci siamo salvati più grazie ai limiti altrui che ai nostri meriti, grazie alle disavventure di squadre come Fiorentina e Genoa che sulla carta erano più forti, ma che non hanno dimostrato di esserlo. La paura vera l’abbiamo provata solo prima della partita contro il Torino, che ha pagato cari i due punti persi al ‘Tardini’. La salvezza è arrivata grazie ai sei punti strappati al Genoa, alla vittoria sull’Inter e al pareggio contro il Milan”.

A scendere di categoria è stato un Empoli bello, ma sfortunato. Boni lancia un provocazione: “Se il Parma avesse giocato oggi contro l’Empoli temo sarebbe stato sommerso di gol. Loro hanno organizzazione di gioco e una base di giocatori, potranno tornare subito in A. Se fosse retrocesso il Parma sarebbe stata molto più dura risalire immediatamente”.

Prima di pensare al futuro, gli immancabili voti di fine stagione: “A D’Aversa do un 6, alla fine in qualche modo ha ottenuto l’obiettivo che gli era stato chiesto. A Faggiano 6,5, la media tra il 7,5 per la gestione del mercato estivo pieno di buone intuizioni e il 5 per quello della finestra invernale che non ha rinforzato la squadra. Tra i giocatori Inglese da 7, ma il migliore è stato Gervinho: merita un 7,5, su di lui ho sbagliato, è stato la rivelazione del campionato del Parma. Tra i giovani voglio citare Bastoni”.
 

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