Donadoni, un premio per il Parma

È tornato in panchina da poche settimane, rivitalizzando il Bologna. Ma non è certo per questo che Roberto Donadoni si è meritato la vittoria nella decima edizione del Premio Facchetti “Il bello del calcio”.
 
Il tecnico bergamasco è reduce da una stagione da incubo con il Parma, dalla quale è uscito “vincitore” sul piano morale, e anche arricchito, come svelato dallo stesso tecnico a margine della premiazione: “Questo premio è stato dato a me, ma va al popolo ombra del Parma, a tutti i collaboratori e a tutte le persone che hanno lavorato e ci hanno messo passione. Ho passato una stagione problematica, l’aspetto tecnico era la cosa meno importante”.
 
“Abbiamo voluto salvare la nostra dignità – ha proseguito l’ex ct azzurro – Lo staff, i giocatori e i dipendenti del Parma devono essere orgogliosi di quanto fatto, perché la cosa più facile era quella di scappare il più in fretta possibile. Ma sarebbe stato da vigliacchi”. Ogni riferimento a Antonio Cassano

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