Carolina Morace individua il problema dell’Italia femminile

Parla Carolina Moraca

A Fanpage.it Carolina Morace, la più forte calciatrice italiana di sempre, ha analizzato la brutta spedizione delle Azzurre agli Europei inglesi, soffermandosi sul momento che vivrà il movimento femminile e provando a tracciare un solco su come venirne fuori in vista degli impegni futuri.

“Questo accanimento contro le ragazze non mi piace, credo che questo brutto Europeo è figlio di tante situazioni e che ognuno si deve prendere le proprie responsabilità”. 
“Hanno fatto un ritiro di 50 giorni. Vogliamo dire che forse era troppo? Forse sì. Ai miei tempi il ritiro lungo serviva perché non c’erano le squadre professionistiche come ora, che allenano bene le giocatrici. Non so che cosa è stato fatto ma si può dire che molte giocatrici non erano brillanti.

Poi dobbiamo dire basta con le amichevoli contro le selezioni maschili giovanili perché non servono. Bisogna misurarsi contro squadre che permettono di valutare il lavoro fatto, non contro le Under”.

“Io sono anche del parere che bisogna analizzare gli errori per poter voltare pagina. Si può discutere di tutto, dal clima alla pressione; ma quando si prendono 5 gol bisogna fermarsi e analizzare quello che è stato fatto, senza colpevolizzare nessuno ma capire cosa è successo. Per voltare pagina c’è bisogno di lavorare su ciò che è stato fatto. Chiaramente io non so cosa hanno fatto e cosa è successo dopo la partita ma dico quello che avrei fatto io”.

“Non bisogna essere distruttivi e non bisogna cominciare tutto da capo ma c’è da rimboccarsi le maniche e tirare fuori i progetti. Non solo nel femminile. Se noi analizziamo le partite, si è vista una differenza enorme, soprattutto con la Francia. Noi a parte le iniziative di Bonansea non abbiamo calciatrici che dribblano, che creano superiorità. E questa è una cosa che vale anche per il maschile”.

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