Boni: “Apolloni, basta con il 3-5-2!”

La prima vittoria in campionato, l’1-0 inflitto alla Lumezzane con un gran gol dell’Arciere Calaiò all’82’, non ha soddisfatto appieno il noto opinionista Enrico Boni, che in esclusiva per Sportal.it e per la rubrica “State Boni”, ha avanzato i suoi dubbi sui ducali.

“Sì, è arrivata la prima vittoria, serve senz’altro per morale e autostima, ma non allontana più di tanto le ombre di questo inizio stagione. È stato un successo meritato, anche perché l’avversario si è rivelato modesto, ma è stato conquistato solo a una manciata di minuti dalla fine. Grandi parate, pali, traverse, ma il Parma ha rischiato”, ha spiegato Boni.

In particolare sul banco degli imputati finisce il modulo scelto da mister Apolloni: “La partita con la Lume è stata sbloccata all’82’, ma non un è caso che negli ultimi minuti sia stato modificato assetto tattico con il cambio Lucarelli-Evacuo. A questo punto Apolloni non può più riproporre il 3-5-2 a partire dalla prossima partita contro il Santarcangelo capolista. Con questi uomini il 3-5-2 è troppo penalizzante. Si scegliesse un altro modulo, come il 4-3-3 o 4-2-3-1, un modulo che deve permettergli di finalizzare al massimo e sfruttare al massimo qualità dei giocatori a disposizioni. La cosa più bella è stata gol di Calaiò, ma al di là di superiorità schiacciante, il Parma non è la macchina da guerra che mi aspettavo. Per valori tecnici i ducali sono i più forti, ma anche altre squadre si stanno rivelando molto attrezzate. Il dubbio rimane”.

In particolare la scelta del 3-5-2, secondo Enrico Boni, penalizzerebbe troppo due giocatori: “Il reparto più in discussione è sicuramente il centrocampo, ma questo è frutto del modulo scelto. L’allenatore è contento di Baraye: è molto duttile e gli puoi far fare di tutto, è obbediente e disciplinato, ma con un nuovo modulo ti permetterebbe di utilizzarlo meglio; dovrebbe giocare 30 metri più avanti, più vicino alla porta, ma Apolloni vuole che si infiltri tra le linee. Un altro nome, sorvolando suoi nuovi che è troppo presto per giudicare: è un giocatore che lo scorso anno è stato sicuramente fra 3 migliori del Parma e che ha già giocato e segnato in doppia cifra con il Forlì in Lega Pro (quindi non soffre la categoria): Melandri. Con questo modulo è sprecato, ancora più di Baraye. Siamo agli inizi, ok, ma ora c’è il Santarcangelo e poi nel turno infrasettimanale ci sarà la partita a Parma contro il Venezia di Inzaghi, che secondo me non è lo squadrone che dicono. Occorre cambiare, subito”.

“Uno dei dogmi di quest’anno è che il Parma è la Juventus della Lega Pro. Non ci sono né se né ma: deve vincere il campionato, arrivare primo, gli spareggi sono maratona troppo rischiosa. Ma per essere come Juve c’è ancora qualcosa da fare. Se non vinciamo il campionato abbiamo fallito. Abbiamo 8.500 abbonati, sono numeri importanti, non si possono deludere i tifosi”.

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