Bartolomucci sono – 3 marzo 2016

Leggo e sento lodi per l’Inter. Rimonta quasi perfetta. Ma passa la Juventus. Se la logica, prima della gara, dava favorita la Juventus, la stessa logica al termine dei supplementari sembrava strizzasse l’occhio all’Inter. E invece il castello o se preferite il Palacio crolla e la finale ritorna quella che tutti immaginavano in avvio.
 
Consentitemi una annotazione, piuttosto facile. La Juventus non ha fatto una bella figura facendosi rimontare tre gol e la colpa (ovviamente alla fine) è del suo tecnico che lascia una grossa dotazione tecnica in panchina Dybala, Pogba e Barzagli per intenderci, l’Inter molto aggressiva e con buone geometrie perde alla fine per colpa del suo tecnico a cui manca il cinismo.
 
Il cinismo di Van Gaal che nel 2014 sapendo di avere un para rigori in panchina non esitò poco prima della fine dei supplementari a cambiare il portiere, luglio 2014 la riserva Krul entra al posto di Cillessen e respinge i tiri di Ruiz e Umana e l’Olanda batte il Costarica. Hai Handanovic in panca, ma lascia seduto Manaj… Chiaro che parlo col senno di poi e Roberto Mancini mi perdonerà, ma il cinismo serve a volte e Carrizo sicuramente avrebbe lasciato il posto al suo compagno.
 
Quindi quando si tenta l’impresa non esistono compromessi. Detto questo mi sembra che Milan-Juventus rappresenta una bella finale, una di quelle che di sicuro mette davanti ai teleschermi più di otto milioni almeno e quindi la spesa per i diritti di Coppa Italia è sembrata abbondantemente ricompensata.
 
Paradossalmente la Juventus dalla gara di coppa ne esce rinforzata, dovrà andare a Monaco e il due a due dello Stadium non ammette leggerezze. Vero Allegri?
 
E cosa dire della Roma che se la vedrà col Real anche lei con partenza ad handicap. Tutto è possibile su un terreno di gioco.
 
Osservando il campionato avrei voglia di dire: mi piace la Roma! Tanto, troppo. Spalletti è diventato quello del “State buoni se potete…”  e pensate a giocare, allontanare le polemiche per l’affaire Totti e concentrarsi sul campionato che mette in palio trentatré punti, non pochi.
 
Se il Napoli si sgonfia mi spiace. Ma tanta gente in Campania rema contro, dal presidente, che apre polemiche assurde ai malavitosi che puntano le pistole in faccia a Insigne. Masochisti. Ho deciso di assegnare il premio rivelazione al Sassuolo e ho anche deciso di sconsigliare Eusebio il suo tecnico  di rinunciare ad una grande panchina, stai lì ancora un anno per favore!
 
Infantino è il nuovo boss della Fifa, persona per bene, l’ho conosciuto e mi ha colpito la padronanza con le lingue (sette più l’arabo) e la sua semplicità, una volta parlandoci mi scappò una frase in dialetto e lui rispose col suo dialetto quello calabrese. Dicono che sia svizzero. E’ italiano.

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