Baraye e la panchina del mistero

Zommers; Benassi, Cacioli, Lucarelli; Agrifogli; Corapi, Miglietta; Mazzocchi, Melandri, Ricci; Musetti. Con questa formazione il Parma è sceso in campo a Ravenna, vincendo anche la prima partita dopo la certezza della promozione in Lega Pro. Mister Apolloni, contrariamente alle previsioni, non ha quindi dato spazio alle seconde linee a obiettivo raggiunto, dato che Benassi è sempre stato un titolare aggiunto e che Mazzocchi si è ritagliato un proprio spazio da gennaio in poi.
 
Chiaro l’intento del tecnico crociato, quello di non far abbassare la tensione alla squadra, per mantenere l’imbattibilità e provare a chiudere a quota 94 punti. Le facce scure in panchina non sono mancate, da Rodriguez a Lauria, subentrati durante la gara: quest’ultimo in particolare si era già detto deluso per non aver potuto prendere parte alla gara della festa, al Tardini contro il Rovigo, dopo essersi guadagnato un posto nell’album della stagione grazie alla rovesciata da cineteca contro il Romagna Centro.
 
Ma le scelte del tecnico sono insindacabili e ovviamente motivate, anche se non è sempre facile afferrarne il significato al volo. Il riferimento è per l’escluso più eccellente della gara del “Benelli”, un certo Yves Baraye. Squalificato per la partita della festa, la presenza in panchina del bomber senegalese, 20 gol in stagione, a Ravenna ha sorpreso tutti, al pari del suo mancato ingresso durante la partita. 
 
Una scelta che è costata al giocatore la rincorsa al trono dei bomber, dato che i rivali Nocciolini e Pera sono ormai irraggiungibili, e che è avvolta nel mistero. Che più di qualche atteggiamento del giocatore durante la stagione non sia stato gradito da società e allenatore è noto: dalla panchina mal digerita all’andata contro il Rovigo, alle esultanze pittoresche costate altrettante squalifiche. Ma se il passamontagna esibito contro la Ribelle fu valutato come un peccato di gioventù, la sottomaglia mostrata a Imola e costata la festa proprio non è piaciuta a nessuno.
 
È ovviamente presto per immaginare una cessione, ma certo se in Lega Pro il Parma dovrà rafforzarsi la società sarà chiamata anche a difendersi dai prevedibili assalti al proprio gioiello, arrivato svincolato dal Chievo e ora ambito da parecchi club di Lega Pro, già frequentata con Lumezzane e Torres, e pure di B, ma dal carattere non facile, come confermano le 29 ammonizioni subite in appena 5 anni di carriera: non poche, per un attaccante.
 
Intanto, sono note le avversarie della fase a gironi della poule scudetto: Sambenedettese e Gubbio, tra il 15 e il 29 maggio, due partite e un turno di riposo, da definire chi giocherà in casa, con il presidente dei marchigiani che chiede il fattore campo e il tecnico degli umbri Magi pronto a sfidare il Parma. Questo è il clima della Lega Pro. Chissà se a viverlo ci sarà anche Baraye…
 

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