A Mancini basta l’impegno

Ammoniti in serie e pure un’espulsione. Tra Italia e Olanda è destino che i cartellini debbano volare, e pazienza se la sfida amichevole di Torino tra le escluse dal Mondiale non contava certo come la semifinale di Euro 2000. Alla fine il pareggio soddisfa di più Ronald Koeman, visto che l’Italia è stata rimontata e ha sprecato tante occasioni.

Al termine della gara, però, Roberto Mancini se la prende con la direzione del russo Bezborodov, in particolare per l’espulsione di Criscito: “Ho chiesto all’assistente se fosse sicuro dell’espulsione, era una partita amichevole… – ha detto il ct azzurro a Rai Sport – È stata una leggerezza, eravamo un po’ affaticati, a quel punto giocare in dieci diventava difficile”. 

Il bicchiere comunque è mezzo pieno: “Dopo dieci giorni di lavoro è difficile sviluppare concetti di gioco, comunque ho visto cose buone come contro la Francia, e questo è positivo. Queste partite servono soprattutto ai giovani, chi ha più esperienza va avanti da solo. Giudizio complessivo? Era importante che i ragazzi si impegnassero, dopo un anno faticoso non è semplice. C’è molto ottimismo, fa piacere che la gente abbia entusiasmo con una squadra così giovane”.

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