Valerio Bianchini, un grande futuro dietro le spalle

Lui è uno di quei fortunati che possono dire di avere un grande futuro dietro le spalle…Oggi compie 73 anni Valerio Bianchini, il  primo allenatore a vincere tre scudetti con tre città diverse (Cantù, Roma, Pesaro) utilizzando tecniche di comunicazione che precorrevano quelle  sociali e di massa, a volte vere provocazioni o prese a prestito dalla cultura e dal teatro, come quando parafrasò il famoso “Sono apparso alla Madonna” di Carmelo Bene con “Sono apparso allo scudetto”. Poi ci sarebbe anche la storia da Guiness dei sui tre figli Tommaso (marketing manager della Fiorentina Calcio), Carlotta (interprete parlamentare) e Camilla (attrice di teatro) nati dopo ogni scudetto dalle fortunatissime nozze con Marina Locchi, figlia del grande doppiatore Pino Locchi (James Bond e tanti altri famosi) e attrice teatrale conosciuta quando lasciò Milano per portare la Stella Azzurra in Serie A. Nel suo palmares anche due Coppe dei Campioni (Cantù, Roma), 1 Coppa delle Coppe (Cantù), 1 Coppa Intercontinenale,  quindi unico coach italiano autore del Grande Slam.  Le sue note su Facebook ne fanno una voce social moderna, mai banale, e con un forte seguito che a volte crea discussioni interessanti.

– Dove è nato e quando?

“Sono nato nel lettone dei miei nonni, con l’aiuto dela levatrice e sotto gli alberi degi Zoccoli (il film di Olmi sulla vitra agra dei contadini della campagna bergamasca ,  nda) alle 14 del pomeriggio del 22 luglio 1943 a Torre Pallavicina, dove la mia famiglia era sfollata durante la guerra lasciando Milano”

– La prima squadra allenata?

“La squadra del CSI dei Quattro Evangelisti di via dei Missaglia a Milano, tanto è vero che da quel momento mi soprannominarono il Quinto Evangelista”

– Il momento più bello della sua carriera?

“Forse lo scudetto di oma, perchè era il primo scudetto che usciva dal quadrilatero. Per la diffusine del basket significava un gioco per tutta Italia”

– Il momento più brutto?

“Tantissimi, ma soprattutto  quando, subentrato a Scariolo, persi il rimo anno lo scudetto con la Fortitudo per un tiro sbagliato di Carlton Myers. Quella era una squadra egoista, avevamo Rivers che poteva fare 30 punti da solo ma doveva passare la palla una volta a Carlton e una volta a Dominique Wilkins, una grade star arrivata dalla NBA. Vincemmo però la Coppa Italia, il primo titolo in assoluto nella storia della Fortitudo battendo in semifinale la Virtus di Danilovic e in finale la Benetton e dopo un mese Seragnoli mi ha sostituito con Skansi”

– Nell’ultima stagione ha collaborato con l’Eurobasket in veste “speaker-motivatore”  e il club è arrivato per la prima volta in Serie A-2.

“La cosa va vista così. Dopo lo shock dell’autoretrocessione della Virtus Roma, in pratica il mio ex Bancodiroma, un episodio negativo  dove si è toccato sprtivamente il fondo, spariva oltre alla squadra di A anche l’interesse dei media. E anche dall’immaginario collettivo dei ragazzi, per cui con l’AS Roma, il club di calcio di Jim Pallotta, è stato bello e interessante fare parte del progetto sclastico  “Roma Cares” che portava i suoi campioni fra i ragazzi e sono riuscito ad inserire anche giocatori dell’Eurobasket. Finita la chiacchierata, i  calciatori e i nostri giocatori gioavano assieme agli studenti, un fatto molto significativo. La mia intenzione era tenere viva questa fiamma per evitare un decadimento totale…”

– Difatti, lei disse che Roma aveva bisogno per il rilancio di ritrovare almeno un derby, anche se di A-2…

“Sì, ricordano che ai tempi dell’irresistibile ascesa della Stella Azzurra il club si trasferì all’Eur e si giocavano derby sapidi fa noi e la Lazio di Paratore che ci batteva regolarmente. Questo mi ha ispirato la campagna per il derby, volevo provocare una reazione affinchè  il tfoso istituzionale ci riconoscesse, non andasse perso. Andavo alla partite delle giovanili dell’Eurobasket e olti genitori di ragazzi mi dicevano che erano stati miei tifosi, così  capii e Roma dveva diventare come Ateneche ha due squadre che sono il cuore di due città, quella del centro storico, il Panathinaikos e quella del Pireo o dell’Olimpiacos. C’era una sedimentazione di tifo da risvegliare, queso era il mio compito”

– Con la A-2 quale sarà il suo ruolo?

“Il mio impegno era quello, ho fatto qualcosa che mi stuzzicava, mi fermo qui. E perciò spero proprio che la Virtus Roma venga riamessa alla A-2”.

Per la cronaca, la Virtus Roma è stata esclusa dal campionato per un ritardo nella consegna della fidejussione. Potrebbe essere ripescata e ripartire con una penalizzazione, e quindi  riportare nella Capitale il derby e riattivare, attraverso una sfida minore, un circuito emozionale, tecnico organizzativo di crescita.  E Bianchini, che dimostra  con due ore di nuoto giornaliere almeno 10-15 anni meno dell’età biologica, per non parlare della mente e delllo spirito,  quale sorpresa ancora ci riserverà? E se la FIP alla quale serve in questo momento una figura di grande prestigio internazionale e storia facesse il primo passo?.

A cura di ENRICO CAMPANA

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