Prima vittoria per la piccola Italia

L’Italia si doveva far perdonare la sconfitta con la Lettonia e ha giocato  con un’intensità  particolare, al limite dell’accanimento, in ragione  inversamente proporzionale alla troppa modesta  qualità dell’avversaria, un gruppo i scolaretti acerbi con la maglia  gialla della Svezia già più che doppiati a metà del secondo quarto e che sono tornati sotto i 40 punti di scarto quando hanno preso un po’ di coraggio e  si è accentuato il turbine  delle rotazioni.

Tutto è stato facile,nel primo successo ufficiale della U16 che mostra qualche buon talento più che in bocciolo anche se per ora non si vede  un centro o un play. La gara si è chiusa persino con una tripla a fil di sirena di Battistuzzi, uno dei migliori nella valutazione le cui proporzioni come cifra di squadra hanno scavato un solco  ben maggiore dello scarto del punteggio, 88 (118-30) contro i  39 punti (89-50) se vogliamo capire  meglio la differenza di peso specifico e d’esperienza.

La Svezia già impacciata con la Spagna nella prima giornata è certamente una delle prime indiziata per le 3 retrocessioni in Divisione B. Molte squadre, fra cui  quelle del nord, non hanno i mezzi delle federazioni  italiana, francese, spagnola, turca  che arrivano agli europei dopo due anni di selezioni, tornei e numerose amichevoli anche all’estero. La differenza d’esperienza spiega certe “mattanze”, basta vedere i risultati della prima giornata. La Grecia sta facendo invece  i conti con la crisi, Lituania e Lettonia non godono delle stesse possibilità ma seppur autarchiche rimangono  la culla del gioco classico, curano la selezione, la scuola tecnica e lo spirito del gioco . Da parte loro le 5 repubbliche slave  presentano ad ogni europei almeno una squadra competitiva  e almeno 3-4 giocatori di talento che finisco diritto nei draft NBA.  Quest’anno ci sono Serbia, Croazia e Montenegro  che hanno vinco all’esordio. Subito una grande soddisfazione per il Montenegro, uno piccolo spicchio di terra fra le montagne che arriva a lambire l’Adriatico e vanta due centri  nella NBA: ha messo ko la grande Francia  nel match più equilibrato del primo turno.

L’Italia è partita con +14 nel primo quarto, poi è arrivata a +26 nel 3° quarto e  raggiunto i 39 finali  tirando discretamente contro la zona. Non mancano individualità interessanti, come lo “zenese”  Miaschi, 37 punti nelle prime due gare, un giocatore di notevole velocità, senso di posizione, pericolosità e precisione (7/10 con una tripla) il quale attacca sempre il canestro. Poi il moro bergamasco Omar Dieng, la combo-guard romana Palumbo, il trentino Conti, un anno sotto età, ottimi riflessi, ottimo atleta con doti di salto che ha prodotto la spinta iniziale con una ripla, 7 rimbalzi, 2 assist, 3 recuperi i 12 minuti. Interessante è anche  Berra l’altro moro lombardo che Legnano ha preso da Rho per lanciarlo in A2: ben impostato, tecnica e dinamismo, in grado di a giocare in uno contro uno nelle aree affollato, anche se dovrà togliersi uno dei vizietti tipici del basket nostrale, tendente alla furbizia più che alla ripulitura del gesto tecnico, esercizio sacro dei baltici. Lui usa la mano opposta a quella del palleggio per cinturare l’avversario, e girargli attorno come novello Black mamba, azione costatagli un paio di falli in attacco.

Nella cronaca della prima giornata, ingannato dalle immagini Tv, avevo scritto di un fallo tecnico alla squadra, in realtà si trattava di un antisportivo, 2 liberi più rimessa. Poco cambia, ma è giusto fare ammenda. Confermo invece le inutili proteste, i troppi urli, l’ossessione di credere di  dover guidare dei droni invece che di  positivi ragazzini di talento alla prima emozione della carriera cestistica.  La gestione della squadra, come tante altre volte in questi anni magri del settore maschile fra U18 e U16 è stata troppo sopra le righe, come si volesse di aprire una porta a testate, troppo  nervosismo e confusione. Una cosa che si ripete puntualmente da molte stagioni,  anche con la Svezia la telecamere sono state impietose nel gettare l’occhio su alcuni gesti teatrali facili da comprendere anche dal linguaggio labiale,  per cui  – ripetiamo –  come qualche altro presidente di federazione straniero Petrucci e Laguardia dovrebbero  finalmente rendersi conto di persona dell’enorme spreco di talento e di energie  consumato  negli ultimi anni nelle giovanili. Ancor più ingiustificabile  in questo momento particolare dove si naviga a vista e c’è bisogno di un ricambio.

Dopo il giorno di riposo di domani terzo e ultimo match  per la classificazione a  Ferragosto con la Spagna che può valere il primo posto, l’Italia ha perso di 8 con la Lettonia e pertanto bisogna aspettare il risultato del match  fra spagnoli e baltici, poi il match degli azzurrini con la Spagna. Se perde finisce al terzo posto e potrebbe trovare negli ottavi, per l’inizio dell’eliminazione diretta,  una squadra del primo livello, Croazia o Turchia che hanno cominciato con un successo contro Germania e Polonia.

Nella prima giornata la Bosnia Erzegovina  che  con la sua formidabile star Dzenan Musa, già passato al professionismo a 16 anni,  l’anno scorso aveva vinto il suo primo titolo europeo giovanile rientrando a Sarajevo fra due ali di folla impazzita,  è stata spazzata via dalla Lituania nella pallida rivincita della finale 2015. Nel Girone A la Spagna ha esordito con +30  con la scolastica e ingenua  Svezia, nel Girone B la  falange turca ha spadroneggiato (73-49) contro la Polonia, la povera squadra di casa, e i croati   vinto di 13 con i ben attrezzati tedescotti. Nel Girone C il maggior scarto della giornata, 50 punti (96-46) a firma dell’ondata lituana e la  sconfitta della Francia, una delle favorite, con il sempre imprevedibile Montenegro. Nel Girone D  la Finlandia ha sorpreso la Grecia e la  Serbia, la terza squadra slava, ha vinto di 15 con l’Estonia  terza squadra baltica ma cugina povera delle più titolate.

EUROPEI U16 maschili 12-20 agosto RADOM (Polonia). Podio 2015: Bosnia Ezegovina- Lituania – Turchia. Qualificazioni: 12,13 15 agosto. Ottavi 16 agosto. Quarti: 18 agosto. Semifinali e Finali 19-20 agosto.

GIRONE A: 1ag: LTV-Ita 79-71; SPA-Sve 80-50; 2ag: ITA-Sve 89-50, Spa-Ltv. Class: 1/0 Spa, Ltv, 1/1 ITA, 0/2 Svezia;  3a g 15 ago: ITA-Spa (16,15), Ltv-Sve.GIRONE B: 1a g: TUR-Pol 73-49; CRO-Ger 54-41. GIRONE C: LTU-Bih 96-46, MNE-Fra 59-56. Girone D: FIN-Gre 74-67, SRB-Est 77-62.

ITALIA-Svezia  89-50 (26-12, 19-13; 22-16, 22-9). ITALIA: 3 Sarto 0/1 0/2 da3 4r 4pe, 17 Miaschi 7/10 1/1 d3 tl0/1, 10 Palumbo 1/4 2/5 da3 tl2/2 4a, 3 Conti 0/1 1/2 da3 7r 2a 3a 3re, 9 O.Dieng 1/3 2/2 da3; 11 Berra 3/4 0/3 da3 tl5/7 6r 5a, 9 Laganà 1/1 2/5 da3 tl1/4 5r 4a 3re, 2 Cipolla 1/3 0/2 da3 4a 2re, 1 Graziani 0/1 0/2, 8 Dell’Osto 2/4 da3 5 Cavallo 2/4 3re, 11 Battistuzzi 3/4 1/1 da3 tl2/3 6r 3a. SVEZIA: 1 Moberg, 7 Pantzar (10r 2/4 1/2 da3), 3 Thornblom, 6 Brandin, 14 Gehrke 6r; Carlstein, Johansson, 7 Persson, 3 Findeo, Palmquist, 1 Stumer, 8 Akeni. NOTE: I Tiro tt 31/65 47,9; Tiro2: 19/37 51,3; Tiro3 12/28 42,8; Tiri liberi 15/24 62,5; Rimbalzi 45-33, Assist 26/7, Perse 19/23 falli 24/26, Recuperi 9/14, valuazione 118-30.

I 12 azzurri U16: 8 Alvise SARTO (pg, 1,96, Venezia), 9 Matteo LAGANA’ (pg, 1,92, Melito di Ponte Salvo/RC), 10 Alessandro CIPOLLA (pg, 1,95, Sesto S.Giovanni/MI), 11 Federico MASCHI (sg, 1,95, Genova), 12 Mattia PALUMBO (pg, 1,94, Roma),  13 Matteo GRAZIANI (sg, 1,91, Livorno), 14 Luca CONTI (sg, 1,95, 15 anni, Trento),  15 Leonardo BATTISTUZZI (pf, 1,94, 15 anni, Treviso), Matteo CAVALLO (pg, 1,92 Roma), 18 Niccolò Dellosto (c, 2,02,Trieste),  19 Omar DIENG (p.f, 1,98, Porte San Pietro/BG), 20 Gabriele BERRA (sg, 1,95, Rho/MI). All: Antonio Bocchino (Benevento)

A cura di ENRICO CAMPANA

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