Ok Milano e Sassari, colpaccio Pesaro

Un brodino per superare la delusione europea. L’Olimpia Milano batte senza faticare la Betaland Capo d’Orlando (84-57), ritrovando il successo italiano dopo lo stop di Reggio e mantendendo la vetta della classifica, riprendendo proprio gli emiliani e Trento, vincenti negli anticipi. Una buona regia di Cinciarini, un Jenkins positivo anche in attacco, il contributo solido di Simon e McLean e la difesa aggressiva, però a rovinare la serata dei lombardi c’è l’infortunio ad Hummel, trauma contusivo alla spalla sinistra nel primo quarto, da valutare domani. Per gli ospiti solamente Bowers riesce a dare segnali positivi, mentre per gli altri c’è una giornata sottotono ed una partita finita già dopo 20’. 
 
Polveri bagnate in avvio di match, poi i biancorossi prendono il comando con un parziale di 9-0, firmato dagli assist di Cinciarini e dai canestri della coppia Jenkins-Hummel (9-2 al 5’), però il prodotto di Purdue si fa male alla spalla sinistra ed è costretto ad andare negli spogliatoi. Entra in scena Bowers ed i suoi 10 punti nel primo periodo riportano i siciliani a contatto, prima di essere richiamato in panchina per aver raggiunto 2 falli al 9’. Senza il suo leader offensivo, la squadra di Griccioli torna a faticare a mettere punti e Milano ne approfitta: Simon, Lafayette e Cinciarini colpiscono dall’arco ed è la prima doppia cifra di vantaggio del confronto (29-17 al 13’). 
 
La squadra ospite prova a riavvicinarsi, con un break di Jasaitis, ma è sempre l’EA7 a mantenere il controllo delle operazioni, raggiungendo il nuovo massimo vantaggio all’intervallo lungo (41-28), con i canestri di McLean e Macvan. La squadra di Repesa parte forte nella ripresa e piazza un break importante, raggiungendo i 18 punti di vantaggio, per poi varcare la soglia del +20 (50-30 al 23’), con i liberi di Barac. La partita finisce qui, perché Milano dilaga e raggiunge anche i 30 punti di scarto, divertendo i 10.012 spettatori presenti l Forum di Assago e dando spazio anche a Magro, Amato e Pecchia nel finale. 
 
Nonostante l’apporto del nuovo arrivato Joe Ragland sia stato pressoché nullo (0 punti per l’ex Olimpia Milano), la Sidigas Avellino supera la Manital Torino al termine di un match che ha visto i campani condurre dall’inizio alla fine. Pronti via e la formazione di Pino Sacripanti spinge subito il piede sull’acceleratore, soprattutto in difesa, dove costringe gli avversari a segnare solo 14 punti dal campo nei primi 10 minuti. Il solito, immarcabile, James Nunnally fa la differenza su entrambi i lati del campo, colpendo sia dall’arco dei 3 punti che andando a rimbalzo con decisione. Tra le fila della Manital rispondono colpo su colpo Dyson e White e la formazione di Bechi riesce ad affacciarsi all’ultima frazione di gioco con solo 5 lunghezze di ritardo (61-56). Gli ultimi 10 minuti sono però terra di conquista dell’ex canturino Ivan Buva che chiude la sua partita con 20 punti, consentendo ai ‘Lupi irpini’ di archiviare la pratica sul 86-79 finale.  
 
Il vero colpo di scena arriva però dalla Adriatic Arena dove la Consultinvest Pesaro, grazie ad un pazzesco terzo quarto dall’incredibile punteggio di 32-12 piega le resistenze dalla Umana Reyer Venezia di Charlie Recalcati costringendola alla quinta sconfitta stagionale che la pone a ridosso della zona playoff. Dopo due quarti di grande equilibrio, tra le fila dei padroni di casa si accende il nuovo arrivato Austin Daye che, come avrebbe fatto papà Darren, seppellisce la compagine orogranata sotto ad una vera e propria pioggia di punti che taglia in due le gambe di Goss, Bramos e compagni. Venezia non si dà per vinta e nell’ultima frazione tenta la complessa risalita spinta dalla coppia Bramos-Viggiano, ma è troppo tardi. A Pesaro finisce 82-75.
Tutto facile, infine, anche per il Banco di Sardegna Sassari che, sul campo della Pasta Reggia Caserta, coglie il suo settimo successo stagionale che lo porta al secondo posto in classifica. La formazione di coach Calvani parte subito forte in difesa e, complice la scarsa vena realizzativa dei campani, scappa subito sul +8 trascinata dalla coppia Marquez Hayes-David Logan. Caserta può contare sui chili e sui centimetri di Dario Hunt sotto canestro ma il Banco di Sardegna è decisamente in serata positiva e dilaga chiudendo sul +16 all’intervallo lungo. Downs e Bobby Jones provano ad addolcire il parziale ma il backcourt sardo non è in vena di fare sconti a nessuno. Gli ospiti continuano a trovare la via del canestro senza alcuna difficoltà toccando anche le 21 lunghezze di margine (62-83). Al PalaMaggiò finisce 70-86. 
 
Domenica 13/12, ore 18.15
Enel Brindisi-Grissin Bon Reggio Emilia 53-79
EA7 Emporio Armani Milano-Betaland Capo d’Orlando 84-57
Sidigas Avellino-Manital Torino 86-79
Consultinvest Pesaro-Umana Venezia 82-75
Pasta Reggia Caserta-Banco di Sardegna Sassari 70-86
 
Trento, Reggio Emilia, Milano 16; Cremona, Pistoia, Sassari 14; Venezia, Brindisi, Avellino 12; Varese, Capo d’Orlando, Caserta, Cantù 8; Bologna, Pesaro 6; Torino 4.
 
In collaborazione con basketissimo.com

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