Le pagelle dell’Italia

ITALIA Voto 7 Obiettivo minimo raggiunto per l’Italia che raggiunge  con 5 vittorie e 3 sconfitte il preolimpico  (d’acciaio!) con Francia, Serbia, Grecia, Rep.Ceca (e forse una quinta wc europea come organizzatrice del pre-olimpico). Quattro vittorie scontate Islanda, Germania (overtime),Israele e Repubblica Ceca, la quinta superba con la Spagna (105 punti, solo il Dream Team a Londra ha fatto tanto), sconfitte con Turchia (inopinata), Serbia (non giocata) e Lituania (overtime). Prima come attacco (85,8), terz’ultima per punti subiti (8,4, 22° posto). Virtù e peccato senza un punto d’equilibrio attraverso scelte tecniche di gioco che hanno messo in risalto più i problemi strutturali  che le  forze (3 giocatori fra i primi 10 top scorer, 4 con Bargnani fra i primi 19) di questa squadra “NBA dipendente”, che ha preteso di giocare senza un centro (o con Bargnani!):  un suicidio. Futuro: passaportare un centro Usa può essere un’idea transitoria  più che plausibile sperando nella sede casalinga per il supertorneo del luglio 2016 e con l’obbligo di lanciare 5 giovani almeno nel giro di un anno per un ricambio fisiologico doveroso, anche se la squadra è giovane..
 
Gallinari  Voto 8,5 – Sempre decisivo, si è preso i maggiori rischi quando serviva il tiro vincente. Il suo capolavoro è stata la vittoria con la Spagna, se ci voltiamo indietro risultato di valore altissimo vedendo dove è arrivata. Giocatore universale che poteva e doveva essere sfruttato meglio. Per metà torneo MVP, poi uno dei primi 3 di questa edizione anche se non premiato come All Star per un leggero calo e  forse anche per i mancati progressi di Bargnani e Belinelli nel finale  che l’hanno costretto a straordinari in difesa. 4° top scorer dell’Europeo con 17,9 punti, 33 punti con i turchi record personale, 11° nei rimbalzi (6,9)
 
Datome non giudicabile *- L’infortunio ci ha tolto il capitano e leader della squadra, con lui forse saremmo stati sul podio, ma i se e  ma non figurano sugli albi d’oro, c’erano validi sostituti: li abbiamo sfruttati?
 
Della Valle non giudicabile* – Debutto onorato, 8 punti con Israele a gara scontata, perciò meno facili. Utile esperienza e molto tifo, poteva essere provato in concorrenza fra i due play-postini.
 
Polonara voto non giudicabile*- Anche per lui esperienza  che poteva essere più proficua, specie con l’infortunio di Datome. Più che pronto, il MVP del campionato italiano, per scendere in campo. Inoltre: i 12 selezionati di una nazionale di prima fascia devono tutti poter giocare in qualsiasi situazione.
 
Bargnani voto Fra 6/7- Purtroppo  sempre schiavo del suo modo di essere (ala e non centro)  e di fare. Voglio ma non posso, o viceversa?. Chissà… l’arcano continua, intanto gli anni passano anche per il Mago. La casistica NBA evidenzia che con i “prima scelta Nba” non sempre ci si azzecca,  lui non è aiutato dal fisico, manca pure dei muscoli di un capo ufficio. Per impegnarsi si è impegnato, ma solo a torneo scontato ha segnato tre triple consecutive: servivano molto prima.  Ci aspettavamo molto di più, soprattutto nel suo buon uso: non può difendere sui grandi centri e ali forti atletiche e potenti. Difatti con la sua presenza in campo hanno dato il meglio, cito tre nomi, Erden, Gasol, Veselj e soprattutto Valanciunas: il suo giovane ex collega dei Raptors gli ha ricordato aspettative mancate. Psicologicamente duello da evitare.
 
Belinelli  voto 7 – Decisivo nelle partite vinte e non pervenuto (o quasi dannoso?) nelle partite perse.  Che ci sia una correlazione?. Se il gioco c’è,  c’è anche lui?!. Il suo modo abbastanza atipico di giocare, una guardia che attacca il canestro mancante nel dribbling, nel ball handling in traffico, nel tiro acrobatico (ma l’entrata in reverse è ottima)  può essere un limite. Quando tira i compagni si chiedono: cosa fara stavolta?. Micidiale nel perimetro, non avere un centro che gli faceva i blocchi non gli ha impedito comunque di portare a casa il primato delle triple, 3,4 per gara (e 1° in quelle tentate, 8,6 per gare). Da non dimenticare il maggior contributo rispetto al passato in assist e rimbalzi, perchè non prova a pensare a un futuro da “point guard” per quanto tornerà  in Europa o prolungare il soggiorno negli States che gli riserva comunque un bel triennale coi Kings?
 
Gentile voto  7,5 –  Dopo Gallinari è stato il migliore marcatore azzurro (5° con 16,8, 2,4 + della Slovenia) . Il Gallo mattatore all’inizio, lui il più incisivo nella parte finale. La saldatura dei due blocchi si è compiuta proprio quando  “Ale” ha giocato da NBA. In difesa ha cancellato Casspi, per questo Israele non ci ha potuto far guerra. Può e deve migliorare ancora. L’unico a passare la palla dentro, poteva essere il vero play,  esperimento interessante per il futuro della nazionale se il parco-play resta quello di ora. Deve essere più furbo ed attento in alcune situazioni ma il futuro è suo, e di chi..sa gestirlo e capirlo. Riuscire a ritagliarsi uno spazio nel blocco NBA merita “un tanto di cappello”, la maturità avanza a grandi passi
 
Cusin voto 6,5 – Visto a Trieste ammazzarsi di fatica, rimbalzi, blocchi  aiuti, uscite sul piccolo con la difesa a zona, ho segnalato il suo caso all’Ente Protezione del Cestista. Invece ci ha pensato il coach a risparmiarlo, non poteva puntare su Bargnani come ala alta e Cusin centro? Così da difendere sui migliori centri e avere più blocchi? Forse inadatto per la difesa sul pick & roll dove spesso non è scattato il meccanismo di recupero sul gioco dei due attaccanti? Quando ha giocato ha sempre fatto bene, ripeto quel che racconta un illustre coach secondo il quale  il “Cus” è rispettato dai grandi centri europei per la sua difesa. Risorsa per gli anni a venire.
 
Aradori voto fra 6/7 – Uomo fidato di Pianigiani, ha risposto contribuendo in maniera decisiva nelle vittorie. Nella Lituania non sarebbe meno impiegato di un Seibutis. Senso del rimbalzo, velocità di pensiero, precisione, saldezza di nervi e anche quella destrezza nel gioco non proprio pulito che serve per portare a casa il risultato. Non si può omologare una risorsa così come un cambio, ma come “sesto uomo”.
 
Cinciarini voto 5,5 -Un passo indietro rispetto all’europeo 2013 dove mancava il suo amico-rivale Hackett e il duo NBA  Bargnani e Gallo. Non si è fatto coraggio, troppo vassallo. Ma forse è arrivato senza energie, prosciugato dalla finale scudetto, dalla nascita del figlio, dal trasferimento forse contrastato all’Armani. Deve abbandonare lo spirito gregario se vuole essere la guida di questa squadra altrimenti meglio scegliere altre strade, provare magari a portare su la palla con Gentile in grado di farlo (forse gli può essere anche utile per andare a giocare nella NBA). O altrimenti ovviare con Belinelli che  può portare sù la palla in 2 secondi in attacco e poi che Dio ci aiuti.
 
Hackett voto 5 – La brutta copia del match winner di Pesaro, Siena a Milano anno scudetto. Non si può mandare in campo il  nostro “crazy horse” chiedendogli di recapitare la posta a Maria De Filippi. Probabilmente il peggiore dei nostri, persino di un Cinciarini liquefatto. Ha mostrato grandi limiti in attacco, timing, scelta di tiro, è una guardia e solo quello. Non è giustificabile, a questi livelli, stare in campo 23 minuti senza segnare un punto. Azzardo un’ipotesi psicologica. Squalificato una stagione, verdetto tremendo per un professionista, per aver lasciato il raduno, poi perdonato, vigilato speciale.. ha giocato con una ferita nel cuore. Chi di squalifica ferisce, di squalifica perisce. Che ne pensa  il nostro presidente buonista?. Eppoi, mi piacerebbe sapere perché era tanto spolpato, sembrava avesse perso la sua scultorea muscolatura. Un oggetto misterioso.
 
Melli voto 6 – Dovrebbe studiarsi  un filmato sul gioco del suo gemello lituano Kuzminskas  (fra l’alto gli assomiglia fisicamente) per capire cosa serve per diventare il protagonista di un europeo. I momenti di utilità dati alla squadra devono determinare una rabbiosa reazione per non sprecare un talento naturale dissolto, deve proporsi di rifinire il suo ruolo. Utile l’esperienza tedesca. Pur giocando poco si è fatto trovare pronto. E ci mancava che no lo fosse…
Pianigiani voto fra 5/6 – Non era facile ricaricare la squadra dopo aver perso con la Lituania ,ed è stato bravo a raggiungere almeno l’OQT. Troppe volte sovrastato dai coaches avversari, non ha mai trovato il feeling con la partita, si è appiattito sulle sue convinzioni e compromessi(Bargnani) e subito troppo la pressione del marketing di Petrucci e le sue aspettative (“Siamo una squadra di numeri uno”) e probabilmente  si è sentito come il Patroclo della situazione. Al tirare delle some, dopo 5 anni in azzurro resta ancora il coach più giovane, l’errore fu affidargli la nazionale senza gavetta di nazionali anche minori puntellandolo almeno con un general manager. E  vorremmo sapere se è vero o meno che abbia rifiutato questa figura. ..Il suo record nel quinquennio ci porta  col 6° posto almeno la prima qualificazione (non la promozione diretta o una medaglia): 14 vittorie e 14 sconfitte. Quindi non è un perdente ma nemmeno un vincente. Per ora, ma sarebbe sbagliato metterlo fuori adesso. Basta con questa politica  sportiva italiota di prendere un CT-vate, strapagarlo per poi farne il capro espiatorio delle pecche di un sistema o della vanagloria imperante
 
*Nota: detto in positivo
 
A cura di ENRICO CAMPANA

 

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