Le Azzurre sfidano Francia e pronostico

Alla faccia delle statistiche secondo la quale  è al 12° posto nell’indice di valutazione, la somma di tutte le voci del gioco (punti, rimbalzi, percentuali di tiro, assist, perse, recuperate),a Sopron (Ungheria)  l’Italia è arrivata ai quarti dell’Europeo U18, la competizione nella quale ha vinto più medaglie d’oro (2), e se la giocherà con la Francia che delle statistiche è la regina anche se un po’ ridimensionata per aver rischiato mercoledì notte di perdere con la Lituania.   
Con la sua micidiale neurodifesa, somigliante ai “codici” delle arti marziali ha perso di 3 punti appena con la Russia, detentrice di 5 titoli e con la sua zarina Raissa Musina, 17,3 rimbalzi e 5 di valutazione, All Star dei recenti Europei U20, poi ha stregato Israele, vinto col canestro finale del sorpasso della Pinzan con le turche e negli ottavi, con 44 punti e percentuali di tiro orribili, da Guinness (16,7 ,2/12 da 3 punti e  20,0, 4/14 nei liberi)  messo fuori la Slovacchia che, sempre per la storia, pur segnando soltanto 31 punti per consolarsi potrà raccontare  di aver perso pur essendo stata più brava in due tempi e col miglior vantaggio.

Adesso l’Italia, che mette in campo una formazione  sotto il limite d’età,  diciassettenne,  già protagonista lo scorso anno nell’europeo U16 in Portogallo con la medaglia di bronzo, è temuta come un cobra  che si avventa  sulla preda spezzandole pian piano le forze. Chiedere alle slovacche capaci di  segnare soltanto 1 libero su 5, dato da almanacchi del basket quanto l’11,7 nel tiro da 3 (2/17). 
La gara con la Francia è ingrata e stimolante, vincere significa poi affrontare la vincente di Lettonia-Belgio, il quarto più debole e ipotecare un’altra finale. Ma la formazione di Giustino Altobelli, con 7 giocatrici sopra il metro e 80 e due torri quali  l’italo-albanese Lorela Cubaj (1,93) e  Valeria Trucco (1,90)  da Battipaglia, 16enne ragazzina pop dall’audace capigliatura bicolore, non deve vagherrare e concentrarsi sul pezzo. Ha dimostrato di non avere limiti nel suo gioco  paradossale, mostra un impianto interessante e versatile, basato su  ben 5 giocatrici della Umana Reyer (fra cui la Pinzan, la Cubaj e la Castello, le tre migliori  del quintetto fino a questo momento) di Brugnaro  il sindaco-imprenditore  di Venezia con la passione del basket  costruitosi un solido consenso popolare  grazie anche all’ indovinatissima “idea progresso” di regalare un  kit di basket a tutti i neonati/e del  territorio, terraferma compresa.

Individualità, intercambiabilità, intensità di gioco, talento, tecnica, resistenza, gioventù, se vogliamo anche bellezza: queste le caratteristiche di un gruppo azzurri che non ha limiti e va incontro al suo destino con una Francia  costruita e forgiata da un’organizzazione  di scuola ferrea – quanto quella spagnola – che da anni produce medaglie (ben 6 d’argento, 3 nelle ultime 3 edizioni)  e che  con un discorso sportivo-sociale avanzato  di cui in Italia non c’è traccia, salvo esempi isolati, ha aperto le porte alle ragazze delle famiglie degli immigrati (come la slava Ana Tadic, 1,93) e delle colonie. La cui rappresentatività  è sempre  più numerosa e  in questa occasione   conta su 5 giocatrici di colore, Emanuelle Tahane, Kadiatou Sissoko, Myriam Djekoundade, Marie Paule Fopposi e Meva Djaldi-Tabdj.  La miglior realizzatrice  è però – noblesse oblige –   una “copine” francese  di un metro e 90, Alexia Chartrereau, fra le prime 5 dell’europeo nella valutazione dietro la russa Musina (24), la lettone Strautemare (21) le ungheresi Lelik (19) e Juhasz (16,5) e la belga Henket (15,5) . In questa classifica la prima italiana si incontra al 34° posto,  ma Lorela Cubaj (9,3) non ha finora tirato bene, ma non c’è giocatrice con una tecnica migliore nel tiro da sotto: vogliamo passare del giro e gancio o del reverse, quasi sconosciuto nella femminile a questi livelli?.  Nei punti, a sorpresa la più incisiva è Elisa Pinzan, la “professoressa” veneziana capace di trasmettere la sua autorità alla classe e  segnare puntualmente  quando c’è bisogno del canestro decisivo. E’ stato così con la Turchia e anche nella parte centrale della gara con le Slovacche col parziale di 29-9 che ha chiuso la vicenda. Poi c’è la Castello che si batte come una leonessa ai rimbalzi e Valerio Trucco, il cambio delle lunghe,  bene impostata. Per accelerare il gioco, utilissime le gemelle Togliani, l’arreso e tiro in sospensione di Anna  è tecnica rara anche nella maschile. Notevole anche la Parmesani, sempre in movimento, buoni fondamentali come la Fassina , utilissime le triple  la parmense Bacchini e la Del Pero. 
L’Italia è arrivata alla gara decisiva con alcune certezze, come le palle recuperate (12,8, 3° posto) per la cattiveria della difesa: 45 palle perse delle avversarie nelle ultime due gare!. E naturalmente  un attacco giudizioso (5° come palle perse), il quintetto con le due lunghe, la regia della Pinzan e la scaltrezza nei recuperi (ben 6 con le slovacche). Da migliorare il movimento senza palla, la transizione, che tiene basso il numero degli assist (12° posto, 10,3), la lettura della difesa avversaria, un equilibrio fra sforzo difensivo e la necessità di mantenere la calma e ragionare in attacco per sfruttare le individualità, passare subito la palla alla giocatrice libera dopo un raddoppio. Nella valutazione l’Italia è al 12° posto (49,3), ha davanti  però squadre già eliminate (Serbia, Rep.Ceca, Lituania e Croazia) e quindi è un dato relativo, anche se la Francia è prima con 88,5, quasi in +40 di differenza. Ma l’aspetto più importante è quello di uscire dai panni della cenerentola nel tiro da 3: solamente 2,8 triple su 14,3 tentate per il 19,3 che significa essere all’ultimo posto. E avere un attacco da 55,6 punti contro i 73,5 delle francesi. 
Negli altri ottavi della giornata, la Turchia battuta sul filo dalle azzurre ha dimostrato di essere una mina vagante battendo le ceche che nella femminile mettono  sempre in campo buone formazioni.  Il Belgio è arrivato ai quarti mettendo fuori la Croazia grazie alla più brava delle gemelle Massey, Becky, 21 punti e 9 rimbalzi.  Israele per poco non sgambetta la Lettonia prima nel girone A, l’Ungheria può essere l’outsider non solo per il fattore campo, intanto ha eliminato la Serbia campione d’Europa a livello maggiore, ma pare chiusa dalle russe.  Ingrato destino per la Lituania capace di battere col 57 per cento nel tiro  le spagnole campioni uscenti e sconfitta di 2 punti dalle francesi, salvate dalla doppia-doppia della Chartreau (16 punti, 10 rimbalzi) e gioca dal 9° al 16° posto. Implacabile la Russia (+32 con l’Olanda) che dimostra le migliori intenzioni per riprendersi l’oro  con una Spagna forse meno  forte degli ultimi anni. Sono già tutte fuori  le tre squadre slave. E l’Italia?. Confermo la mia impressione:  dopo 4 partite ritengo che  l’Italia  abbia  espresso meno del 40 er cento  il suo potenziale e valga più dell’12° posto dell’analisi statistica. E’ una squadra che non parte mai battuta, ogni volta sa sudarsi il successo e individualità e talento da squadra da podio, ma ancora a corto di esperienza. Battere la Francia significa anche il pass per i prossimi mondiali U19.
U18 FEMMINILE – Sopron (Ungheria, 23-31 luglio).  Podio 2015: Celje (Slo): Spagna, Francia, Russia. Calendario: 23,24,26 luglio: Qualificazioni; 27 luglio: Ottavi; 28 luglio: Riposo; 29 luglio: Quarti; 30 luglio: Semifinali; 31 luglio: Finali. 
RISULTATI – Girone A:  LTV-Ola 66-35; CZE-Svk 58-44; LTV-Cze 74-53; SVK-Ola 69-61; LAT-Svk 57-56; CZE-Ola 65-48.Class.fin: 3/0 Ltv; 2/1 Cze, 1/2 Svk, 0/3 Ola. Girone B: TUR-Isr 80-43; RUS-Ita 52-49; RUS-Tur 81-70; ITA-Isr 64-49; ITA-Tur 59-58; RUS-Isr 81-49. Class.fin: 3/0 Rus; 2/1 ITA, 1/2 Tur; 0/3 Isr. Girone C: BEL-Ltu 71-56; SPA-Srb 76-65; SPA-Bel 70-40; SRB-Ltu 66-59; LTU-Spa 68-63; LTU-Spa 68-63; BEL-Srb 74-72. Class.fin: 2/1 Spa; 2/1 Bel; 1/2 Srb; 1/2 Ltu. Girone D: FRA-Cro 88-37; UNG-Slo 77-48; CRO-Slo 72-58; FRA-Ung 76-65; UNG-Cro 73-66; FRA-Slo 84-42. Class.fin: 3/0 Fra; 2/1 Ung; 1/2 Cro; 0/3 Slo. 27 luglio, Ottavi: TUR-Cze 60-56 (18 Ari; 19 Krejzovaj); BEL-Cro 61-59 (21 Be.Massey 9r; 16 Pavic), SPA-Slo 69-42 (14 Hernandez; 12 Kroselj); LTV-Isr 59-56, ITA-Svk 44-31 (12 Pinzan; 8 MiKulasikova), FRA-Ltu 53-51 (16 Chartrereau 10r, 14 Jurciute), UNG-Srb (, RUS-Ola 82-50 (20 Kurichuk; 10 Dekker). 28 luglio: Riposo; 29 luglio: Quarti Ltv-Bel; Tur-Spa, Ita-Fra (20.15); Rus-Ung.

TABELLINO – ITALIA-Rep.Slovacchia 44-31 (8-14, 13-4; 16-5, 7-8): ITALIA: 12 Pinzan 4/9 1/3 da3 tl1/4 6rec, 2 Fassina 1/4 0/1 da3, 6 Parmesani 3/5 0/1 da3, 10 Cubaj 5/19 tl0/4 13 r 3st, 5 Castello 2/7 0/2 da3 tl1/1 9r; 2 A.Togliani 1/6 0/2 da3 tl0/2, G.Togliani 0/1, Del Pero 0/2 da3, 3 Bacchini 0/1 1/1 da3, 4 Trucco 1/4 5r. Ne Novati, Fassina. All.Altobelli. SLOVACCHIA: 5 Bilikova, 8 Mikulasikova 4/8 5r, 2 Tarckovikova, 3 Durenova, 7 Fehreova, 4 Svetlikova, 2 Balazova, Leekes 0/2 0/4 da3, Kovacikova. All: Recsa. NOTE I-S: Tot.tiro: 19/68 27,9-14/54 25,8; Tiro2: 17/56 30,4-12/37 32,4; Tiro3:  2/12 16,7-2/17 11,8; Tiro liberi 4/14 28,6-1/5 20,0; Rimbalzi 46-48; Assist 8-12; Falli 11-17; Perse 10-22; Recuperi 16-6;  Stoppate 4-4; Valutazione 42-27. 
Le Azzurre – Bacchini Chiara (98, 180, A, Lavezzini Parma), Castello Elena (98, 182, A/C, Umana Reyer Venezia), Cubaj Lorela (99, 192, C, Umana), Del Pero Beatrice (99, 171, G, Costamasnaga), Fassina Martina (99, 181, G, Ind Fila Spa San Martino Di Lupari), Grassia Valentina (98, 186, C, Geas S.S. Giovann)i, Novati Paola (98, 184, A/C,Costamasnaga), Parmesani Francesca (98, 178, G, Fanfulla 2000), Pinzan Elisa (99, 168, P, Umana), Togliani Anna (98, 170, G, Umana), Togliani Giulia (98, 170, P, Umana), Trucco Valeria (99, 190, C, Minibasket Battipaglia). All: Giustino Altobelli. 

A cura di ENRICO CAMPANA

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