Fip-Lega: “Serve soluzione condivisa”

Timidi cenni di schiarita nella bufera in essere tra Federazione e Legabasket in merito al futuro delle squadre italiane nelle Coppe europee, che rischia però di interessare anche il campionato di Serie A e il futuro della Nazionale.
 
La Federbasket ha infatti divulgato un comunicato ufficiale distensivo, nel quale è stato formalizzato l’invito alle “ribelli” Reggio Emilia, Sassari e Trento a partecipare venerdì prossimo a un incontro presso la sede del Coni cui prenderanno parte anche rappresentanti di Fip e Lega.
 
“Il Presidente della FIP Giovanni Petrucci, alla presenza del Segretario Generale del CONI Roberto Fabbricini e del Capo di Gabinetto del CONI Francesco Soro – si legge nel comunicato – ha incontrato a Roma il nuovo Presidente della Legabasket Egidio Bianchi e i rappresentanti dei club della stessa Lega Ario Costa (Pesaro), Massimo Feira (Torino) e Alessandro Crovetti (Virtus Bologna). Hanno partecipato anche il Vice Presidente Gaetano Laguardia e il Segretario Generale Maurizio Bertea.
Nell’incontro è stata auspicata, da parte di tutti, una soluzione condivisa per proseguire un percorso atto a ristabilire un rapporto costruttivo e propositivo tra Fip e Legabasket. 
In questa ottica il Presidente del CONI Giovanni Malagò, alla presenza del Presidente Fip Giovanni Petrucci, ha invitato venerdì prossimo 22 aprile a Roma il Presidente della Legabasket Egidio Bianchi e i rappresentanti dei club di Reggio Emilia, Sassari e Trento”.
 
Ci si chiede però come sia  possibile che questo ulteriore incontro sia in agenda venerdì, quando l’ultimatum della FIBA alla FIP “per spiegazioni sulle scelte dei club che hanno contratti in essere o accordi di cui si legge sulla stampa” scade mercoledì 20 aprile.  
 
Sassari, Reggio Emilia e Trento hanno deciso motu proprio ignorando il principio di lealtà e correttezza nei confronti della Fip e degli altri club e ignorando le norme sulle qualificazioni alle Coppe che premiano i piazzamenti di fine stagione.
 
Oppure sono stati “adescati” dall’Euroleague che aveva interesse a rompere il fronte italiano in uno scenario conflittuale senza esclusione di colpi fra il consorzio dei club europei e la FIBA, portato fino nelle aule della Comunità Europea, dove i problemi in questo momento sono ben altri.

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