Con Trento alla Virtus non basta Aradori

E’ un esordio di Legabasket decisamente interessante in quel del Pala Trento dove si scontrano la seconda forza dello scorso campionato e la potenziale outsider che ha talento e voglia di tornare a emergere.
Alla fine è l’esperienza, anche se sembra strano da dire, e il sangue freddo di Trento che vince 78-74 grazie a una partita che l’ha sempre vista rincorrere, ma che in extremis ha trovato la zampata vincente.

E’ una Virtus decisamente in palla quella che si presenta a casa dei vice campioni d’Italia e impone il proprio ritmo con un ottimo Alessandro Gentile (15 punti, rimbalzi, ma anche sei perse) e soprattutto un tiro da tre punti che è preciso come un orologio svizzero tanto che alla pausa il tabellino da dietro l’arco dice un fantasmagorico 9-13.
Se la partita di Gentile è buona, quella di Aradori è notevole, che sembra avere ancora la benzina della nazionale nelle gambe e chiude a quota 21 punti e 5-11 da tre punti garantendo ai bianconeri di andare al riposo con sette lunghezze di vantaggio dopo aver dominato il primo quarto chiuso sul 23-13.

Il terzo periodo restituisce alla Virtus il vantaggio che aveva perso nel secondo quarto e una Trento in difficoltà sembra quasi pronta ad alzare bandiera bianca, ma come ci ha insegnato la scorsa stagione e in generale la storia recente dell’Aquila, arriva la zampata e un quarto periodo sontuoso sui due lati del campo ribalta completamente la contesa.
Shields è praticamente infallibile con 7-9 dal campo per 19 punti, ben coadiuvato da Benahan che chiude a 17 punti e 7 rimbalzi, sebbene rischi molto nel finale con una percentuale ai liberi piuttosto rivedibile (5-12).
Sono suoi due errori dalla lunetta che tengono aperte delle speranze per la Virtus, che però nel gioco del fallo sistematico, commette l’antisportivo decisivo a quattro secondi dalla fine che fa mettere la parola fine sul match.
Shields la chiude dalla lunetta e Trento vince in volata.

In collaborazione con basketissimo.com

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