Davide Rebellin, Urbano Cairo non dimentica Scarponi

Le parole di Cairo

Urbano Cairo, presidente e amministratore delegato di Rcs Mediagroup, società organizzatrice del Giro d’Italia, ha detto la sua sulla tragica morte di Davide Rebellin. “Ho appreso la notizia mentre scendevo dalla macchina. Non l’ho conosciuto personalmente, ma ho seguito la sua carriera quando ha indossato la maglia rosa. E poi c’era questa sua cosa straordinaria di professionista a 51 anni. Ci vuole una cultura del rispetto, ci vuole una prevenzione maggiore, ci vuole un’attenzione maggiore. Dobbiamo cercare di capire come fare perché ci sono milioni di persone sulle strade. Purtroppo queste cose continuano ad accadere”.

Il presidente del Torino ha citato un altro episodio: “Ricordo la tragedia di Scarponi. Adesso è una cosa che si ripete. Succede quotidianamente purtroppo sulle strade. Ci dev’essere un’attenzione maggiore, bisogna capire come fare. Adesso sembra quasi scontato dirlo, ma ci vuole prevenzione e non è facile perché ci sono milioni di persone sulle strade, in auto, camion, in bicicletta. C’è la fatalità, ma ci dev’essere qualcosa che va fatto perché non è possibile che tanta gente perde la vita. È qualcosa di terribile che ci lascia atterriti”.

“La grande famiglia del Giro d’Italia deve lanciare il messaggio per un comportamento più virtuoso. L’abbiamo già fatto in passato ma evidentemente non basta perché queste tragedie accadono ancora. Ci vuole un’attenzione maggiore sulle strade. Lo ribadiremo ancora di più al prossimo Giro d’Italia. Oggi nel giorno in cui avremmo dovuto presentare la maglia rosa abbiamo provato questa grande tristezza. A 51 anni aveva battuto tutti i record di longevità”, ha concluso Cairo.

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