Liguori attacca ancora la Juve

Paolo Liguori si toglie il bavaglio e in un’intervista a Tuttosport.com torna ad attaccare la Juventus dopo le polemiche seguite alla direzione di Rizzoli nel derby di Torino.
 
“Perché il bavaglio? Perché se attacchi gli arbitri, poi ti querelano. Vorrei parlare di quell’arbitro lì, ma non posso. Vorrei parlare anche di altri, ma poi Nicchi minaccia di querelarmi. Ma chi si crede di essere? Un giudice di Cassazione? Nessuno gli fa notare queste cose, nessuno gli fa notare che il presidente dell’Aia non può minacciare querele”, le parole del direttore di Tgcom24.
 
“Faccio un esempio: critico l’arbitraggio della partita con il Bayern e chi mi risponde? La Juve, non il Bayern. Così funziona qui: i bianconeri hanno un potere intimidatorio, gli arbitri persecutorio”.
 
“Ma perché non si può parlare di Juve – continua -? Io non perseguito gli juventini. Ma ci sono anche due italiani su tre che non tifano Juve. Ripeto, io non perseguito gli juventini e voglio che non vengano perseguitati gli altri. Perché di questo si tratta”.
 
Sullo scudetto: “Se tralasciamo il discorso arbitrale, la Juve è favorita perché ha tre punti di vantaggio sul Napoli. Se non lo tralasciamo, il vantaggio poteva essere di un solo punto. La matematica, però, non si sposa con l’opinione”.

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