Avellino schiaccia Brindisi, Cantù e Varese ancora ko

Continua la corsa di testa dell’Olimpia Milano che batte la Flexx Pistoia tra le mura amiche senza troppi patemi, mentre le altre inseguono con alterne fortune.

Non c’è fine alla crisi nera di Varese che perde a casa della rivelazione Capo d’Orlando nella prima partita del pomeriggio di Legabasket.

Finisce 76-71 per i siciliani che scavano il break nel terzo quarto. quando il solito Archie suona la carica per chiudere poi con un’ottima doppia doppia da 16 punti e 10 rimbalzi. Nel quarto periodo Varese tenta la rimonta sulle ali di Eyenga che con 19 punti in 32 minuti è l’anima dei suoi assieme a Maynor e Anosike, ma anche questa volta lo sforzo non basta e l’orlandina fa sorridere ancora una volta il proprio pubblico proiettandosi sempre più tra le sorprese.
Colpo esterno di Torino che va a sbancare il PalaDesio contro Cantù per 89-77.

I piemontesi giocano un primo quarto ad alto punteggio, ma tutto sommato di studio, poi nel secondo piazzano un parziale tramortente fatto di difesa (soli sette punti concessi) e Dj White (22 Punti). Wright rincara la dose per gli ospiti e Cantù sprofonda nel baratro di sedici punti di scarto.
Al rientro dagli spogliatoi ci si aspetterebbe una reazione veemente degli uomini di Kurtinaitis, ma invece è ancora la squadra della Mole a mettere un ulteriore punticino al suo gap.
L’ultima chiamata per i brianzoli arriva in apertura di quarto periodo quando Waters e Darden provano la rimonta, ma è troppo tardi e Torino vince.

Ad Avellino invece si vede una delle migliori partite di giornata con lo scontro tra Sidigas ed Enel che dà spettacolo sino al quarantesimo.

I padroni di casa approcciano meglio la partita provando a creare il gap che alla prima pausa è di cinque punti. Quando Ragland s’iscrive al match (22 punti finali con 6 assists) i lupi scappano via e non basta la buona vena realizzativa di Carter (19 punti e 7 rimbalzi) a limitare i danni perché alla pausa lunga c’è giusto la doppia cifra in favore dei padroni di casa.

Nel terzo quarto Sacchetti trova qualche piccola contromisura per limitare l’attacco irpino e inizia il processo di rimonta che nel quarto periodo trova il compimento grazie alla coppia Mbaye-Scott (13 e 15 punti). Scott nel finale fa addirittura -2 con la tripla e mette davvero paura ai biancoverdi che devono affidarsi alla precisione dalla lunetta di Randolph e Green per chiudere i conti, perché l’ultimo disperato tentativo di M’baye va fuori bersaglio.

Non manca di certo il divertimento e il pathos nemmeno tra Venezia e Caserta che sono entrambe credibili outsider di questa stagione.

Partono molto bene gli ospiti sorprendendo i lagunari ai blocchi di partenza e mettendo in cascina otto punti di vantaggio già alla prima pausa. La risposta degli uomini di De Raffaele arriva perentoria nella seconda frazione quando Filloy e Peric recuperano quasi completamente il distacco portando i propri colori a -1 sul suono della sirena di metà partita.

Nel terzo quarto la Reyer prova a completare lo swing e vola via dando l’impressione di poter dare la spallata decisiva, ma la Caserta di quest’anno è assai dura a morire e sulle ali di un ritrovato Sosa prima raggiunge e poi impatta la partita costringendo i padroni di casa all’overtime.
Sono sempre Sosa e Watt a tenere lì Caserta, ma nell’ultimo minuto di prolungamento è ancora tutto da decidere in perfetta parità a quota 81. Sul +3 con i liberi di Sosa arriva la bomba di Bramos che firma il secondo overtime.

Filloy e Bramos provano la fuga decisiva nel secondo overtime e questa volta Caserta non riesce a replicare. Vince Venezia 98-92.

In collaborazione con basketissimo.com

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