Tortu senza limiti dopo la “benedizione” di Bolt

Filippo Tortu è il futuro dell’atletica italiana.

“Mi sentivo professionista già l’anno scorso ma nel 2017 sono iniziati ad arrivare i risultati – ha dichiarato ai microfoni di Sportal.it lo sprinter Azzurro, a margine della seconda edizione del Forum Sport and Business del Gruppo 24 Ore -. L’esperienza dei Mondiali è stata la più bella e anche la più utile, per farmi capire la dimensione che ho raggiunto. 

A Londra Tortu ha avuto anche l’onore di correre al fianco di Usain Bolt: “Purtroppo non in gara, ma averlo vicino in riscaldamento è stata un’emozione molto forte. Lui mancherà tanto a questo sport, sarà molto difficile trovare un erede nei prossimi vent’anni, sia come atleta che come personaggio”.

“Io mi sento il piccolino del gruppo, l’Italia ha tantissimi campioni come Tamberi, la Palmisano, la Trost… Obiettivi a lungo termine? Faccio fatica a rispondere adesso, sicuramente nel 2020 ci saranno le Olimpiadi ma prima nel 2018 gli Europei di Berlino”.

A livello di crono, c’è un grande sogno: “Io mi alleno per migliorare e se tutto questo mi porterà a scendere sotto i 10” sui 100 m sarò molto felice”.

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