Italia generosa, Norvegia spietata: 24-39

Pronostici rispettati. La super-favorita Norvegia conquista i primi due punti del Gruppo 6 di qualificazione agli EHF EURO 2022 di Ungheria e Slovacchia superando l’Italia col risultato di 39-24 (p.t. 17-7) al Pala Giovanni Paolo II di Pescara.

Nella surreale atmosfera di un match giocato senza pubblico, a porte chiuse, i vice-campioni del mondo fanno valere esperienza, capacità tecniche e doti fisiche contro una Nazionale azzurra alla quale va comunque il merito di avere offerto una prestazione generosa. Condizionato dalle assenze – i portieri Ebner e Sampaolo, oltre a Turkovic, Moretti e Sonnerer –, il DT Riccardo Trillini dà ampio spazio a tanti giovanissimi. Che lo ripagano nel migliore dei modi: Colleluori tra i pali sa farsi valere, Bortoli dall’ala è praticamente un cecchino anche al cospetto di un gigante come Bergerud, ma è anche Martini a togliersi la soddisfazione di un debutto in maglia azzurra bagnato con il gol.

La trama della partita, però, è un chiaro predominio scandinavo. L’Italia apre le danze con Skatar, ma all’avvio perde subito Marrochi per infortunio. La Norvegia impiega 3’40’’ per segnare – con la stella Sander Sagosen –, salvo poi fuggire subito via sul 4-1 con O’Sullivan. Schierata con Sagosen, centrale del Kiel, affiancato da Rod e proprio da O’Sullivan, la squadra di Christian Berge trova principalmente in Bergerud il suo punto di forza ed elemento-chiave per scavare il solco all’avvio. Il portiere in forza al Flensburg, in Bundesliga, ipnotizza in più di una occasione i tiratori italiani, nonostante le svariate occasioni costruire da Parisini e compagni in prossimità della linea dei sei metri. Al quarto d’ora Sagosen e Skatar si rispondono a distanza e fissano il punteggio sul 9-4. Intervallo coi vice-campioni iridati in vantaggio 17-7.

Nella ripresa Trillini cambia difesa, inserisce Bortoli come centro-avanti in 5-1, ritrova Marrochi e dà spazio a Martini sulla linea. In porta c’è spazio per Randes, anche lui autore di parate pregevoli. Anche la Norvegia fa le sue rotazioni: fuori Sagosen e Rod, dentro Toft e Reinkind. Il trend non muta, col primo parziale al 41’ che dice 25-13 e il secondo passaggio, al 50’, con gli ospiti ancora in vantaggio 31-20. Vince la Norvegia, che passa in testa al Gruppo 6.

L’Italia troverà a primavera gli appuntamenti che più contano: le due sfide contro la Lettonia, vero e proprio crocevia nella strada che porta agli EHF EURO 2022. A maggio, poi, ci saranno Bielorussia – contro la quale recuperare anche la partita rinviata lo scorso 4 novembre – e ancora la Norvegia. Passano le prime due, ma anche le quattro migliori terze tra tutte quelle dei gironi di qualificazione. Sognare è ancora possibile.

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