Loco raccoglie 42 milioni

Loco, startup con sede a Mumbai,ha annunciato questa settimana di aver raccolto in un round di investimento di SerieA  42 milioni di euro, destinati ad aumentare le risorse aziendali.

Loco è stata fondata  nel 2018 da Anirudh Pandita e Ashwin Suresh ed è una piattaforma di streaming di giochi. Il nome con cui viene presentata agli investitori è “Twitch for India”, questo lascia già intendere il razionale del progetto, molto vicino alla piattaforma viola americana. L’azienda utilizzerà i fondi per accelerare lo sviluppo di tecnologia e contenuti. Loco ha accumulato 5,3 milioni di utenti attivi mensili, 450.000 dei quali utilizzano il servizio ogni giorno. Inoltre circa 45.000 giocatori trasmettono in streaming sull’app.

Gli investitori

Il round di serieA è stato guidato dai seguenti investitori: Hashed, Makers Fund, Catamaran Ventures, Krafton, Lumikai, Korea Investment Partners e Hiro Capital. Questi investimenti hanno contribuito a far crescere la valutazione di Loco, che ora ammonta a circa $ 145 milioni. La startup, gestita da Anirudh Pandita e Ashwin Suresh, che in precedenza hanno co-fondato la piattaforma di contenuti Pocket Aces, ha raccolto fino ad oggi circa 51 milioni di dollari. Pocket Aces ha acquisito Loco nel 2018.

Il futuro del gaming in India

Secondo le parole rilasciate da nota Ethan Kim, co-fondatore e partner di Hashed, gli investitori credono moltissimo nello sviluppo del gaming in India: “Loco è il leader nello streaming di giochi in India e ha la comunità di giocatori più coinvolta del paese sulla sua piattaforma. Gli utenti di età compresa tra 10 e 30 anni costituiscono la base delle comunità di gioco ed eSport in tutto il mondo e l‘India è uno dei mercati di gioco globali più interessanti, con il 40% della sua popolazione che appartiene a questa coorte. Riteniamo che questo nuovo round di investimenti consentirà a Loco di consolidare la sua posizione dominante nello streaming di giochi e alla fine di fornire alla comunità di gioco indiana prodotti e servizi web3 all’avanguardia”.

Articolo a cura di:
Francesco Basile

 

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