Alberto Cova coccola i suoi eredi

Alberto Cova, mezzofondista medaglia d’oro alle Olimpiadi di Los Angeles 1984 (10000 metri), è uno dei testimonial del nuovo Schwarzy della Deka. Al termine dell’evento, in esclusiva per Sportal, si è soffermato su alcuni temi caldi del momento.

Sono passati 36 anni dalla sua medaglia d’oro a Los Angeles…
“E’ stata una grandissima esperienza. Se n’è tornato a parlare tanto durante il lockdown. Sono stati trasmessi diversi filmati delle mie gare e, di conseguenza, il ricordo di quel momento è tornato d’attualità”.

Ma come ci è riuscito a portarsi a casa l’oro?
“Io dico sempre che devi essere pronto in quel giorno e in quell’ora. A Los Angeles è stato così”.

Tortu è il testimonial migliore dell’atletica azzurra, che ne pensa?
“Restando sul mezzofondo, direi che Crippa ha tutti i requisiti per fare benissimo. Comunque, lui e Tortu hanno davanti un bellissimo percorso. Devono comprendere che devono essere pronti quando ci sono le competizioni che contano, ovvero Olimpiadi e Mondiali”.

A 61 anni, Alberto Cova si diverte ancora con la corsa?
“Sì, mia moglie mi ha coinvolto e gareggiamo in diverse maratone”.

Parlando di maratona, a quando il nuovo record mondiale sotto le due ore?
“Credo che il muro delle due ore verrà abbattuto. Il prossimo anno potrebbe essere il momento del nuovo record”.

Anche appassionato di calcio?
“Sì, sono tifoso milanista e sono pronto per il derby. Credo che vincerà il Milan, perché questo mi sembra proprio il nostro anno”. 

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