Tanta Italia all’Open di Croazia

Si parte dal Tennis Club Alberto Bonacossa di Milano e si arriva –  dal 13 al 22 luglio prossimi – in Croazia, più precisamente all’ATP di Umago per l’edizione n° 29 del torneo; in uno dei centrali più belli e caratteristici del circuito: il Goran Ivanisevic Stadion.

In un connubio di sport, turismo, enogastronimia e divertimento la città istriana si prepara ad ospitare, sulla sua terra, alcuni dei migliori specialisti del “rosso” fra cui molti italiani: “Siamo contenti e orgogliosi che il management del torneo abbia scelto il nostro club per questa presentazione – ha affermato la presidentessa del Bonacossa Elena Buffa di Perrero – Milano, con i tornei giovanili come il “Bonfiglio” e quello “Dell’Avvenire”, oltre alle Next Generation ATP Finals, è sicuramente la capitale del tennis italiano e speriamo che la partnership con Umago possa continuare anche nei prossimi anni”.

“Siamo contenti di essere qui – ha affermato il capo del Comitato Organizzatore Ronald Kortaj – volevamo trovare una località che ci permettesse di ampliare i nostri orizzonti e far conoscere il torneo e Umago anche al di fuori dell’Istria. Vogliamo che l’interesse aumenti e l’Italia è uno dei nostri target, anche perchè c’è già molta gente che ci raggiunge durante l’arco del torneo. In campo e fuori non mancheranno le attrazioni: al centro ci sarà il tennis, ma il resto della cornice sarà ricca di tutto quello che serve per passare dei giorni piacevoli. Sul campo non mancheranno i campioni: Cecchinato, che tanto ha fatto bene al Roland Garros,  Seppi e Lorenzi saranno al via di un torneo che negli ultimi anni ha visto finire nel suo albo d’oro gente come Thiem, Fognini e l’anno scorso Rublev; senza dimenticare i nomi in passato di Moya, Wawrinka, Ferrero, Robredo e Cilic”.

In chiusura di conferenza, poi, un ultima nota da registrare: i vertici del torneo, stimolati dalle domande della stampa presente in sala, hanno confermato che in futuro la competizione potrebbe cambiare superficie di gioco passando dalla terra rossa al veloce per favorire l’afflusso – considerando il periodo, nel calendario internazionale che si sposta verso il “cemento americano” , dopo il Roland Garros e Wimbledon – di ulteriori giocatori di alto livello.

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