L’Avvenire si dipinge di azzurro

I nuvoloni che per tutto il giorno hanno minacciato il cielo milanese non fermano la seconda giornata del Torneo Avvenire in corso di svolgimento sui campi in terra del Tennis Club Ambrosiano.

 

Ottimo il cammino delle giovani promesse italiane, ragazzi e ragazze viaggiano mano nella mano con 7 tennisti agli ottavi di finale maschile e 7 nel tabellone femminile. Superato il risultato della passata stagione quando in totale furono 12 gli azzurri arrivati al mercoledì. Avanza la testa di serie numero uno Luca Nardi che, dopo la fatica del primo turno, supera agilmente l’ungherese Dominik Buzonics con un doppio 6-2. Vittoria su un ungherese anche per Flavio Cobolli che elimina, con un 6-3 6-4, Zsombor Velcz, testa di serie numero 7. Avanti in due set l’italo-argentino Luciano Darderi, Leonardo Malgaroli, Matteo Gigante e Francesco Maestrelli, questi ultimi due saranno impegnati nel derby italiano agli ottavi di finale. Chiude invece in tre set l’ultimo azzurro qualificato, Alberto Orso che elimina lo spagnolo Pinto Sansano in uno dei match più combattuti della giornata. Come da tradizione il superamento del secondo turno fa da spartiacque del torneo che ora entra nel vivo.

Attenzione soprattutto all’uruguaiano Francisco Llanes e all’ungherese numero due del tabellone Peter Fajta che incroceranno le racchette coi nostri Cobolli e Malgaroli. Nel tabellone femminile non si ferma la corsa della numero uno, la croata Antonia Ruzic, che elimina Denise Valente. Le azzurre che sorridono sono, invece, Asia Serafini, Matilde Paoletti, Diletta Cherubini, Arianna Zucchini, Chiara Girelli, Jennifer Ruggeri e Beatrice Stagno. Anche in questo caso solo un derby negli ottavi di finale, sarà quello tra Stagno e Zucchini. Ma il Torneo Avvenire non è solo tennis, per portare avanti da 54 anni un evento che vede la partecipazione di circa 250 giovani atleti provenienti da ogni parte del mondo serve una macchina organizzativa perfettamente oliata e attiva 24 ore su 24. Basta distogliere un attimo gli occhi dal gioco per vedere tutto ciò che ruota intorno, gli uomini della manutenzione che corrono a sistemare i campi, i driver e i pullman che fanno la spola tra Tennis Club Ambrosiano e hotel, i fisioterapisti pronti a intervenire in caso di necessità, gli incordatori chiamati a sistemare una trentina di racchette al giorno, i cuochi e i camerieri impegnati a scaricare casse di cosce di pollo e di patate per sfamare i tennisti, il fotografo che immortala i gesti atletici più emozionanti. Infine i preziosissimi giudici, perché fino alla finale i ragazzi devono arbitrarsi da soli, e la cosa viene fatta nella massima sportività, ma, quando il colpo è al limite, un giudizio insindacabile per togliere ogni dubbio risulta sempre utile.

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