Silver: “Concordiamo i riposi delle stelle Nba”

Non c’è pace nelle relazioni tra franchigie e lega e il problema dei riposi forzati delle stelle stano diventando sempre più spinosi per tutte le parti.

Adam Silver nella giornata di ieri ha spedito una missiva a tutte le franchigie chiedendo (imponendo velatamente) la completa collaborazione tra lega e franchigie nella gestione dei riposi.
Silver vorrebbe concordare assieme alle squadre i riposi programmati e forzati per i giocatori. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è arrivata nella partita tra Cavaliers e Clippers quando hanno riposato contemporaneamente James, Irving e Love. Poco dopo la scelta di Gilbert è arrivata la sapida telefonata dall’Olympic tower per chiedere lumi.

“Devo vincere titoli, non compiacere alla lega –ha detto lo stesso Gilbert- io vengo stipendiato dai Cavaliers e devo fare il loro interesse per vincere. Capisco perfettamente le esigenze di marketing e anzi mi scuso con ABC per l’eventuale danno che gli abbiamo arrecato con la nostra decisione, ma formalmente c’era un solo giocatore a riposo, gli altri due erano assimilabili a degli infortuni”.

La risposta del commissioner non è tardata: “Noi abbiamo degli obblighi con le televisioni e con i tifosi che pagano il biglietto per vedere le partite. Non possiamo permetterci di fornire un prodotto scadente a chi paga per i diritti delle partite, perlomeno non nelle situazioni di diretta nazionale. Abbiamo accorciato la preseason della prossima stagione e fornito una settimana piena in più di regular season per ridurre ancora di più i back to back e i lunghi viaggi, ma dobbiamo capire che nessuno può fare per sé”.

Già all’epoca della partita tra Spurs e Warriors c’erano stati dei dissapori, ma in quel caso i Warriors hanno fatto riposare le stelle dopo un calendario letteralmente ingestibile e pesantissimo con otto città toccate in tredici notti e ben 11.000 miglia percorse con due viaggi che hanno attraversato il continente.

Le parole di Kerr sono state molto simili a quelle di Gilbert e hanno focalizzato il punto sull’obiettivo finale. Ovviamente al termine della stagione solo una squadra alzerà il trofeo, ma almeno 4/5 lotteranno per farlo e questa querelle espone la lega a rimedi o forzati oppure ragionati in modo molto oculato, perché è vero che riducendo le partite ci sono meno introiti, ma produrre in tv nazionale match di cartello senza stelle, per l’immagine, è quasi peggio.

In collaborazione con basketissimo.com

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