Senza Gallinari Denver rialza la testa

Senza la sua star Gallinari (17,3 punti per gara) e  il  play titolare Mudiay per problemi alla caviglia e l’influenzato Jameer Nelson, Denver ha vinto a Phoenix con una prova di carattere e 31 punti di Randy Foye (top stagionale) partendo con un quintetto bassotto senza il centro, ovvero Harris e Mike Miller guardie, ali Foye il redivivo greco Papananikolau arrivato da Houston con la cessione di Lowry e  ala forte Kenneth Faried.  Ma è stata la panchina a far pendere la bilancia con 19 punti e 10 rimbazi di Darrell  Arthur, 17 , 9 rimbalzi e 3/5 da 3 del solito Will Barton, sempre più il perfetto “Sesto Uomo”, e il serbo Nikola Jokic con 13 punti e 9 rimbalzi. Totale del “trio-bench” 49  punti e 28 rimbalzi. Mentre Jeff Hornachek ha fatto pollice alla ignavia difensiva definendola “una cosa da pazzi” , Mike Malone si è descritto come Napoleone ria di Waterloo. “Sono nella NBA da 15 anni e questa è una delle migliori vittorie di cui mi sento parte, avevamo tutte le scusanti in caso di sconfitta ma dovevamo provarci per noi stessi”, ha detto l’esigentissimo coach di Denver  che non frena mai la sua lingua nel bene e nel male e adesso va all’attacco dei San Antonio sabato a Fort Alamo.
 
Per i  Kings (12/17 come Denver) approfittando del blocco di Paul George nelle ultime gare (5/19 al tiro e 1/7 da 3) prestigiosa vittoria pre-natalizia a Indiana, un campo difficile, con 6 punti (in 21 minuti) di Marco Belinelli che con la nuova maglia ha tirato almeno una volta da 3 (33,3%)  salvo che con Dallas, e per 21 volte ha segnato almeno una bomba. La vittoria porta la firma oltre che dell’affiatatissimo duo  DeMarcus Cousins & Rajon Rondo (25 +16 rimbalzi per il centro, 13 punti, 16 assist e 8 rimbazi ma anche 9 perse per l’ex Celtic)  di Omar Casspi (15 punti e 12 rimbazi) e di Darren Collison (24 punti) che hanno lo stesso ruolo di Belinelli in questo momento utilizzato comunque con una media di 20 minuti e parte del gioco, vedi i 4 assist di Indianapolis.
 
Alla boa di fine anno i Nets (8/21) gireranno con meno di 10 vittorie (hanno fatto peggio solo 76ers e Lakers, Brooklyn è fredda (solo 15 mila spettatori nella sconfitta  di un solo punto  di mercoledì notte nell’overtime  con la sorniona Dallas) nei confronti del club che il  russo Prokhorov ha scalato comprando oltre a tutte le azioni anche la Barclays Arena. Il quintetto non  è male con Taddeus Young sempre incisivo, idem Brook Lopez, Joe Johnson vive di rendita (23 milioni all’anno, più di LeBron e qualcosa meno di Kobe), Jarret Jack tornato starter non è devastante come potrebbe col suo talento, il croato Bogdanovic è altalenante  e la  panchina è quasi sempre  in secca, eccetto Andrea Bargnani  che sta salvando la faccia e le sue statistiche e ha segnato 12 punti con i Mavs rendendosi utile per  20 minuti come cambio delle ali. I Nets sembravano avviati alla vittoria dopo il 3° quarto, ma non hanno saputo chiudere e fermare la scatenatissima trottola dei texani di José Barea e organizzare un buon tiro dopo il canestro decisivo di Nowitkzy a 19″ dal termine col quale il tedesco ha superato al 6° posto  nella classifica All Time della NBA Shaquille O’Neal neo-eletto per la Hall Of Fame. Dallas(16/13, 9/8 in trasferta!) micidiale nel tiro da 3 (50%) con il trio Barea-Nowitzky-Matthews, ma si sa che i Nets non sono una squadra che aggredisce, specie oltre l’area.
 
Oklahoma ha asfaltato (+35) i Lakers allo Staples Center,  Kobe è arrivato a stento a 19 punti  dopo i 31 della sera precedente. Jason Kidd, coach di Milwaukee, dovrà lasciare la panchina al suo vice per farsi operare all’anca a soli 42 anni per i troppi tuffi sulle palle vaganti che hanno caratterizzato la sua carriera. Kevin Durant non ha forzato, i Lakers dicono i rumors di mercato potrebbero essere la sua nuova maglia.
 
RISULTATI 23 dic: GOLDEN STATE-Utah 100-85 (20 K.Thompson, 16 S.Curry 5/14 2/8 da 3 5r 9a, 10 A.Bogut +13r; 17 D.Favors, 8 G.Hayward 2/15 0/5 da 3); ORLANDO-Houston 104-101; WASHINGTON-Memphis 100-91; Brooklyn-DALLAS 118-119 dts (29 T.Youngb+ 10r, 17 Boj.Bogdanovic, 12 A.Bargnani 6/13 6r 4pe 5f, 20′; 32 J.Barea +11 a, 5/7 da 3, 22 D.Nowitzky 3/5 da 3, 17 W.Matthews 5/10 da 3, 8 Z.Pachulia  6r);ATLANTA-Detroit 107-100; MILWAUKEE-Filadelfia 113-100; Minnesota-SAN ANTONIO 83-108; NEW ORLEANS-Portland 115-89; LA Lakers-OKLAHOMA 85-120 (9 K.Bryant 7/22 2/7 da 3, 18 D.Russell, 4 R.Hibbert 1r 1a; 23 R.Westbrook, 21 K.Durant 7/9 7r 5a, 16 E.Kanter + 14r); Phoenix-DENVER 96-104 (21 B.Knight 8/18 1/5 da 3, 20 R.Price, 18 J.Leuer +10 r;31 R.Foye 7/16 da 3 6a, 19 D.Arthur +10r, 17 W.Barton 3/5 da 3 9r); Charlotte-BOSTON 89-102 (17 N.Batum 6r 7a; 20 K.Olynyk 9r, 19 J.Crowder + 12 r); CLEVELAND-New York 91-84 (24 L.James 0/3 da 3 9r, 23 K.Love +13r; 23 K.Porzingis  13r, assente Anthony per infuenza)
 
A cura di ENRICO CAMPANA
 

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