Robinson III è il re delle schiacciate

L’All Star Saturday è sempre un antipasto ghiotto per capire quello che succederà poi nella partita domenica e dopo il rookie game dominato dalle non difese e da Jamal Murray, il sabato si apre con lo skills challenge, dove in un gioco di abilità ma non necessariamente adrenalina, Kristaps Porzingis si aggiudica il premio.
Nonostante si parli di abilità e agilità anche quest’anno è un lungo a vincere, infatti Porzingis batte nella finalina Jokic e poi nello showdows finale Hayward che aveva battuto Isaiah Thomas in un gigantesco chapanò durato ben cinque tiri da tre punti.

Il piatto forte della serata però inizia con la gara del tiro da tre punti, dove Klay Thompson era il favorito d’onore. Inizia alla grande con un primo carrello, poi qualcosa s’inceppa, perde ritmo e finisce per chiudere il primo turno a quota 18. Anche Nick Young raggiunge quella quota, ma sono Kemba Walker (19), Kyrie Irving (20) e Eric Gordon (25) a staccare il biglietto per la finale. Lowry e McCollum rispettivamente fermo a 11 e 10 deludono le aspettative.
Walker si esclude dalla finale chiudendo a quota 17, mentre Irving fissa l’asticella a quota 20 e quando Gordon con un carrello perfetto sembra avere in pugno la sfida arrivano gli errori e un 20 anche per lui che obbliga all’overtime.
Irving mette pressione nel prolungamento con un carrello di money ball da 4-5, ma quando Gordon risponde con la stessa moneta è già il campione del tiro da tre punti e le ultime conclusioni sono formalità.

Anche nella gara delle schiacciate il favorito d’obbligo Gordon, dopo lo spareggio con Lavine della scorsa stagione e una competizione inebriante della scorsa stagione, viene eliminato al primo turno pur essendosi presentato con un drone. Apre DeAndre Jordon che compila due schiacciate tutto sommato normali con un 41 e un 39 che non possono valergli la finale. Gli errori di esecuzione condannano Gordon che sbaglia quasi tutti i tentativi di schiacciata cedendo il passo con incredibile arrendevolezza.
La finale quindi è tra Derrick Jones Jr. che ha prodotto una schiacciata in mezzo alle gambe dal lato del tabellone piuttosto interessante, ma nella sfida decisiva è Glenn Robinson III (il figlio del grande Big Dog) che con l’aiuto anche del compagno Paul George (e altre due persone) scavalca la fila umana, schiaccia e si aggiudica il titolo di miglior dunker della lega.

Articolo in collaborazione con Basketissimo.com

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