Rivoluzione All Star Game, stop ad Est-Ovest

L’All Star Game NBA non sarà più lo stesso dal prossimo 18 febbraio, quando allo Staples Center di Los Angeles si terrà l’edizione 2018. Gli ultimi anni lo spettacolo era stato scadente e, per questo, la lega americana ed il sindacato giocatori si sono incontrati per provare a concordare delle modifiche, per ridare sprint alla notte delle stelle: ne è uscita una vera e propria rivoluzione nel format. La sfida non sarà più Western Conference contro Eastern Conference, ma saranno squadre miste.

Le formazioni saranno scelte dai due capitani (uno dell’Est e uno dell’Ovest), che saranno i due giocatori con più voti ricevuti del pubblico, durante la selezione: sarà libera tra gli altri 22 giocatori selezionati, con modalità che verranno decise e comunicate più avanti. Non cambia, invece, il processo di selezione dei 24 giocatori: i quintetti titolari verranno scelti dal classico panel tra tifosi (50% dei voti), giocatori (25%) e giornalisti (25%). Le sette riserve per conference, invece, saranno scelte dai coach delle rispettive conference. 

E’ inalterata anche la scelta dei coach: saranno quelli delle squadre in testa ad Est ed Ovest al 4 febbraio, con l’esclusione di Brad Stevens e Steve Kerr, in panchina nell’All Star Game 2017. Il tecnico allenerà la squadra capitanata dal giocatore della propria conference. Il processo di selezione dei giocatori inizierà il giorno di Natale ed il 18 gennaio verranno svelati i titolari ed i capitani, mentre le riserve verranno annunciate il 23 febbraio. Sperando questa decisione serva a rendere un po’ più competitiva la partita, dopo anni senza difese e con punteggio altissimo. 

In collaborazione con basketissimo.com

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