Riecco il miglior Parker, Spurs forza 9

Senza dubbio la vera squadra del futuro non è Minnesota e men che meno Filadelfia con le strampalate teorie metafisiche  del suo general manager che tengono banco ogni anno sul mercato e al primo refolo di vento della stagione  si dissolvono come bolle di sapone. La  vera rivelazione della stagione anche se col 40 per cento di vittorie, inferiore al’ultima stagione sono i Bucks di Jason Kidd che ha dovuto lasciare la squadra per operarsi all’anca e ha ricostruito la squadra con una serie di giovani talenti attorno alla star Greg Monroe, ex n.7 dei Pistons, con i suoi 25 anni il più esperto del gruppo.  Le sconfitte sono più delle vittorie, 16 contro 24, ma i successi non passano inosservati. Anzi. Il 12 dicembre Milwaukee ha fermato la corsa-record dei Warriors, la miglior squadra della Lega e campione uscente,  con un ineccepibile e severo +14 (109-95). Pochi giorni dopo si è fatta rispettare anche a Oakland (121-119, saldo attivo nel doppio confronto), e  battuto Cleveland, la miglior squadra dell’Est dopo 2 supplementari, e vinto in trasferte con altre squadre da playoff (Toronto e Indiana) e al Madison contro i Knicks. L’ultimo scalpo illustre sono i Bulls battuti  martedì sera dai nipotini dell’ex squadra di grandissimi giocatori  Alcindor e Robertson. E il migliore con 29 punti, di cui 10 su tiro libero, è stato il moro afro-greco Gianni Antetokounmpo, un giocatore alato dalla straordinaria eleganza e tecnica che assomglia sempre più come e gioco a Kevin Durant.
 
Nel turno di martedì  tre vittorie esterne. Houston ha approfittato delle assenze di Memphis mentre  Cleveland  sotto di 3 tempi di 5 punti a Dallas ha rimontano nel quarto (28-23)  e vinto  nel supplementare  coi Mavs ai quali non è bastato il miglior   Chandler Parson della stagione e la 20esima doppia-doppia del sorprendente Zaza Pachulia, il georgiano di ferro. Come tradizione nelle sfide con LeBron, il totem di Akron ha giocato una partita da par suo salvando con l’aiuto di DellaVedova e di due triple finali di Erving una squadra che senza convincere è in serie positia da 8 gare e giovedì incrocia le lame contro la squara del momento. Gli Spurs che tornano dall’Est con le vittorie di Brooklyn e Detroit, sono arrivate alle 9 vittorie consecutive ,hanno un record di 10 vittorie  oltre 25 punti e coi Pistons hanno ritrovato il miglior Tony Parker, top scorer  con 31 punti nella insidiosa trasferta.
 
Con la terza sconfitta consecutiva dovuta anche all’infiammazione al ginocchio di Derrick Rose e a una presunta incompatibiltà tecnica fra l’ex MVP  e Jimmy Butler, la star nascente,  Chicago è passata dal 2° al 4 posto (32/15) mentre battuta Boston  al Madison con un gran partita di Porzingis e di Affalo nel finale, quando Anthony è uscito per una sorta della caviglia, ha raggiunto Orlando ma con due sconfitte in più resta al 9° posto all’Est.
 
Hanno raggiunto la boa delle 40 gare all’Est i Knicks (20/20), i Bucks (16/40) e 76ers (4/36) e all’Ovest Spurs (34/6), Memphis (21/19) che senza Mike Conley (tendine d’Achille) e Matt Barnes era troppo debole per battere  la lunatica band delle tre acca, Houston-Harden-Howard, Portland (16/24), Phoenix (13/27) e Lakers (9/31)  che nonostante i problemi fisici di Bryant (7 punti, 3/9, 0/5 da 3 in 13 minuti) dovuti alla ventennale carriera, il 20% da 3 (6/29 con 1/8 di  Williams e 1/6 di Clarkson) è riuscita a portare a casa la vittoria con i Pelicans orfani del suo pilastro (Davis) e privi per tutta la stagione di Quincy Pondexter in attesa di farsi operare al ginocchio. Quincy è il talentuoso figlio di Roscoe Pondexter, l’americano che Jm McGregor portò in Italia divenendo uno dei personaggi della Spaghetti League e che ha raccontato in un bel libro di Lorenzo Sani  la sua  agghiacciante esperienza come secondino in un carcere di massima sicurezza dove alla violenza si rispondeva con violenza.
 
Stanotte turno con 10 gare. Da non perdere Denver  che ha firmato un contratto di 10 giorni con la guardia Sean Kilpatrick (preso da Delaware, D League) e prova a fermare i Super-Warriors per la vittora della staffa.   Derby  sghembo della Grande Mela fra i Nets di un  Bargnani che accetta rassegnato  lo stato di crisi pur di non allontanarsi dalla sua città più amata: perse le ultime 10 in casa e licenziato allenatore e general manager, con seconde linee  di poca classe come s’è visto lunedì con gli Spurs,  cercano di sgambettare i Knicks (20/20)   nella rincorsa verso i playoff  grazie al rookie lèttone Porzingis ormai  più determinante di Melo Anthony. Per i Kings di Belinelli il succsso significa mettere il fiato sul collo di  Utah:  New Orleans ancora senza Anthony Davis per la dolorosa botta alla schiena. Volando su una palla vagante è finito come un sacco fra le poltroncine dietro la sua panchina, un gesto coraggioso di che pasta è fatto e perché a 19 anni ha vinto l’oro col Dream Team di Londra.  Giovedì il clou della settimana  San Antonio-Cleveland fra le 5 dirette settimanali di Sky Sport Tv. Dopo Clippers-Pelicans e Warriors-Heat l’agenda offre giovedì 14  una doppia diretta, l’antipasto da Londra (O2 Arena) MAGIC-RAPTORS  per i Global Games (ore 21 Sky Sport 2HD, differita venerdì 12.15 e 17 SS 3HD) e a seguire SPURS-CLEVELAND (2 di notte fra giovedì e venerdì, differita  venerdì ore 15 e 22.45 SS 2HD, Tranquillo e Pessina). Venerdì 15 MILWAUKEE-HAWKS (diretta SS 2HD ore 2 di notte, differta sabato 15 gennaio 22.45 SS 2HD e 16.15 SS 3HD).
 
RISULTATI lunedì 13 gennaio: INDIANA-Phoenix 116-97 (21 P.George 1/6 da 3, 20 G.Hill; 19 M.Teletovic 7/13 5/8 da 3, 5 PJ Tucker 1/8 0/3 10r); NEW YORK-Boston 120-114 (26 K.Porzingis 10/18 3/9 da 3 6r,  24 A.Afflalo, 17 C.Anthony 7/10, 0 J.Cslderon 0/2 da 3 5a); 34 I.Thomas 1/8 da 3 tl 11/12 8a, 21 J.Crowder 8r, 14 J.Sullinger 7r); Detroit-SAN ANTONIO 99-109 (25 K.Caldwell-Pope 9/14 4/6 da 3, 17 A.Drummond +10r, 10 R.Kackson +10a 0/3 da3; 31 T.Parker 13/19, 22 L.Aldridge +13r, 15 M.Ginobili); Memphis-HOUSTON 91-107 ( (20 M.Gasol 5r, 17 T.Allen 6/12 2/4, 10 M.Chalmers 9a; 25 J.Hardy 4/9 da 3 tl9/10, 20 T.Jones, 17 D.Howard +14r); Dallas-CLEVELAND 107-110 dts (25 C.Parsons 10/14 3/6 da 3 8r, 17 D.Nowitzki + 11r, 14 Z.Pachuia + 12r; 27 L.James 9/17 3/6 + 10r 7a 4pe, 22 K.Irving 8/20, 3/8 da 3 9a, 15 K.Love  + 11r 5/9 3/9 da 3, 17 M.Dellavedova); Minnesota-OKLAHOMA 96-101 (22 A.Wiggins, 20 S.Muhammad, 21  Z.LaVine 9r 3/4 da 3, 3 R.Rubio 1/5 1/3 6a; 30 K.Durant 11/15 2/9 da 3  7 r, 22 R.Westbrook +11a 7r 2/4 da 3, 18 E.Kanter); MILWAUKEE-Chicago 96-101 (29 Antetokounmpo + 10r 5a 10/14 tl9/14, 17 G.Monroe +12r; 30 J.Butler , 17 N.Mirotic 6/13 3/8, 10 P.Gasol +14r 4/12), LA LAKERS-New Orleans 95-91 ( 19 L.Williams 4/18 1/8 da 3 tl10/10, 18 J.Clarkson 5/17 1/6 da 3, 7 J.Randle +11r, 7 K.Bryant  3/9 0/5 da 3 3r 16′; 21 T.Evans, 10 A.Ajica +10r, 1 O.Asik +13r)
 
A cura di ENRICO CAMPANA
 

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