Porzingis: “New York è casa mia”

Si potrebbe dire che gli scenari NBA cambiano in un battito di ciglio e se pensiamo a quanti di questi sono mutati in maniera anche prorompente in quest’estate, è facile capire che ci saranno sempre più ribaltoni da parte dei giocatori che hanno sostanzialmente in mano lo scettro del potere.

E’ cambiata radicalmente in bene anche la situazione tra i Knicks e Kristaps Porzingis, senza dubbio il futuro e la pietra miliare non solo della squadra, ma dell’intera lega. Prima che venisse licenziato con pochi ringraziamenti, Phil Jackson aveva addirittura messo sul mercato anche il lettone dimostrando di avere una confusione in testa sulla gestione di una franchigia che nemmeno l’Isiah Thomas dei tempi migliori avrebbe saputo pareggiare. L’esternazione ha semplicemente lasciato tutti basiti e i Knicks si sono premurati presto di dargli il ben servito e specificare che il lettone è il volto della squadra per il prossimo e tanti anni a venire. Durante l’esibizione africana della NBA in questi giorni, Kristaps ha parlato e ha confermato quella che è l’investitura datagli: “New York è la mia casa ormai. Sono felice di far parte di questa organizzazione e mi piacerebbe concludere la carriera con questa maglia –dice- E’ vero che le ultime due stagioni non sono state buone e hanno aiutato a creare una cultura negativa all’interno del mondo Knicks, ma sono pronto per una nuova avventura, ogni anno fa storia a sé”.

I suoi allenamenti immortalati dai vari smartphone con Dirk Nowitzki, hanno mostrato quanto la loro carriera potrà essere paragonabile magari tra una decina d’anni (cosa che auguriamo a Porzee), ma anche le parole in favore di Melo Anthony sono molto sentite: “Ho imparato tantissimo da Carmelo in questi due anni. Si è sempre allenato con una cattiveria e un’intensità incredibile per diventare uno dei più grandi di questo gioco. Sono molto contento di essere stato suo compagno e spero possa rimanere, ma è qualcosa al di fuori del mio controllo che non posso gestire. Se dovesse decidere di lasciare New York gli augurerei il meglio con la speranza che possa fare la miglior scelta per la sua carriera”. Sono le parole di chi sa già il finale della storia che riguarda non solo la stella che se ne va, ma anche il suo volto che, sperando migliorino i risultati, sarà quello della franchigia.

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