Ora Oklahoma sfida i Warriors

Brutta eliminazione degli Spurs che sognavano il titolo per chiudere un ciclo ventennale, ma tanto di cappello a Oklahoma: finale meritatissima per i Thunder che da lunedì si giocano la finale per il titolo con i Warriors campioni uscenti, un risultato nel segno di un crescendo continuo, specie dopo il terribile colpo al fegato di gara1 al termine del quale Kevin Durant non ha nemmeno avuto parole per i giornalisti mettendosi il capo fra le mani, una posa che sembrava l’inizio di una resa contro la squadra con la difesa più attrezzata, un vice-MVP (Kawhi Leonard), il pezzo più ambito del mercato (Aldridge) e un califfo di tecnico (Popovich) col suo primo assistente richiestissimo (Ettore Messina).  Solo 4 squadre nella NBA si sono rialzate dopo una sconfitta di oltre 30 punti, le 67 vittorie di regular season degli Spurs hanno certamente usurato una squadra vecchiotta ma questo non scalfisce il merito di questa metamorfosi contrassegnata da due vittorie in trasferta e dalle ultime tre. Le stars Durant e Westbrook si sono espresse da par loro, 37 e 28 punti, totale 65 che diventano molti di più con i 14 assist dei due, ma la demolizione dei favoriti che ha toccato il massimo scarto di 28 punti è stata frutto di una perfetta saldatura di squadra, anzi di un sestetto, e di prestazioni maiuscole dei giocatori di secondo piano o meglio del gruppo dei giovani in via di affermazione.

Si parla di Steve Adams, il 23enne gigante neozelandese che se la vedrà adesso con l’aussie Andrew Bogut nel derby australe, con la sua terza doppia-doppia consecutiva, 12,5 rimbalzi e 14 punti di media nelle ultime tre gare, del 24enne di Las Cruces, New Mexico, Andre Roberson, la spalla di Westbrook, che ha segnato 14 punti con una spettacolare schiacciata, di Sergi Ibaka autore di 3 stoppate e 10 rimbalzi, senza dimenticare il 22enne Enes Kanter, il gigante turco che ha una media minuti per rimbalzi e percentuali di tiro da star, acquisto azzeccatissimo l’anno passato a metà stagione quando Durant era fermo per l’operazione al piede dalla quale si è ripreso più che brillantemente. E tanto di cappello a Billy Donovan, il coach arrivato da Florida (NCAA) preferito a Ettore Messina, e naturalmente a Sam Presti, l’ex gm di San Antonio ingiustamente dimenticato nel voto per il dirigente della stagione. Oklahoma è in finale per la quarta volta in 6 stagioni. E come ranking stagionale è stata pari a Cleveland.

La platonica rimonta degli Spurs nell’ultimo quarto confonde un pò le idee sulla bellezza della gara, l’intensità di gioco esplosiva dei Thunder per tre tempi e anche riguardo al futuro degli Spurs. Cosi come, dopo una serie di playoff scoloriti, i sorprendenti 19 punti di Tim Duncan, a 40 anni una sorta di record a questi livelli. Popovich non ha mandato in campo Boris Diaw, forse è l’addio del francese e così per Tony Parker in fase declinante che la prossima stagione potrebbe lasciare il posto a Mike Conley dei Grizzlies, mentre sfoltendo il roster gli Spurs potrebbero puntare su Kevin Durant che diventa free agent. Tim Duncan ha detto che non è il caso di parlare adesso del suo ritiro, lui come Ginobili ha un altro anno di contratto. E poi c’è il grande interrogativo: Popovich resta come presidente e tutor dell’allenatore (il prescelto potrebbe essere Messina, ma si parla anche della possibilità di un lancio in panchina di Duncan e di West al quale è stato promesso un posto nello staff. Per Popovich, il prossimo CT del Dream Team dopo Rio, una sconfitta bruciante, come si è capito dall’atteggiamento con i giornalisti al termine della gara. E fin dalla prima domanda sul ritiro di Duncan alla quale ha risposto bacchettando il giornalista in questo modo: “Lei sa qualcosa che io non so”.

Queste le statistiche comparate: Totale tiro: 40/85, 47 – 40/93, 43; Tiro3: 6/22, 27 – 6/17, 35; Tiri Liberi 27/31 – 13/16, Rimbalzi 50-40, Assist 21-19, Perse 10-10, Panchina 11 punti -25. Solo 3/10 da 3 per Kevin e Russell che non hanno le percentuali di Curry e Thompson dall’arco, Spurs distrutti a rimbalzo, quasi il doppio dei tiri liberi sono il frutto delle percussioni di una squadra più giovane alla quale il futuro riserva un posto importante, anche se nel futuro i Warriors sono entrati di prepotenza lo scorso anno e vogliono rimanerci a lungo.

Stanotte gara6 a Miami, match ball per i Raptors che se lo sono procurato grazie alla prima serata felice di tiro di DeRozan e Lowry , i due all star. Mancano Whiteside e Valaciunas e forse anche Deng e Carroll per problemi alla mano, può essere la volta buona per i canadesi per arrivare alla prima finale di Conference. LeBron tifa però per l’amico Wade. Sabato non si gioca, domenica eventuale gara7 a Toronto lunedì la prima gara di finale a Oakland. E’ lì il big-match, peccato arrivi troppo presto.

A sorpresa, senza essere messo in discussione al termine di una stagione difficile per gli infortuni ma positiva per il lancio dei giovani, la reattività e il gioco di squadra, Scott Skiles (52 anni) ha dato le dimissioni a Orlando dicendo di non sentirsi il coach giusto di questa squadra. L’ex giocatore di Orlando col record di 30 assist ha allenato anche Bulls, Bucks e Suns. Con un twitter a Curry il commissioner Adams si è scusato per non avergli stretto la mano alla consegna del trofeo per il MVP della stagione. Era coperto dal pesante trofeo, un errore involontario rimarcato dalla stampa. La stretta di mano è avvenuta dopo la gara e ufficializzata dai fotografi.

PLAYOFF Semifinali G6. Ovest: OKLAHOMA-San Antonio 113-99 (4-2; 2519, 30-12; 36-34, 22-34; 37 K.Durant 12/24 1/4 a3 tl12/12 9r 2a, 28 R.Westbrook 10/21 2/6 da3 tl6/6 3r 12a 2re 6pe, 15 S.Adams 6/7 tl3/4 11r 5ra, 14 A.Roberson 3/5 da3 7r, 8 S.Ibaka 3/9 0/3 a3 10r 3st; 22 K.Leonard 9/23 1/4 a3 9r 5a, 19 T.Duncan 7/14 tl5/6 5r 18 L.Aldridge 9/18 14r 0pe, 9 D.Green)

SKY TV – Venerdì 13 maggio, G6 Thunder-Spurs differita ore 14 3HD; sabato 14 maggio ore 2 G6 Miami-Toronto diretta Sky Sport 2 HD, differita ore 12 3HD e 17.30 2 HD.

STANOTTE – SfG6. Est: Heat-Raptors 2/3.

LA SITUAZIONE – Est: CAVALIERS-Hawks 4/0 (104-93, 123-98, 121-108, 100-99), RAPTORS-Heat 3/2 (96-102 OT; 96-92 OT; 95-91; 94-87 OT; 99-91) Ovest: WARRIORS-Portland 4/1 (118-106; 110-99; 108-120; 132-125 OT; 125-121); SPURS-Thunder 2/4 (124-92, 97-98; 100-96, 97-111; 91-95; 99-113).

A cura di ENRICO CAMPANA

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