Oklahoma e Toronto salgono in classifica

Nel corto turno domenicale Oklahoma ha dovuto sudare sette camicie per recuperare 16 punti e battere in casa nell’overtime Utah, allunga la miglior striscia stagionale ( 5 vittorie) della Premiata Ditta “Durant &Westbrook” mentre Toronto è arrivata a quattro.
 
Con Rudy Gobert, il centro francese titolare ancora in infermeria, i Jazz di coach Snyder stanno disputando una buona stagione grazie alle qualità  della giovane guardia Rodney Hood  presa l’anno scorso al draft  come n.23 (Duke University). I 23 punti con  4 triple che confermano i progressi del 23enne di Meridien (Massachussetts)  che ha dato pepe al match ma alla fine con un parziale di 8-2 nell’overtime il killer instinct di Durant (31 punti) e Westbrook (25 punti e 10 assist) , entrambi con qualche problema di tiro, hanno afferrato una vittoria importante. Fra i “mormoni” continua  invece a essere una sicurezza Hayward (22 punti).
 
Per Filadelfia 24esima sconfitta su 25 gare, la peggior serie di un inizio stagione nella storia della NBA. A Toronto Jahil Okafor, anche lui un ex Duke, terza scelta nel draft di quest’anno, approfitta  dell’assenza di Valanciunas per dare un saggio delle sue qualità (24 punti e 14 rimbalzi). I 76ers sono anche migliori ai rimbalzi dei rivali (52/41) e negli assist (18/14) ma le 22 palle perse sono una palude che costa la sconfitta pesante (76/96, 20 punti). Toronto graffia in difesa e in attacco si appoggia all’esperienza del 35enne argentino Luis Scola, acquisto azzeccatissimo, il quale pareggia il suo record personale (22 punti)  dall’arrivo  in Canada e DeMar DeRozan chiude la gara con 25 punti, sopra la sua media (21,2) con Lowry, un play che ha trovato in coach Casey il suo mentre,  che s’impegna a tenere i fili e regala 3 stoppate.
 
Rimonta furiosa anche di Miami contro Memphis che dopo due anni parte senza Zach Randolph in quintetto e pone maggiori problemi a Marc Gasol. Al posto del Grizzlie il sorpendente Matt Barnes, ex Clippers, che tira giù 13 rimbalzi  che sono tanti per un’ala. Festeggiatissimo al ritorno sul parquet dove ha giocato 7 stagioni vincendo 2 titoli, Mario Chalmers da poco spedito in Tenesseee e sempre affidabile (12 unti). Col quintetto basso Memphis corre di più e segna col 51%, miglior percentuale di giornata, ma non basta per vincere con una panchina  troppo corta.  Miami riesce a salvarsi con un 29/19 nell’ultimo quarto e 22 punti di Chris Bosh nonostante il 41% nel tiro e il 31%  nelle triple, percentuali mediocri che portano alla deludente partita dello sloveno Goran Dragic  (3/15, 0/5 da 3, 8 punti, 5 perse) che non sta onorando un contratto da quasi 80 milioni. Inoltre manca Tyler Johnson, l’ala titolare, la cui crescita ha determinato la cessione di Chalmers.
 
La reazione finale (23/35) a Phoenix non salva Minnesota dalla sconfitta. Serata difficile per Towns (8 punti), Rubio (1 punto) e Bjelica (0 unt) a Phoenix che recupera Tyson Chandler fermo da 4 gare per uno stiramento del quadricipite ma ha trovato nel giovane gigante ucraino Alex Leno un riferimento sicuro (18 punti e 7 rimbalzi) e vince con la forte motivazionale di uno dei suoi due martelli, quel  Brandon Knight  disastroso nella gara precedente (0/12) e micidiale da 3 (7/14) il bomber della giornata senza dimenticare  la spinta e le incursioni di Eric Bledsoe (23 punti) che fanno male  Minnesota sostenuta dai 28 punti di Zach Lavine, giocatore atleticamente esplosivo.
 
Per quanto riguarda gli italiani la terza settimana di dicembre inizia stanotte col match casalingo dei Nets di Bargnani con Orlando e dei Nuggets di Gallinari con Houston con la quale ha già vinto anche se col cambio di allenatore e la decisione di coach Bickerstaff jr. di partire col le due torri, Dwight Howard e lo svizzero Clint Capela, i Rockets stanno migliorando (7°posto all’Ovest) e martedì faranno visita ai Kings di Belinelli.
 
La seconda settimana di dicembre si è chiusa con la prima sconfitta dei Warriors, il volo record di 24 vittorie si è interrotto a Milwaukee.  A Stephen Curry  non è piaciuto il gioco della sua squadra, interessante  vedere quale sarà la reazione a ritorno in campo mercoledì con Phoenix. All’Ovest  le prime 8 sono nell’ordine Golden State (24/1, 96%), San Antonio (20/5, 80% viene da due vittorie esterne), Oklahoma 16/8, 66,7, 5 vittorie serie aperta), Los Angeles Clippers (14/10, 58,3%), Dallas (13/11, 54,2%), Memphis (13/12 52%), 7 Houston (12/12, 50%), Utah (10/12, 45,5%, all’11 posto Denver e pari merito con Minnesota (39,1%). All’Est guidano i Cavaliers nonostante 7 sconfitte (15/7, 68,2%), con 4 vittorie  i Raptors anche senza l’infortunato Valanciunas si sono portati al 2° posto (16/9, 64%), seguono i Bulls  di Gasol e Mirotic (13/8, 61,9%), Charlotte (4/9, 60,9%), Indiana e Miami  (13/9, 59,1%), Boston (14/10 58,3%, manca un grande centro e David Lee, ex Warriors, fa quel che può) e Detroit (14/11, 56%). Al penultimo posto (7/16 , 30%)  i Nets del recuperato Bargnani che valgono più della loro classifica, stanno crescendo e sul loro campo si fanno rispettare e per poco non hanno sgambettato i Warriors a Oakland perdendo nell’overtime la gara che avrebbe  impedito ai campioni il record.
 
RISULTATI domenica 13 dic: TORONTO-Filadelfia 96-76 (25 D.DeRozan 6/14 tl13/14 8r, 22 L.Scola 10/14, 16 K.Lowry 3st; 23 J.Okafor +14r, 15 R.Covington 5/145/12 da3 9r; st.19.800); PHOENIX-Minnesota 108-101 (25 B.Knight 7/14 d 3, 23 E.Bledsoe 9r, 18 ALen 5/10 tl8/8 7r; 28 Z.LaVine, 19 K.Martin, 8 KA Towns 4/8 6r, 1 R.Rubio 0/4 0/1 7a 3re 3r, 0 N.Bjelica 0/5 6r; st.16919); MIAMI-Memphis 100-97 (22 C.Bosh, 16 G.Green, 9 H.Whiteside +11r; 26 J.Green, 13 M.Barnes +13r, 12 Z.Randolph, 12 M.Gasol 7r; spt.19813); OKLAHOMA- Utah 104-98 dts (31 K.Durant 10/17 2/6 da 23tl 9/10 5r 6a, 25 R.Westbrook 9/25 0/4 da 3 + 11r 5a, 13 D.Waiters; 23 R.Hood 4/9 da 3 22 G.Hayward)
 
A cura di ENRICO CAMPANA

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