Nets, sfuma Messina in arrivo Thibodeau

Due anni fa Ettore Messina fu vicino alla trattativa coi Nets, ma il gm Billy King puntò su Lionel Hollins forte di un 8° posto con Grizzlies e di una lunga esperienza. Oggi il coach-dandy stile Cotton Club ha perso il lavoro a metà dei 3 anni di contratto e pagato le scelte disastrose di mercato del suo general manager e Espn che aveva fatto un elenco di 6 canditati fra cui Ettore Messina tracciando questa ipotesi: “Prokhorov conosce il coach italiano dai tempi in cui allenava con successo a Mosca, può essere una una scelta, ma Greg Popovich potrebbe affidargli la prossima stagione”.

La panchina e il ruolo di direttore del personale sono stati affidati a Tony Brown e Frank Franzin, ma il proprietario è deciso a superare questa gestione di transizione puntando su Tom Thibodeau capace di rivitalizzare i Bulls portandoli per cinque stagioni consecutive ai playoff (con 64,7%, 139 vittorie su 255) e una finale di Conference e favorendo l’esplosione di Derrick Rose, il più giovane MVP della stagione nella storia della NBA che però non si è ripetuto per un’operazione al ginocchio per la quale ha perso una stagione e molte delle sue sicurezze.

Per il ruolo di general manager pensa a Bryan Colangelo, che ha lavorato ai Raptors (sua la scelta di Andrea Bargnani n.1 nel 2006) e poi ai Phoenix. L’alternativa potrebbe essere Danny Ferry, l’ex campione che al termine dell’Università nei primi Anni Novanta preferì l’offerta del Messaggero e sbarcò a Roma assieme a Brian Shaw in seguito entrato nella NBA e l’anno passato coach di Gallinari. Se la scelta cadrà sul figlio di Jerry Colangelo, presidente di USA Basketball e presidente senior da qualche settimana di Filadelfia, potrebbe tornare a lavorare con lui Maurizio Gherardini che è stato suo primo collaboratore a Toronto e oggi è il gm del Fenerbahce una delle favorite per portare una squadra turca a conquistare il primo trofeo continentale.

Tramontata la possibilità di puntare sul ruolo di coach-presidente John Calipari di Kentucky, il più famoso coach della NCAA con Mike Kryszewski. Uno stretto collaboratore di Prokhorov, Brett Yomark, CEO del club  gli ha suggerito Calipari, suo grande amico e in passato allenatore dei Nets ma il magnate russo vuole due figure distinte e un allenatore che abbia esperienza di NBA e risultati, quindi con Thibby è certo di andare sul sicuro e gli metterà a disposizione due giocatori di primo piano “per dare un’identità vincente e stabile ai Nets fin dalla prossima stagione”.

Nelle ultime due gare alla Barclays Arena Bargnani ha segnato per due volte 14 punti contro la sua ex squadra (Knicks) e ieri notte nella sconfitta con Portland (104-110) con un punto al minuto con la terza tripla dell’anno. Un segno di risveglio che conferma la sua volontà di finire la stagione coi Nets in attesa di sviluppi, ma certamente Thibodeau non è un allenatore per lui e viceversa.

Serata amara anche per il Gallo dopo una serie di partite strepitose: 11 punti 2/10, 1/5 da 3 6/6 liberi 3 rimbalzi e 4 assist in 38 minuti. Denver sembrava avere in pugno la gara con 16 punti di vantaggio a metà gara (62-46), poi lo spirito agonistico si è dissolto perché Gallinari ha pagato a fatica per il tour de force d’inizio anno con 7 gare in due settimane. Miami ha rimontato e vinto con una prestazione spaziale di Hassan Whiteside, i giovane re della stoppata che ha messo la palla in gola ai rivali per ben 11 volte e regalato una tripla doppia spettacolare  che conferma la sua esplosione con 19 punti, 17 rimbalzi e 11 assist.

La delusione di venerdì notte è stata cocente per i Bulls sconfitti in casa da Dallas, non tanto per i 77 punti (83 per Dallas con 21 del tedesco Nowitzki  e 9  punti e 10 rimbalzi del georgiano Pachulia) e il 10,2 % da 3 (2/19) ma per la  incredibile metamorfosi della squadra dopo la rimonta a Filadelfia.L’eroe della serata, Jimmy Butler, che con 53 punti 10 rimbalzi e assist aveva eguagliato un record di Jordan che resisteva da 20 anni, non è andato oltre a 4 punti (2/11, 0/4 nessun tiro libero) e il ritorno di Pau Gasol e Rose (35 punti in due) è stato un boomerang pesante e la squadra di Fred Hoiberg, il nuovo coach, prosegue fra alti e bassi, i playoff non sono in discussione ma per ora nulla di più.


A cura di Enrico Campana.

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