NBA: notte di festa per i tre italiani

Raggiunti i  25 punti, top scorer della sua squadra, Gallinari riceve la palla sulla destra, cerca di liberarsi del difensore con una serie di finte e ormai al limite dell’infrazione di tempo s’inventa un tiro disperato che non arriva nemmeno al ferro, ma da un grappolo di giocatori di Milwaukee, con un timing perfetto, spunta Kennet Faried che trasforma l’air ball in un assist e Denver batte i verdi del Wisconsin avanti di 1 con un canestro del greco Antetokoumpo e che poi ha avuto anche la palla per vincere al Pepsi Center in una gara thrilling.

Il Gallo che continua col suo look “ultimo dei Mohicani”, con una striscia di capelli che sul capo raso va dalla nuca al collo, ritrovato il tiro da 3 (4/8, 50 per cento) che non funzionava da qualche gara, è stato comunque  il secondo miglior marcatore della pattuglia europea (con 26 punti Marc Gasol non è riuscito a fermare la corsa dei lanciatissimi Warriors) che mercoledì notte si è fatta molto onore nella NBA. Per cominciare il montenegrino Vucevic per la prima volta fuori dal quintetto iniziale dopo oltre 200 gare ha realizzato da lunga distanza il canestro del successo contro i Lakers (orfani di Kobe Bryant e ancora con Metta World Peace starter), il croato Bojan Bogdanovic ha regalato ai Nets di Bargnani (17 minuti, 8 punti importanti) la prima vittoria della stagione, il francese Nicolas Batum con 24 punti ha fermato i Knicks che hanno spadroneggiato ai rimbalzi grazie ai 15 di Kristaps Porzingins il suo rookie che Melo Anthony non voleva mentre Dirk Nowitzky con 31 punti e 11 rimbalzi  (con l’aiuto della doppia doppia del georgiano Zacha Pachlia) ha fatto felice Mark Cuban che sognava da mesi di poter mettere ko i Clippers dopo il dietrofront di DeAndre Jordan annunciato come  il primo colpo di mercato dal focoso patron di Dallas. E per finire, doppia doppia decisiva di Valanciunas per vincere a Filadelfia.

Cinque le vittorie esterne. Oltre a quella dei Nets (7-1) maturata nel finale grazie da Bogdanovic, il cambio dello strapagato (23 milioni di dollari) Joe Johnson, e con una partita di carattere di Brook Lopez fin all’ultimo incerto per guai fisici, San Antonio (62) è passata a Portland con un Aldridge sempre più convincente (23 punti) e il solito Khawi Leonard (20 punti). Indiana col suo “martello” Paul George (26 punti e 10 rimbalzi) ha messo a nudo i problemi di Boston a rimbalzo che l’arrivo di David Lee da Golden State (con un contratto da 15 milioni per una stagione) non è riuscito a risolvere, da qui gli alti e bassi della storica franchigia. Non esce invece dal tunnel Filadelfia nonostante le buone prove della sua matricola di lusso Jaihil Okafor, che ha perso di 16 punti in casa con i Raptors di Kyle Lowry e del lituano Valanciunas mentre Golden State non hanno avuto bisogno di un Curry trascendentale (3/10 nel tiro da 3) per confermare l’imbattibilità, nonostante le 2 palle perse e i soli 36 rimbalzi contro i 41 di Memphis che si rinforza con l’arrivo di Chalmers (due titoli con gli Heat e 1 nella NCAA con Kansas) al centro di un trade che ha coinvolto quattro giocatori, fra cui lo sloveno Beno Udrih che raggiunge a Miami il più famoso connazionale Goran Dragic, e permette alla franchigia di Pat Riley di scendere sotto il salary cap.

Tutte vittoriose le squadre degli italiani. Sacramento ha fermato Detroit, la sorpresa di questa prima parte della stagione, grazie a DeMarcus Cousins che ha ingaggiato un duello spettacolare con Andre Drummond, il re del rimbalzo (31 punti contro la doppia doppia 14 punti e 17 rimbalzi), mentre è stata di Rajon Rondo l’unica tripla-doppia della giornata con 13 punti, 15 assist e 11 rimbalzi. Marco Belinelli ha contribuito con 7 punti e il solito impegno “litigando” col tiro (2/7 in 26 minuti). Del Gallo s’è detto, una prova di carattere dopo i soli 6 punti e lo 0/5 dall’arco con Portland che avevano lasciato perplessi tutti quanti. Bargnani può dire che senza i suoi 8 punti (3/7, 2/2 nei liberi, 2 rimbalzo e primo assist della sua non facile stagione senza aver giocato il pre-campionato per il problema cronico al polpaccio) i Nets sarebbero ancora al palo.

Per la cronaca, il greco Theo Papanikolau MVP dell’Euroleague due anni fa rimandato a Denver da Houston nello scambio di mercato con Ty Lawson ha giocato la sua seconda gara segnando 3 punti in 10 minuti. I 76ers sono la maglia nera con 8 sconfitte, hanno vinto rimontando nell’ultimo quarto Charlotte (26-14 coi Knicks) e i Nets (27-15) che non vincevano a Huston dal marzo 2006.

RISULTATI di mercoledì notte:

SACRAMENTO-Detroit 96-89
(31 D.Cousins, 25 R.Gay ,13 R.Rondo + 15 a, 11r, 7 M.Belinelli 2/7, 1/3 2/2tl; 15 K.Caldwell-Pope, 14 A.Drummod +17r);

Portland-SAN ANTONIO 101-113
(23 D.Lillard, 21 CJ McCollum; 23 L.Adridge, 20 K.Leonard, 14 M.Ginobili);

CHARLOTTE-New York 95-93
(24 N.Batum; 29 C.Anthony, 10 K.Porzgins + 15r, 0 R.Lopez);

ORLANDO-LA Lakers 101-99
(22 S.Napier, 18 N.Vuvecic, 11 T.Harris +11r; 15 R.Hibbert, 9 Metta World Peace);

Filadelfia-TORONTO 103-119
(26 J.Okafor, 12 J.Grant +10r; 23 K.Lowry, 11 J.Valanciunas + 12r);

Boston-INDIANA 91-102
(20 E.Turner 11 J.Sullinger 11r; 26 P.George +10r, 17 CJ Miles);

ATLANTA- New Orleans 106-98
(26 A.Horford, 19 P.Millsap, 14 J.Teague +10a; 26 E.Gordon);

DALLAS-LA Cippers 118-108
(31 D.Nowitzky +11r, 10 Z.Pachilia +10r; 21 B.Griffin, 11 C.Pau +11a, 2/11 tiro, 9 D.Joran +11r);

Houston-BROOKLYN 98-106
(20 D.Howard 17r, 23 J.Harden +9a; 22 Boj.Bogdanovic + 9r, 14 Br.Lopez +1r, 8 A.Bargnani 3/7, 2/2 tl, 1a);

Memphis-GOLDEN STATE 84-100
(26 M.Gasol, 19 Z.Randolph; 28 S.Curry 3/10, 5 r. 5a, 19 H.Barnes);

DENVER-Milwaukee 103-102
(25 Gallinari 7/17, 4/8, 7/7 l 7r, 19 K.Faried, 16 E.Mudiay 11a; 18 G.Monroe +10r, 12 G.Antetokounmpo)


A cura di Enrico Campana.

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