NBA, che batosta per la premiata ditta

Per la “premiata ditta” dei Thundercity  la prima della semifinale a San Antonio è stata una tempesta: 11 canestri totali su 34, nessuno da 3, -31 per Durant e -29 per Westbrook. No, anzi di più una  vera e propria tormenta durata 36 minuti nella quale è avanzata ginocchioni,  sepolta di 43 punti e  con l’apparizione di un timidissimo raggio di sole finale  (19-26 negli ultimi 12′) per la decisione di Gregg Popovich di giocare con le riserve,  le quali hanno segnato in blocco, compreso il 2,26 serbo Boban Marjanovic, il beniamino del pubblico,  al suo primo playoff.
 
E’ stata tanto cocente la delusione e sorprendente sulle indicazioni dell’equlibrio del match nella regular season, con 2 vittorie a testa e un + 12,5 pa, per Oklahoma in casa, che Durant si è tappato la bocca. Quando gli hanno chiesto in sala stampa cosa provava, ha buttato là una frase lapidaria. “Non ve lo dico”, aggiungendo poi che preferiva concentrarsi sul prossimo match. Per Kevin è un playoff particolare, mette alla prova se stesso e l’ambizione della squadra, il suo contratto è in scadenza e difficilmente resterà, sul mercato avrebbe una lunga fila di pretendenti, salvo i Celtics che vogliono LeBron ma non disdegnano Gallinari e i Mavericks e  non perchè hanno fatto scattare l’opzione per il 38enne Nowitzki ma perchè Kevin ha dato dell’idiota a Mark Cuban, dopo l’ultima provocazione del proprietario di Dallas per il quale Westbrook non è una superstar.
 
La stagione di Kevin ha tolto ogni dubbio sollevato dall’operazione al piede che gli aveva fatto perdere la precedente, ma un paio di stecche hanno lasciato perplesse, la prima per i 26 tiri sbagliati, un record negativo nel quale è pur vero si porta dietro anche Michael Jordan, e poi questo stop frustrante annunciatosi  col parziale di 20-43 nei primi 12 minuti che ha colto di sorpresa anche  Billy Donovan, il coach arrivato dalla NCAA, al quale ha lanciato un’occhiata disperata Westbrook, invocano il time out, sul primo allungo dei rivali (17-6).
 
Non c’è stata gara, quindi è inutile raccontarla, soprattutto se Dany Green sbaglia in tutto un canestro segnando 5 triple, se Leonard ne sbaglia 3 e lefty Aldridge  5 su 23, ma in calce sono rimaste cifre sensibili e piccoli record da riassumere: il distacco di 43 punti ha pareggiato il precedente con Phoenix, i 43 punti del 1° quarto  è invece un nuovo record per gli Speroni e così i 124 punti inflitti ai Thunder, 1 di più del precedente per i playoff.  Un record anche i 39 assist con 12 di Le Roi Toni Parker), più dei 35 canestri dei rivali. Aldridge (38 punti) ha toccato il picco  della sua prima stagione a Fort Alamo, lui e Leonard assieme  hanno segnato nel primo tempo 5 punti più del totale di Oklahoma (45-40) e quindi vedremo se alla fine della serie la nuova” premiata ditta”  supererà quella dominante delle ultime stagioni.
 
San Antonio ha tirato col 60%  dal campo e anche da 3, ha toccato l’80% nel 43-20 del primo quarto, ha dominato ai rimbalzi (43/38) e ancor più negli assist (39/23). Il migliore di Oklahoma è stato Sergi Ibaka (19 punti, contro i 16 di Durant e i 14 di Westbrook) il quale però  non s’è visto a rimbalzo dove ha lottato il khiwi neozelandese Steve Adams (10 rimbalzi). Non s’è visto invece il reattivo Kanter della stagione, bocciata anche la panchina e del quintetto invisibile Roberson, la point guard, 0 canestri su 4 tiri.
 
Alla vigilia Espn aveva fatto un sondaggio fra 17 esperti , 14 hanno dato vincente gli Spurs e 6 in gara7, 3 Oklahoma. In effetti  è andata così, ma i playoff sono a volte un elettroshock capace di risvegliare una squadra dal coma. Se ne saprà qualcosa di più su gara2,
 
Si replica domani 2 maggio, oggi  oltre alla bella fra Raptors e Indiana e Miami-Charlotte all’Est, a Ovest  comincia Warriors-Portland alla Oracle Arena che chiude i battenti questa stagione per il nuovo impianto nella zona della Baia  nato fra i contrasti perchè la circolazione delle auto nelle giornate di gara potrebbe ostacolare l’accesso a un vicino ospedale. A proposito di ospedale, Stephe Curry si sottopone 3 volte al giorno aa rieducazione al ginocchio, fosse per lui giocherebbe su una gamba sola, lui dice di stare meglio, ma sarà difficile vederlo in campo nelle prime 4 partite. E Kerr non è uno di quegli irresponsabili che vule mettere la sua parola su quella dei medici.
 
Per il mercato, si separano le strade di James Harden e Dwight Howard che si dichiarerà free-agent e andrà a Dallas. Il gm Mrey si conferma, e vuole trattenere Bikarstaff. Il neo coach dei Lakers Luke Walton ha detto che la sua decisione di lasciare i Warriors è stata molto sofferta, ma come rinunciare a questa possibilità e in un amiente dove ha vissuto per 10 anni?. Uno dei candidati era Pat Ewing, ex gloria dei Knicks e co-coach di Charlotte favorito per la panchina dei Kings, persona matura per gestire l’indocile Cousins. Il gm Divac ha però parlato anche con Mike Woodson vice di Rivers (Clippers) e ha sul taccuino anhe Nte McMillen. Se Rambis viene conferato, è probabile che Anthony si metta sul mercato.
 
PLAYOFF – Ovest: sf1 SAN ANTONIO-Oklahoma 124-92 (43-20 30-20; 32-26 19-26; 38 L.Aldridge 18/23 1/1 da3 6r 2st, 25 K.Leonard 10/13 1/2 da3 tl4/4 5r 5a, 18 D.Green 6/7 5/6 da3 4r, panchina 33 punti; 19 S.Ibaka 8/15 3/6 da3 2r, 16 K.Durant6/15 0/2 a3 tl4/4 8r 6a, 14 Westbrook 5/19 0/3 da3 tl4/4 2r 9a, 9 S.Adams 10r, 6 E.Kanter 3/7 6r).
 
SKY TV – Oggi Spurs-Thunder, differita alle 10.30 e 17 SS 2HD
 
STANOTTE:  G7 Toronto-Indiana, G7 Miami-Charlotte; SfW G1 Golden State-Portland; 2 maggio: Est: Sf1 Cleveland-Atlanta; Ovest: Sf2 San Antonio-Oklahoma
 
A cura di Enrico Campana

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