Il trio azzurro tradito dal tiro

I Warriors continuano a migliorare il loro storico record  allungato a 18 vittorie (con le 10 casalinghe), l’ultima delle quali  coi Kings  non ha toccato punte di eccezionalità salvo che essere unici come solo a loro è concesso, e cioè tirare meglio da 3  (53,6%) che da 2 (3/6 Curry, 4/5 Rush, 3/6 Thompson 2/2 Clark) con “Magic” Curry per la prima volta sotto i 20 punti. Piano a dire però che sono la semplificazione del concetto del tiro, basta guardare ai risultati di questo questo turno. Un esempio? Toronto ha vinto (grazie al 22-14 nell’ultimo quarto)  a Washington col 43%, Denver ha tirato col 10% dopo l’intervallo e non mancano atre cifre sensibili.
 
Sacramento (6/12) senza la sua star Cousins è costretta ad arrabattarsi, contro i Warriors  Rudy Gay (20 punti) e l’americogreco Kostas Koufos (14) hanno retto mentre Rajon Rondo (3/11) , il miglior assistman della NBA di questa stagione (16 di media)  ha sentito troppo il confronto con Curry. E lo stesso si può dire di Belinelli che da una media di 17 punti nelle ultime 5 gare (e 12,3 in stagione)  ha giocato a sua peggior partita con la nuova maglia, 5 punti, 2/10,  0/7 da 3, 3 perse in 22 minuti.
 
Sabato notte da dimenticare anche per Gallinari e Bargnani, anche loro in trasferta.  Denver (6/11) ha cominciato a Dallas un tour di 5 partite esterne con la sesta sconfitta consecutiva e un nuovo choc. Gallo si è spento dopo un primo tempo corsaro (12 punti, 52-48 col 52,8%, Nowitzki intrappolato) e nella ripresa  non ha pià segnato un canestro(0/7) risultando comunque il miglior rimbalzista della sua squadra (9 palloni) col rientro degli infortunati  Faried e Lauvergne che hanno giocato pochi minuti. Il terzo tempo è stato da incubo, con un parziale di 5-2 Dallas ha chiuso la vicenda. Nei primi 8’45” i texani, reduci da 3 sconftte, hanno segnato 16 punti e Denver sbagliato 15 tiri, con 2/19, 10,2% al tiro e 7 palle perse. Eppure il gioco è stato tecnicamente  equilibrato, 45-42 rimbalzi per i Nuggets e 17-18 negli assist. Davanti alla squadra più precisa, il problema cronico del tiro di Denver  è rimasto irrisolto (40% totale, 32% da 3) e a complicare le cose  ci sono state anche 20 palle perse. Sotto stress la squadra ha perso la testa contro una squadra di marpioni che ha trovato un buon asset (10/7) grazie all’arrivo del georgiano Zacha Pachulia. Sembrava un ripiego dopo il bidone estivo rifilato da DeAndre Jordan a Mark Cuban e invece è la sorpresa della prima parte della stagione.
 
Anche Bargnani (3/9, 30% con 6 punti in 16 minuti) non ha tirato bene come i colleghi azzurri a Cleveland dove per poco non ci scappa la sorpresa della giornata. Con i canestri di Brook Lopez e gli assist  di Jarret Jack  i Nets hanno sfiorato il colpaccio come a Oakland coi Warriors ma  sull’ultimo tiro LeBron con un uncino ha salvato a ghirba dei Cavaliers (13/4) i favoriti della stagione superati  nel ranking dagli Spurs (14/3) che hanno vinto 9 partite nella propria Arena,  l’ultima di 20 (grazie ai 18 rimbazi di Tim Duncan, record della giornata e dietro a lui Biyombo con 16 e nessun canestro!) con gli Hawks, grazie a un Khawi Leonard in grande forma (22 punti di media) mentre Aldridge, il colpo del mercato,  stenta ancora a entrare nei meccanismi  di un gruppo consolidato nel corso degli anni.
 
Per quanto riguarda la maglia nera, i 76ers, l’ex club di Doctor J, Barkley e Iverson, è arrivato a un record imbarazzante di 17 sconfitte e stanotte gioca a Memphis. In realtà considerando l’ultima parte della precedente stagione non vince da marzo e quidi è a digiuno da 27 gare. Come si vede, la NBA è una medaglia a due facce e forse il 76ers non meritano questa classifica perchè hanno perso di misura, ma piove sul bagnato e Okafor è sotto la lente d’ingrandimento per aver stretto al collo dopo la gara con Boston, fuori da una discoteca, la persona che l’ha avvicinato dicendogli:  “Sapete solo succhiare, non vincerete mai una partita”.
 
Sembra sia saltata fuori anche una pistola. Un ingresso nella NBA per l’ex studente modello di Duke che dopo aver vinto il titolo NCAA sembrava potesse essere il n.1 del draft. E’ comparso addirittura, per aiutarlo a risollevarsi,  un video-clip su You Tube (“savejahill”) nel quale dopo una sconfitta il giovane campione batte il capo su muro barcollando al rientro negli spogliatoi e poi compaiono via via spezzoni di debutti tribolati nella NBA di alcuni big.
 
RISULTATI sabato notte: CLEVELAND-Brooklyn 90-88 (26 K.Love 6/11 da 3, 26 L.James 1/6 da 3, 10 T.Thompson +11r; 22 B.Lopez, 12 J.Jack +14a, 6 R.Hollis-Jefferson +10r, 6 A.Bargnani 3/9 0/1 1r, 16′); PORTLAND-LA Lakers 108-94 (29 D.Lillard, 28 CJ McCollum; 21 K.Bryant 7/20, 1/5 2r 2a, 19 J.Clarkson, 6 R.Hibbert 1/4 6r); UTAH-New Orleans 101-87 (27 A.Burks, 13 T.Booker +15r, 9 R.Gobert +14r; 36 A.Davis + 11r, 12/15 tl  3st, 13 I.Smith, 9 R.Anderson 1/7 1/4); SAN ANTONIO-Atlanta 108-88 (22 K.Leonard + 6r 7a, 10 T.Duncan + 18r, 13 L.Aldridge 6/15 3r; 12 M.Scott); Washington-TORONTO 82-84 (20  B.Beal, 18 J.Wall, 16 M.Gortat +10r; 27 K.Lowry 8/11 da 3 6r 7a, 20 D.DeRozan,  0 B.Biyombo +16r); DALLAS-Denver 92-81 (22 Der.Wiliams 4/8 da 3, 16 Z.Pachulia 12r, 13 D.Nowitzki; 16 DArthur, 12 D.Gallinari 4/12 2/6 2/2tl 9r 0a 1re 1st 3pe, 34′); GOLDEN STATE-Sacramento 120-101 (19 S.Curry 4/7 3/8 8/8tl 4r 6a 3re, 16 B.Rush, 11 F.Ezeli +11r; 2 R.Gay, 14 K.Koufos, 5 M.Belinelli 2/10, 0/7 da 3, 1/1 1r 2a 3pe)
 
a cura di Enrico Campana

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