Golden State spezza i sogni di Portland

Sogni spezzati. Sogni spezzati per Portland che si prende 13 punti nel  primo quarto girando con +11 all’ultima boa travolta dal ritorno prepotete dei Warriors (parziale di 12/34) che vanno sul 2/0 e  recuperano forse Curry (distorsione al ginocchio) sabato notte in Oregon per gara3. Sogni spezzati anche per i Raptors nella prima con Miami: allo scadere afferrano per i capelli la gara con un canestro impossibile di Lowry nella sua metà campo facendo impazzire tutto il Canada, anche se nell’overtime, sovraeccitati, non riescono più a ragionare e segnare  per lunghi 3’46” regalando su un piatto d’argento il pallone per la vittoria al leone Wade.
 
A Oakland un lungo brivido trascina per tre quarti di gara i campioni e il loro pubblico. Parte a razzo Portand, una delle sole 9 squadre ad aver battuto i Warriors nella loro corsa al record, e all’inizio del quarto finale ha ancora 11 punti, il peggior scarto in stagione per la squadra di Steve Kerr che non ha il Klay Thompson delle ultime 3 micidiali partite (21 triple, 1 in più della serie record di 20 di Curry dell’anno scorso), comincia con 5 errori, ma si riprende segnando il canestro del sorpasso sul 93-92. Il match finisce qui, tenicamente e psicologicamente, con soli 12 punti totali dei giovani di Portland e 34 dei campioni, 23 di scarto. E da una serata difficile nel tiro, specie da 3 per Thompson (5/14) e Draymond Green (0/5) e non brillante nemmeno di Shaun Livingston (6/15) il sostituto di Curry che però garantisce sostanza tecnica  e carattere come nel caso di Iguodala, il superjolly della squadra nei momenti difficili, porta a casa un altro record stagionale negli ultimi 12 minuti che dissipano le ansie e i cattivi pensieri sull’esito finale di questa annata per alcuni episodi, la scofitta a Houston con un tiro da 3 di Harden viziato da un fallo in attacco e i problemi alla caviglia e al ginocchio di Curry per il quale i playoff devono ancora cominciare.
 
Quel che non è riuscito a dare nel tiro, Draymond Green l’ha restituito con gli interessi in energia fisica e carattere, il migliore nei rimbalzi e negli assist della gara, il motore della rimonta che ha travolto nel finale Portland. Per la squadra di Stotts la conferma della stagione di Damien Lillard pungolato non solamente da un ruolo di leadership ma anche dall’esclusione della squadra dell’All Star Game perchè all’Ovest nel suo ruolo c’è più concorrenza, dell’esplosione di CJ McCollum arrivata curiosamente con l’infortunio di Lllard e i progressi di Mason Plumlee, uno dei migliori centri della stagione almeno come difesa, rimbalzi e per il gioco del pick and roll che contraddistingue i Trail Blazers del dopo-Aldridge.
 
Serata da incorniciare nella gara n.100 dei playoff di Dwayne Wade, con quella sua andatura lenta, felina, tanto ingannatrice: ha segnato il canestro decisivo rubando palla a DeRozan, avventuratosi stupidamente in una chiusura difensiva di Miami, e con 3638 canestri ha superato nella scoring list all time Elgin Baylor e Scottie Pippen. Ma  l’uomo che ha fatto la differenza è stato Goran Dagic, il genietto sloveno secco come un’acciuga, l’unica guardia della NBA senza muscoli, che ha segnato da fuori le triple mancine del break (86-81 a 3’40”). Veniva da un inizio di stagione e di playoff non facile, inoltre questa strana coppia Dragic-Wade dove nessuno è un play vero, ha segnato 50 punti, meglio anzi molto meglio del duo All Star Lowry e De Rozan: per il primo, a parte il canestro epico del pareggio, nessun punto nel primo tempo, per il secondo, secondo Bryant il suo erede, 3 caestri all’inizio e poi tanti e troppi errori compreso quel palleggio fra le gambae sul quale Wade ha fatto la partita. E meno male che ci ha messo una pezza Terrence Ross, un giocatore che sarebbe starter in almeno altre 10 formazioni, riportando sotto i Raptors negli ultimi secondi del supplementare (87-90).
 
Gli alti e bassi dei Raptors nelle 7 gare con Indiana e in questa non sono altro che l’incidenza nel tiro dei due cecchini di Toronto, e in questo playoff Kyle Lowry, il play della svolta dopo non aver convinto ai Rockets dove – guarda caso – Dragic gli soffiò il posto da titolare, ha segnato solo 8 canestri su 50 tiri. “Bastava vincere di un punto – ha commentato coach Casey – bastava non commettere tutti quegli errori , abbiamo avuto momenti di pausa, non abbiamo avuto la testa veloce  nei momenti chiave. Lowry non ha tirato bene, ha sbagliato quei che sono i suoi canestri ma il suo destino è quello dei battitori del baseball che ogni tanto hanno un crollo”.
 
Lowry si è autopunito per gli errori di tiro rimanendo in palestra ad allenarsi da solo, i Raptors secondi all’est con 55 vittorie, non sono disposti a rinunciare al sogno di giocare la prima finale di conference, e a sfidare la tradizione negativa di 9 sconfite sulle 10 della prima partita di playoff e di 0/2 nell’overtime. Jonas Valanciunas – miglior centro europeo e bianco della NBA –  è stato grandioso contro l’elasticizzato Whiteside che sembrava ko dopo 4 minuti per lo scivolone su una macchia di sudore e una distorsione al ginocchio. Trattato  dai medici nello spoagliatoio, al ritorno dopo 5 minuti ha tenuto bene il ruolo. I Raptorsn hanno perso sul proprio campo nei quarti con Indiana e recuperato vincendo fuori, e la panchina è eccellente con Ross, Joseph,  Byombo, Patterson e Scola che il suo allenatore non ha utilizzato nelle ultime gare. E Miami perso in campo con Charlotte e con poco tiro da 3 se Dragic non è in giornata. Semifinale tutta da giocare.
 
 
A Gregg Popovich che dopo la sconfitta di gara2 con Oklahoma aveva preso di mira l’arbitraggio affermando ironicamente di “aver perso ben 3 volte” gara2, ha risposto per le rime l’osservatorio NBA  che dalla stagione scorsa monitorizza i finali di gara bollenti. E ha elencato ben 5 errori arbitrali non fischiati, così ripartiti: 1) Ginobili ha ritardato la rimessa; 2)  Waiters ha colpito con una gomitata Ginobili sulla rimessa; 3) e 4) Mills e Leonard (Spurs) hanno trattenuto il braccio di Adams e Westbrook, 5) a 2″6 dalla fine (dopo l’air ball di Mills e rimbalzo in attacco di Aldridge) Ibaka ha afferrato il braccio e tirato la maglietta di Aldridge. Quindi 3 errori perdonati agli Spurs e 2 a Oklahoma, anche se la gomitata è stata quela più vistosa, sarebbe bastata quella chiamata per evitare la coda polemica. Il primo arbitro Ken Maurer rivisto il replay ha ammesso dopo la gara l’errore sulla gomitata di Waiters ma di non averla vista, possibile che anche gli altri due arbitri fossero “accecati”? L’Associazione arbitri NBA ha stavolta incassato l’infelice prestazione (che ha sulla coscienza altri 3 errori a danno di Oklahoma) precisando che utilizzeranno il filmato nei corsi d’aggiornamento.
 
Per Robert Reid, ex star minore dei Rockets per i quali ha giocato 10 stagioni, sarebbe un errore perdere Dwight Howard e l’allenatore Bickerstaff. In un’itervista radiofonica ha infatti puntato il dito sulle responsabilità di James Harden: “E’ un tremendo giocatore,  ma non sa tenere le redini della squadra , mi spiace dirlo ma Harden pensa solo a se stesso”. La sortita condizionerà le scelte del club ancora incerta se confermare coach Bickerstaff jr. e chiudere con Howard che avrebbe già in tasca un contrattone con Dallas?
 
SKY TV – Giovedì 5 maggio diretta G2 Cavaliers-Hawks ore 2 (SS 2HD), differita ore 18 3HD e 22 2HD; per G3 di Thunder-Spurs diretta  ore 3.30 (SS 2HD) sabato 7 maggio, differita ore 15.30 2HD; sempre sabato 7 maggio alle ore 23 (2 HD) diretta G3 di Miami-Raptors, differita domenica 8 ore 13 SS 3HD.
 
PLAYOFF, Semifinali. Est, G1: Toronto-MIAMI  96-102 OT (0/1; 18-18, 25-23; 20-27, 27-22 6-12; 24 J.Valanciunas 10/16 tl4/4 14r 3a 2re 3st, 22 D.DeRozan 9/22 6r 4a, 19 T.Ross, 10 C.Joseph 5/9, 7 K.Lowry 3/13 1/7 da3 4r 6a 3re; 26 G.Dragic 10/20 3/4 da3 tl3/5 6r, 24 D.Wade 10/21 1/1 da3 tl3/3 6r 4a, 16 J.Johnson 7/19 0/2 da3 7r 2a, 10 L.Deng, 9 H.Whiteside 3/7 tl3/6 17r 2st). Ovest, G2: GOLDEN STATE-Portland 110-99 (2/0; 21-34, 30-25; 25-28, 34-12; 24 K.Thompson 7/20 5/14 da3 tl8/8 3r3a, 17 Dr.Green 7/20 0/5 da3 tl3/4 14r 7a 4st, 15 A.Iguodala 6/9 1/1 da3 tl2/2 5r 4a 2re, 14 S.Livingston 6/15 tl2/2 4r 4a, 13 H.Barnes 5/8; 25 D.Lillard 8/20 6/11 da3 4r 6a 2re, 22 CJ McCollum 9/19 1/5 da3, 14 A.Aminou 3/5 da3 6r, 12 G.Henderson 2/4 da3, 6 Mas.Plumlee 2/6 11r 4a 6pe)
 
STANOTTE – Est, G2 Cleveland-Atlanta (104-93)
 
A cura di ENRICO CAMPANA.

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