Gli Spurs ritrovano Ginobili

All’Est Washington ha perso contro Indiana (vincitrice grazie ai 38 punti e ai liberi di Paul George, top scorer di sabato) l’occasione per il settimo successo nelle ultime 10 e attaccarsi a Detroit al 9° posto e far sentire il fiato sul collo dei Bulls tornati al succeso col rientro di Jimmy Butler (fermo dall’All Star Game per il ginocchio) e una doppia-doppia del sempre più incredibile Pau Gasol (28 punti e 17 rimbalzi) sul quale il suo club è pronta a investire un rinnovo di contratto di 20 milioni senza precedenti per uno della sua età, per di più europeo.
 
All’Ovest i Jazz hanno interrotto la catena di sconfitte in trasferta e allontanatisi ormai Kings e Denver sono l’unica squadra in grado di  mettere fuori dai playoff Houston (8° posto) che a Chicago  non ha dato segni di metamorfosi come personalità e gioco. Riduttivo spiegare con l’imprecisione al tiro l’ennesimo stop. Non solo: invece dopo i soli 8 punti, Dwight Howard ha detto che la quadra può fare di più. E chi meglio di lui dovrebbe porsi il problema? Il MVP della Lega Cinese Michal Beasley ha debuttato con 2 punti e 1/5: possibile che da qualche anno non ne azzecchino più una, vogliamo parlare dell’ingaggio di Ty Lwson svenduto ai Pacers, un anno fa uno dei primi play della Lega con la maglia di Denver?
 
0/3 per i Kings nella serie con gli Spurs, anche se l’ultima sconfitta  viene archivita col minor scarto avendo Popovich fatto riposare Aldridge, Danny Green e Tim Duncan. A sorpresa Manu Ginobili ha segnato 22 punti a un mese dalla gomitata ai testicoli rievuta da Ryan Anderson. C’è voluta un’operazione senza precedenti ma l’argentino è tornato a vestire i panni del math winner anche se per cautelarsi dai picchi negativi di Parker (2 punti per la seconda gara consecutiva) e il calo di Green gli Spurs hanno puntellato la trazione posteriore con Andre Miller e Kevin Martin. 
 
Anche San Antonio ha record significativi, il 53-9 è il suo miglior risultato nelle ultime 19 stagioni consecutive, inoltre continua l’imbattibilità stagionale (e con questa fanno 30 vittorie, 4 più dei Warriors) e vanta il maggior scarto (+12,5) fra le 30 squadre. Il fattore-campo è invece un problema per i Clippers di quest’anno: la squadra del più ricco proprietario della Lega secondo Forbes (23 volte  billionario!), l’ex n.1 di Microsoft Ballmer, perde più in casa che fuori (21/11 e 19/10). Ultima sconfitta con gli Hawks che hanno preso il largo (14-1) nell’ultimo quarto grazie ai punti di Jeff Teague, Paul Millsap e il tedeschino Dennis Schoder ancora più sottile di Rondo.
 
Può ingannare il 17 casalingo dei Cavaliers: erano indietro di 18, e meno male che tornava Kevin Love, che il risanato Imam Shumpert si è rifatto vivo alla grande (16 rimbalzi e 12 punti) e pur litigando sempre col tiro da 3 LeBron è andato per la seconda volta vicino alla tripla.  Belinelli si trascina un problema simile da tutta la stagione, lo confermano i soli 7 punti con 2/8 e 1/3 dall’arco per il “barba” bolognese che sverna tranquillo a Sacramento nella sua prima stagione forte di un triennale, anche se nella NBA non ci pensano due volte a mettere un giocatore alla porta quando solo dalla TV arrivano ai club 24 billioni per stagione e per un affare andato storto ne realizzano due vantaggiosi. Per cui il conto torna.
 
Uno sguardo veloce alle statistiche individuali, con un particolare occhio agli euopei, a 37 giorni dal termine della regular season. Curry è tornato sopra i 30 (30,7) fra i marcatori grazie al favoloso fine febbraio. Damien Lillard è salito al 5° posto (25,8) ma con una percentuale inferiore a quelli he gli stanno davanti. Gallinari è davanti a tutti i colleghi europei con 19,4 anche se anche quest’anno rischia di non finire la stagione. Nelle palle recuperate, Russel Westbrook (2,16, era salito  2,22) è stato poco efficace nelle ultime gare ed è stato superato da Kyle Lowry (Toronto, 2,17). Negli assist dominio di Rondo, 5° Ricky Rubio con 8,7 di media, i suoi passaggi hanno fatto crescere rapidamente Karl Anthony Towns che a sua volta dimostra talento per il passaggio e sarà The Rookie of The Year, anche perchè Porzingins è fermo e non stava giocando con la stessa intensità della prima pare della stagione. Il roccioso gigante turco di Oklahoma, Enes Kanter, è il giovane europeo più in vista anche se ormai da 3 stagioni nell NBA, non senza il rammarico del padre, un medico che opera in Svizzera, per non aver completato gli studi.
 
Il diploma manca anche a Steph Curry, ma ha promesso al suo ex coach di Davidson, Bob McKillop, che troverà il tempo per fare il su dovere come studente. Solamente allora Davidson potrà ritirare la sua maglia n.30, come prescrive il regolamento accademico.
 
AGENDA SKY TV – Da oggi e il 13 marzo 4 dirette NBA. Si comincia con un atteso prime-time (21.30 Sky Sport 1HD Tranquillo-Pessina), il  passaggio di consegne epocale fra Kobe e Curry con l’ultimo duello;  Lakers-Warriors è anche in differita lunedì 7 marzo (ore 14 e 22.45 SS 2HD, ore 18 3HD. Giovedì 10 marzo ancora i Warriors che vincendo alla Oracle Arena con Utah batterebbero con 45 vittorie casalinghe il record  storico dei Bulls: appuntamento alle 4.30 di mattina (Mamoli-Pessina; differita sempre giovedì alle 14 SS 2HD e 17 SS 3HD). Da  Memphis diretta alle 2 di notte (SS 1HD) di sabato 12 marzo Grizzlies-Pelicans (differita sempre sabato dalle 14 e 18 SS 2HD). Chiusura dalla AT&T di San Antonio con la diretta domenicale alle 2.30 del 13 marzo su SS 1HD (Memoli-Tranquillo; differita 10.30 SS 2 HD,14.50 SS 1HD).
 
RISULTATI sabato 5 marzo – LA Clippers-ATLANTA 97-107 (17 C.Paul 11a 6/16, 17 D.Jordan 11r 5st tl7/17; 22 J.Teague 6r 7, 20 P.Millsap 18r, 16 D.Schroder, 11 A.Horford 11 r; fine serie 1/1); SAN ANTONIO-Sacra,ento 104-94 (25 K.Leonard 13r 1/5 da3, 22 M.Ginobili, 9 B.Marjanovic 9r, 2 Parker 1/6, assente L.Aldridge; 31 D.Cousins 10/20 1/3 da3 tl10/15 9r 4a 6pe, 7 M.Belinelli 3/11 2/8 1/3 da3 3r); CLEVELAND-Boston 120-103 (28 L.Jmes 11r 8a 1/4 da3 4pe, 20 K.Irving 3/6 da3, 12 I.Shumpert 16r; 27 I.Thomas 9/15 4/6 da3 tl5/8 4a, 17 J.Sullinger; fin serie 2/1); NEW YORK-Detroit 102-89 (24 C.Anthony 10r, 21 R.Lopez 9r , 20 A.fflalo 9/12 7r, assente Porzingis; 21 A.Drummond 16r, 18 T.Harris 8r); Washigton-INDIANA 99-100 (25 J.Wall 6r 12a, 8 M.Gortat 17r 3/8; 38 P.George 13/22 4/7 da3 tl8/10 6r, 17 M.Ellis 1/6 da3 6r 4a; fine serie 1/2); MINNESOTA-Brooklyn 122-118 (28 KA Towns 6r 7a, 26 A.Wiggins, 16 R.Rubio 10a; 18 T.Robinson 17r 5a);  New Orleans-UTAH 94-106 (29 A.Davis 11r;  28 D.Favors 11r); CHICAGO-Houston 108-100 (28 P.Gasol 17r 6a,  24 J.Btler 6a; 36 J.Harden 5r 6a, 8 D.Howard 3/9 tl2/6f).
 
A cura di ENRICO CAMPANA

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