Gli Spurs mandano ai Nets Messina?

Nella conferenza stampa al termine del Rising All Star Game c’è stato un momento d’imbarazzo quando un giornalista ha chiesto a Messina, il coach del Resto del Mondo, quanto contava quella sconfitta e se pensava all’Europa. Una domanda strampalata, tanto che Ettore corrugando la fronte come fa quando qualcosa non gli snocciola, si è irrigidito “prego, può ripetere, non ho capito la domanda..”. E poi è ripartito così: “Per prima cosa devo premettere che  io rispondo a due persone, Gregg Popovich e il a R.C. Buford…”.
 
E proprio Buford, direttore generale degli Spurs, il n.2 d San Antonio, il primo collaboratore di Gregg Popovich presidente e coach, sarebbe il confidente di Mikhail Prokhorov e gli avrebbe suggerito le mosse per rilanciare i Nets fra le quali scegliere Ettore Messina come allenatore.
 
Prokhorov voleva direttamente Buford al vertice del suo club, il manager texano però non ci ha lontanamente pensato a lasciare il suo prestigioso incarico avviando un rapporto amichevole  e  suggerendo al magnate russo, proprietario unico dei Nets e della Barclay Arena,  come muoversi dopo il licenziamento di coach Hollins e del gm Billy King. Da qui un’anticipazione di Yahoo Sport secondo la quale Buford manderebbe a Brooklyn  come executive il suo  imponente vice di 2 metri e 10, il  40enne neozelandese Sean Marks, ex giocatore e responsabile degli Austin Toros, il club satellite di D-League dei 5 volte campioni NBA.
 
La voce di Marks era circolata nei giorni dell’All Star Game come uno dei tre candidati assieme al lituano Karnisovas (vice-gm a Denver) e a Jerry Colangelo, ex gm di Phoenix e Raptors e protagonista della scelta di Bargnani ce n.1 nel draft 2006.
 
Per quanto riguarda Messina, era fra i sette candidati della prima ora dopo l’uscit di Hollis ma già due estati fa uno il possibile prescelto per la panchina dei Nets, più recentemente la voce era stata superata dall’idea di Popovich propenso a lasciare la panchina al suo primo assistente per la prossima stagione conservando quello di presidente per occuparsi anhe della gestione del Dream Team per i Giochi del 2020. Se Marks firma, viene dato per scontato che porterà con sè Ettore Messina, scelta condivisa da Prohorov che conosce Messina dai tempi in cui era il proprietario del CSKA e l’italiano il suo allenatore. E dopo il quale il Cska non ha più vinto la coppa dei Campioni.
 
La domanda riguarda la tempistica di questa operazione. Potrà eventualmente essere  conclusa nei prossimi giorni, per lavorare già sulla squadra pensando alla prossima stagione o Messina finirà il suo lavoro a San Antonio.
 
Nel primo caso, potrebbe essere lui a decidere se tenere Bargnani o metterlo sul mercato come dicono i “rumors” che ipotizzano un addio alla NBA e a un ingaggio europeo,  alla chiusura delle trattative previste per domani sera. Oltre a Bargnani che avrebbe già concesso un’opzione all’Armani per la prossima stagione, circola la voce anche di una cessione di Marco Belinelli in un ruolo dove i Kings hanno parecchie alternative e gli preferirebbero il più giovane e atletico McLemore. Sarebbe una sorpresa perchè “Beli” per la prima volta è riuscito a meritarsi un triennale da 19 milioni di dollari sentendosi in una botte di ferro. Ancor più perchè nelle ultime 6 gare è partito come starter, anche se questo è coinciso con un momento di flessione che potrebbe costare la panchina a George Karl. Comunque domani notte c’è il derby azzurro fra Belinelli e Gallinari molto delicato per il bolognese  che non è riuscito a far valere la sua migliore arma, il tiro da 3.
 
A cura di Enrico Campana

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