Durant espugna OKC tra i fischi

Tutto il mondo NBA e, se vogliamo, anche l’intera Regular Season gravitava intorno all’11 febbraio, data in cui Kevin Durant sarebbe ritornato a OKC da avversario.

Gli sfottò erano garantiti, i “booo” anche, ma forse triplicare la security intorno alla propria persona è stato un gesto non di grande stima nei confronti di un pubblico caldo, innamorato della propria squadra ma decisamente non violento.

Ovviamente la partita finisce presto in beneficiata per i Golden State Warriors, perché la differenza tra le due squadre è abissale, Durant chiude con 34 punti, 9 rimbalzi e 3 assists, mentre Westbrook ne produce 47 con 11 rimbalzi, 8 assists e 11 perse, cifra che contro i Warriors significa quasi sempre sconfitta.

“Credevo che gli urli contro di me sarebbero stati più forti” ha detto Durant nel post partita, mentre durante il match c’è stato un acceso diverbio con Russell Westbrook che ha testimoniato quanto sia degenerato il rapporto tra i due. Roberson in contropiede commette un fallo duro e i due vengono faccia a faccia sfiorando la rissa.

Finchè si parla di pallacanestro in senso stretto i Warriors possono dominare questi Thunder ancora orfani di Kanter, senza problemi, ma forse tutto quello che c’è stato intorno a questo ritorno, la voglia di fare il bad boy di Durant, l’esigenza di Westbrook di far notare all’ex compagno un gesto secondo lui meschino, hanno reso questo ritorno molto importante per la stampa, per il gossip e le curiosità, non facendo necessariamente bene a Durant, Westbrook e tutto l’ambiente.

Nelle altre partite della notte si ferma la striscia dei Miami Heat a quota 13, per opera dei Philadelphia 76ers in una partita ad alto punteggio che nonostante i 30 di Dragic ha portato Philly alla vittoria.

Per rimanere in tema Oklahoma City, grande prova anche di James Harden che ne griffa 40 con 8 assists per la vittoria dei suoi contro i Suns, mentre è molto roboante la vittoria dei Boston Celtics a casa di una delle top power a ovest. Thomas infatti contribuisce con i suoi 29 punti a espugnare il campo dei Jazz e completare lo sweep stagionale, mentre Olynyk contribuisce con 19 in uscita dalla panchina.

I Cavs trovano un LeBron James sempre più uomo assists che chiude a 27 punti e 12 dimes per battere i Denver Nuggets, ormai sempre più squadra di Nikola Jokic che chiude a 27 punti e 13 rimbalzi.

Risultati:
Clippers@Hornets 107-102
BucksPacers-116-100
Heat@Sixers 109-117
Nuggets@Cavaliers 109-125
Warriors@Thunder 130-114
Suns@Rockets 102-133
Magic@Mavericks 80-112
Celtics@Jazz 112-104

Articolo in collaborazione con Basketissimo.com

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