Denver stop fatale, via Nurkic e Gallinari sul mercato?

Seconda sconfitta dell’anno e terza consecutiva per Denver in una gara topica con una diretta concorrente  per entrare fra le prime 8 all’Ovest. Sta facendo bene quest’anno Sacramento no più da quartieri bassi e dà segnali di crescita  la squadra di David Joerger che oltre il nuovo allenatore degli ultimi due playoff d Memphis, mette sulla bilancia un Cousins molto più motivato (31 unti, 10/26 3/7).

L’aver vinto l’oro olimpico a Rio è stata una molla importante “Il Grande Cugino” oggi si dimostra uno dei Top Five players della NBA e una persona più matura e decisa a far crescere i Kings dopo aver  contestato Gorge Karl e fatto poco per togliersi la fama di giocatore difficile e  lunatico. Tuttavia a Denver la squadra ha risposto e allungato proprio quando il suo centro che nel suo bagaglio ha messo anche il tiro da 3 come Marco Gasol,  era in panchina e la spinta è arrivata con la miglior gara dell’anno di Darren Collison (26 punti, 7 assist) e il contributo di Koufos (18 punti) e Afflalo (16 punti).

Per i Kings l’8° posto (15/19) è suscettibile di miglioramenti, la frenata brusca a cavallo fra il vecchio e il nuovo anno raffredda invece l’ottimismo, ancora una volta, di Denver.  Il risultato ha premiato un competitor  e  ricacciato indietro i Nuggets (14/21) che stanno valutando di mettere sul mercato Jussuf Nurkic che non accetta la panchina (da 10 gare coach Malone lo utilizza con cambio) prendendo posizone : “Ho fatto tutto quello che mi era possibile di dare il meglio, sono venuto a Denver per giocare e di fronte a questa situazione adesso deciderà il mio agente”.

Una trade di mercato del bosniaco di ferro (in scadenza di contrato) potrebbe interessare un pacchetto di giocatori fra i quali  non è da escludere Gallinari. Denver potrà contare solo di “seconde scelte” nel draft, il Gallo ha ancora un anno di contratto e non sta giocando male anche se da lui ci si aspetta sempre l’exploit che non arriva.  Ma  potrebbe accettare  la nuova destinazione che verrebbe premiata con  maggiorazione del 30 per cento del salario annuale (16 milioni di euro), nel caso si trovi un big da mettere sotto canestro, necessario più ch mai  per il problema alla schiena di Faried che non ha giocato ieri notte.

A Denver non è stato sufficiente la eccellente gara del trio europeo (53 punti totali: 24 Gallinari 8/12, 4/6 da3 tl4/4 3 assist, 18 Jokic  7/12 tl3/3 5r 5a, 16 Nurkic) e i 33 assist. Gara  equilibrata (34/33 ai rimbalzi, 29/23 gli assist), i Kings sono riusciti a gestire il vantaggio all’intervallo con migliori percentuali  (52,3) dei Nuggets ( 3/10 e 2/7 da 3 e 10 punti per Chandler, e prestazione opaca di Barton, Mudiay e Murray ne tiro). Una sorpresa i 18 punti dell’americano con passaporto greco Koufos  e solo 8 perse (contro 24 degli sconfitti) che stanno a significare la buona alchimia della squadra messa assieme in veste dal general manager serbo Vlade Divac che ha preferito il giovane Joerger ad altri cadindati fra i quali  Ettore Messina.

L’unica tripla-doppia della giornata di Julius Randle  ha spezzato la catena dei Lakers, le squadre losangeline avevano perso le ultime 9 gare allo Staple Centre (6 dei Lakers e 3 dei Clippers). Gli Spurs hanno riscatto l’ultima suonando i Raptors seconda all’Est tradita da Kyle Lowry (6 punti, 1/7 da 3) he si vorrebbe candidato a rimpiazzare la stagione prossima Tony Parker che ha giocato meglio dell’All Star dei canadesi.

Risultati 3 gennaio – PHILA76ers-Minnesota 93-91 (25 J.Embiid 8r 5a; 23 KA Town 15r) ; BOSTON-Utah 115-114 (29 I.Thomas 15a); Detroit-INDIANA 116-121 (32 P.George 6r); DALLAS-Washington 103-105 (26 H.Barnes, 27 J.Wall 8a); SAN ANTONIO-Toronto 110-82 (23 L.Aldridge 8r 6a; 26 D.DeRozan); PHOENIX-Miami 99-90 (27 D.Booker; 22 W.Reed, 12r); LA LAKERS-Memphis 116-102 (19 J.Randle 16r 11a, 22 M.Gasol 6r 7a)

A cura di ENRICO CAMPANA

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