Denver da record, il Gallo sogna

In una domenica di grandi scarti (spicca il +30  dei Wolves con i Suns, due squadre in rotta con 13/29, +29 degli Spurs per l’11ennesima volta sopra i 25, materia di record stagionale) la partita pazza e più equilibrata è stata vinta da Denver contro Indiana col maggior punteggio complessivo  (129-126) grazie alla tripla di Foye a 21″ dal termine con Gallinari (23 punti, top scorer del match) già fuori per falli.
 
La difesa ha lavorato bene sull’ultima azione, Paul George è stato costretto a un tiro forzato che non è arrivato al ferro, storica rimonta dei Nuggets che incassano 66 punti nella prima parte e ne restituiscono ben 75, primato stagionale, ai Pacers privi dei due migliori difensori, George Hill, la mente della sua squadra, e il centro francese Maihinmi he questa stagione non ha fatto rimpiangere Roy Hibbert ennesima delusione del mercato-Lakers.
 
Il Gallo top scorer europeo della legione straniera della NBA si avvicina ai 19 punti di media (18,7), nelle ultime 8 ha raggiunto i 26 di media con almeno 10 tiri liberi in 5 gare sperando di essere scelto come riserva per l’All Star Game il cui voto si chiude domani (l’annuncio dei risultati il 21 gennaio) e Denver con la settima vittoria riprova a inserirsi nella corsa per l’ottavo posto all’Ovest partendo con l’11° posto e avendo davanti Portland, Sacramento e Utah.
 
Senza Nurkic, Denver ha dominato ai rimbalzi (42/33) ed è stata migliore negli assist (27) dei Pacers più precisi nel tiro, anzi capaci di una precisione che per regola assicura il successo come il 58% e il 47,4 da 3. Ma trascinata dal Gallo è stata travolgente dopo l’intervallo con un parziale di 45-35  e le frecciate di Will Barton, in questo momento un signor “Sesto Uomo” e novità della stagione in Colorado, che ha segnato 15 punti nel quarto finale.
 
Unico successo esterno e scontato dei Rockets (22/20) per il 3-0 della serie con i Lakers (9/34, penultimi della Lega) che non ha mai superato i 100 punti contro i texani. Quando i texani non consentono ai rivali 100 punti (o i rivali sono così scarsi come questi Lakers che hanno salvato l’immagine grazie all’operazione di marketing del Farewell Tour di Kobe Bryant il quale si trascina ormai su una gamba sola, segnato solo 10 punti nelle ultime due partite ma superato con 7 assist nel 1° quarto Jerry West 6238 anche se il record di Magic è imbattibile con 10141) riescono a vincere, ma non sono da corsa e di una banalità scontata col duo Harden-Howard. L’unica nota positiva è stato il lancio del moro svizzero Clint Capela ripescato dalla DLeague che da Los Angeles è tornato con una doppia-doppia  non rara in questa sua scalata nel ruolo di starter.
 
Un record  fra i non pochi aggiornati quest’anno dalla NBA è quello di due squadre al giro di boa delle 41 partite con 36 vittorie, 37/4 per i Warrios e 36/6 per gli Spurs. Col colpo di mercato di Aldridge che pure ha stentato all’inizio, la crescita di Kawhi Leonard, da Quintetto All Star a metà stagione, e alcuni nuovi innesti come il gigantesco serbo Marjanovic entrato nelle rotazioni quando la gara lo consente e Simmons, pescato in DLeague (Austin) che si è fatto notare con due triple nel derby con Dallas. Nonostante la differenza di 29 punti, i particolari hanno fatto la differenza. Ad esempio la panchina ha fatto largamente meglio del quintetto con 66 punti ed è esso stesso una corazzata rispetto a quel che si vede in giro. La rivalità fra e due squadre vincitrici dell’anello è poi sfociata in ben 8 falli tecnici totali e l’espulsione di coach Carlisle entrato in campo per irridere con un applauso una decisione dell’arbitro. Popovich ha invece contestato, col suo solito humor slavo, il tecnico a Marjanovic reo di aver fatto una brutta faccia all’arbitro, non fosse che quella è la faccia abituale del gigantesco giocatore dai tratti antopologici inequivocabili. E’ l’unico giocatore che può schiacciare a canestro senza nemmeno levarsi sulle punte.
 
Per quanto riguarda la giornata degli europei, Parker ha lasciato il campo nel terzo tempo (ottima scusa, perchè  stava giocando male, quella di un risentimento all’anca), Nowitzki al minimo nella sua carriera (4 punti) , Messina con un bagaglio ridotto al minimo s’imbarca oggi per Roma dove verrà presentato mercoledì al CONI per il suo ritorno in azzurro ma l’assistente di Popovich  sarà in panchina mercoledì a Phoenix.
 
La programmazione settimanale di Sky dopo Tiberwolves-Suns prosegue stanotte nel Martin Luther King Day ad Atlanta con Hawks-Magic (PHilips Arena) diretta ore 23  Sky Sport 2 HD e differita martedì 19 14 e 22.30nSS 2HD e alle 18 SS 3HD. Alle 2 di  notte fra mercoledì e giovedì Bulls-Warriors (United Center), differita giovedì 14 e 22.45 SS 2 HD.
 
RISULTATI domenica 17 genn: MINNESOTA-Phoenix 117-87 (18 R.Rubio 6/11 2/5 da3, 18 A.Wiggins; 20 B.Knight, 17 Mark.Morris, 2 M.Teletovic 1/7 0/3 da3); OKLAHOMA-Miami 99-74 (24 K.Durant + 10r 3/8 da3, 18 D.Waiters, 13 R.West  + 15a 10r 5/16 1/4 da3; 22 D.Wade 9/15, 14 H.Whitesde + 11r 4st, assenti G.Dragic, B.Udrih); SAN ANTONIO-Dallas 112-83 (23 L.Aldridge 9/15 7r, 16 B.Diaw 2/5 da3;  15 D.Powell, 12 W.Matthews); LA Lakers-HOUSTON 95-112 (20 L.Williams, 12 J.Randle +11r, 5 K.Bryant 2/5 1/1 da3 9a; 31 J.Harden 10/17 4/7 da3 tl7/10, 14 D.Howard +10r, 14 C.Capela +11r); DENVER-Indiana 129-126 (23 Gallinari 6/11 1/4 tl10/10 4r 2a 4pe 6f 23′, 21 W.Barton 3/6 da3, 20 G.Harris 8/12, 18 J.Jokic; 24 M.Ellis, 19 P.George 6/12 3/7 da3.
 
A cura di ENRICO CAMPANA

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