Curry propone Speights nuovo socio

Mentre i Warriors alla vigilia di tre trasferte (venerdì a Dallas, sabato notte il big match con gli Spurs e lunedì 21 a Minnesota) aggiornano ancora una volta i record battendo di 36 i Knicks (cappotto nella serie, 4/0 e sorvoliamo sullo scarto…), la franchigia più ricca ma diseredata da titoli, in questo momento gli italiani sono tutti fuori. E non è una bella notizia.
 
Gallinari (19,5 punti di media, il suo high nelle 7 stagioni NBA) spera di rientrare nell’ultima settimana di marzo, 7 giorni prima del previsto, rischio forse inutile perché Denver (28/40, 10° posto) ha 6 vittorie in meno e 6 sconfitte dalla coppia Houston-Dallas (7° e 8° posto con 34-34).
 
Marco Belinelli, che ha fama di ironman, per una contusione alla caviglia destra non è andato in campo contro New Orleans nell’ennesima sconfitta casalinga (la n.41 stagionale). Non c’era nemmeno Rajond Rondo (botta al pollice) e non sono stati sufficienti Cousins (23 punti e 12 rimbalzi) e il centauro Collison (23 punti e 3/3 dall’arco).
 
Finale di stagione che scolora quanto fatto di buono in pre-season e nella prima parte, per il gm Divac squadra da rivedere: via Gay e lancio della moneta per Cousins a Los Angeles. E un allenatore, che potrebbe essere Jackson anche se Melo Anthony che parla sempre più da padrone dei Knick l’ha proposto al suo club.
 
Intanto Bargnani, tagliato prima della chiusura del mercato invernale, vede ridursi sempre più le speranze di trovare una squadra per i playoff. La speranziella di indossare la maglia degli Heat è svanita col ritorno del suo amico dai tempi dei Raptors, Chris Bosh, fermato dai medici per il pericolo di un embolo. Niente da fare per Charlotte nella sua miglior stagione, il cui maggior merito è l’arrivo di Nicolas Batum, lo swinging man francese che esclude il Mago.
 
Cinque vittorie esterne mercoledì notte. Oklahoma con 69 punti del trio Durant-Westbrook-Kanter ha legnato di brutto Boston (21 punti) raggiungendo le 14 vittorie casalinghe, record che mancava dai primi ’90. Con 0/3 nelle ultime uscite i Celtics sono scesi con 39/29 dal 3° al 5° posto, superati di poco da Miami (39/28) e Atlanta (39/28) che ha fatto il colpo a Detroit, ormai sull’orlo dell’8° posto, come una foglia su un albero d’inverno come direbbe il poeta.
 
Con metà dei titolari di Memphis fuori, Minnesota ha vinto grazie a Zach Lavine (28 punti e 6/10 per il MVP dell’All Star Game dei giovani e il concorso della schiacciata), a Karl Anthoy Towns che va verso l’incoronazione di Rookie of The Year e a una doppia-doppia di Rubio cresciuto nel tiro e uno dei primi 5 artisti dell’assist della Lega, il sogno dei Buks di Jason Kidd.
 
Il ko casalingo dei Rockets che continuano a viaggiare sul filo del rasoio è spiegabile con un highlight emblematico in cui si vede Harden addormentarsi in difesa invitando l’attaccante ad accomodarsi (e vogliamo parlare delle 8 palle perse?) e Dwight Howard non tentare nemmeno di fermare il dunk di DeAndre Jordan, maggior artefice del successo a Houston e meno sprecone dalla lunetta dopo le continue prediche di Chris Paul. I Clippers confidano sul rientro del “pugilatore” Blake Griffin sospeso dal club per il pugno al trainer mentre erano a tavola a Toronto, per ora lo standard è quello di quarta squadra all’Ovest.
 
Nuovo spettacolo di Stephen Curry (36 punti) con due canestri impossibili degli 8 totali, il secondo dei quali sul finire del 3° tempo in sospensione di sbieco sul tabellone. Vittoria n. 61 con 6 sconfitte (l’ultima coi Lakers, in seguito 6 vittorie)  e con 15 gare e 3 vittorie da spendere per battere il record dei Bulls (72/10), mentre la striscia casalinga è stata aggiornata alle 50 vittorie.
 
Non c’è stato nemmeno bisogno di Curry nell’ultimo quarto (28 minuti, poco più di due quarti con 34 punti)  contro un quintetto impresentabile come quello dei Knicks: 18 punti di Anthony, ma 2 di Porzingis  (2/11), 2 di Calderon, 2 Robin Lopez e 4 dell’ex Udine e Venezia Vujacic.
 
Klay Thompson ha segnato invece 5 triple, e 3/5 Marreese Speights (13 punti)  tanto che Curry ha proposto di chiudere la ditta “Splash Brothers” e aprirne una nuova chiamandola “Cousins Brothers” con Mareese socio accomandatario. Fuori Iguodala, sta giocando bene il centro-bassotto con 7 stagioni di esperienza che gioca dentro, ma tira bene anche da fuori. Il 28enne della Florida fu scelto al 1° giro (n.16) nel 2008 da Filadelfia.
 
SKY TV  – Sabato 14 ore 23 (SS 3 HD) Hornets-Nuggets (differita domenica 15 ore 16.15 SS 2HD); domenica mattina ore 1.30 Spurs-Warriors  (differita ore 10.15 e 18.15 SS 2HD).
 
Spavento per i Cavaliers, Tyrron Lue scherza col fuoco. Ha fatto nuovamente riposare LeBron, e per poco non perde una gara già vinta, con 18 punti di vantaggio. Nel 3° tempo hanno rimediato Kevin Love (23 punti e 18 rimbalzi) e Irving che oltre a 33 punti ha rubato il pallone decisivo dalle mani di Nowitzki.
 
RISULTATI 16 marzo –  Boston-OKLAHOMA 109-130 (29 I:Thomas 3/4 a3, 11 A.Johnson 12r 5a; 28 K.Durant 7r 9a, 24 R.Westbrook 4/7 da3 tl4/8 5r 5a, 17 E.Kanter 7/15 12r); CHARLOTTE-Orlando 117-99 (26 N.Batum 7r 9a; 25 V.Oladipo 5r, assenti Vucevic, Payton); CLEVELAND-Dallas 99-98 (33 K.Irving 13/28 3/8 da3 5r, 23 K.Love 2/6 da3 tl5/5 18r, 13 JR Smith 1/8 da3; 20 D.Nowitzki1/6 da 3, 20 D.Lee, 6 C.Parsons 10a); WASHINGTON- Chicago 117-96 (29 J.Wall 10r 12 a 8pe, 20 B.Bal, 9 M.Gortat 6r; 17 J.Butler 4/12 tl9/11 6r, 20 D.McDermott 3/6 da3, assente Pau Gasol); Detroit-ATLANTA 114-118 (24 K.Caldwell-Pope , 18 A.Drummond 18r, 19 T.Harris 11r, 17 R.Jackson 10a 0/6 da3; 22 J.Teague 12/13 tl 9a, 15 P.Millsap 10r, 13 K.Bazemore 10r); Memphis-MINNESOTA 108-114 (24 L.Stemphenson, 18 J.Green 10r, 14 M.Barnes 10r;  28 Z.Lavine 6/10 da3, 15 R.Rubio tl7/8 2/3 da3 11a, 18 KA Towns 10r 4a 5/8 tl8/9);  Houston-LA CLIPPERS 106-122 (33 Harden 5 r 8a 8e, 6 D.Howard 7r; 25 JJ Reddick 5/9 da3, 23 D.Jordan 8/8 tl7/13 16r, 15 C.Paul 0/5 da3 16 a 3pe); Sacramento-NEW ORLEANS 108-123 (0/4 nella serie; 23 D.Cousins 8/21 0/2 da3 12 r 5a 4pe, 23 D.Collison 8/15 3/3 da3, ng M.Belinelli e Rondo; 27 A.Davis 14r, 29 R.Anderson 5/6 da3); GOLDEN STATE-New York 121-85 (2/0 serie; 34 S.Curry  1/20 8/13 da3 tl2/2 6r 4a, 19 K.Thompson 5/9 da3 7r, 6 D.Green 3/8 0/2 da3 11r 10a, 13 M.Speights 3/5 a3; 18 C.Anthony 7/13 3/4 da3 6r 6a).
 
A cura di Enrico CAMPANA

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